Ugo La Pietra. Abitare la città

Informazioni Evento

Luogo
RUA CONFETTORA 17
Rua Confettora 17, Brescia, Italia
Date
Il
Vernissage
04/10/2012

ore 19

Artisti
Ugo La Pietra
Curatori
Ilaria Bignotti, Daniela Bettoni
Generi
presentazione, incontro - conferenza
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Presentazione del libro Ugo La Pietra. Abitare la città, Ricerche, interventi, progetti nello spazio urbano dal 1960 al 2000.

Comunicato stampa

ABITARE LA CITTA’,
INCONTRO CON UGO LA PIETRA

giovedì 4 ottobre h 19

Presentazione del libro Ugo La Pietra. Abitare la città, Ricerche, interventi, progetti nello spazio urbano dal 1960 al 2000

L’autore si racconterà in una chiacchierata con Ilaria Bignotti, critica d’arte e ricercatrice
e Daniela Bettoni
responsabile Rua Confettora 17

Ugo La Pietra, "Immersione: la nuova prospettiva",
1968 (multiplo su alluminio, ed. Jabik & Colophon)

PRESSO RUA CONFETTORA 17 rua Confettora, 17 - Brescia

IN BREVE Presentazione del libro Ugo La Pietra. Abitare la città.

CHI PARTECIPA: Ugo La Pietra che parla e risponde; Ilaria Bignotti e Daniela Bettoni che lo introducono; il pubblico che vorrà ascoltare, intervenire, fare domande.

QUANDO: giovedì 4 ottobre dalle 19.00

DOVE: Rua Confettora 17, rua Confettora, 17 - 25122 Brescia

INFO: Daniela Bettoni - tel. 030.5231421 | [email protected]

IL LIBRO: Ugo La Pietra. Abitare la città. Ricerche, interventi, progetti nello spazio urbano dal 1960 al 2000.
Introduzione di Gianluca Ranzi, contributi di Marie-Ange Breyer, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone. Ed. Umberto Allemandi & C., Torino 2011, 277 p., illustrato, € 28
Sarà possibile acquistare il libro presso Rua Confettora 17

LO SPAZIO: RUA CONFETTORA 17
Negozio, galleria e laboratorio di idee. Rua Confettora 17 è uno spazio poliedrico che ha saputo mantenere il sapore originario della bottega artigiana, abbracciando la sperimentazione e la ricerca, soprattutto in ambito design. Lo store propone complementi d'arredo, articoli per la tavola, gioielli e accessori sperimentali e una sezione dedicata a libri e riviste di design, fotografia, grafica, architettura, arte e cucina, per promuovere la cultura del progetto, la creatività e la ricerca in materia di design internazionale. www.ruaconfettora.com

rua Confettora, 17 - 25122 Brescia orari: mar - sab 10.00 - 19.00

COMUNICATO STAMPA
a cura di Ilaria Bignotti

Ha creato oggetti, progettato ambienti, ipotizzato spazi e tracciato percorsi spiazzanti, irriverenti, sconvolgenti come i messaggi che dagli anni ’60 a oggi ha lanciato in tutto il mondo, con quella ironica perentorietà che caratterizza il linguaggio delle avanguardie del ‘900.
Lui, Ugo La Pietra, artista, architetto, designer e ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione da oltre quarant’anni, si definisce in mille modi per non limitarsi in nessuno di questi; ha fatto di tutto per “disequilibrare il sistema”, per “commutare” le regole, per creare “spazi collettivi dinamici”, analizzare “i gradi di libertà”, recuperare e reinventare lo spazio pubblico e urbano.
La sua ricerca, poliedrica, vivace, mai scontata eppure sempre così chiara, comprensibile, pur nella sua complessità, ha donato generosamente spunti e idee ad architetti, designer, teorici, artisti, scultori, scrittori, giornalisti, allestitori, critici e curatori. Ma anche, innanzitutto, a chiunque volesse – e voglia – sentirsi “ovunque a casa propria”, tornando così ad “Abitare la città”. È anche questo il titolo dell’ultimo lavoro editoriale di Allemandi dedicato a Ugo La Pietra che la galleria Rua Confettora 17 presenterà il prossimo giovedì 4 ottobre.
“Ho sempre pensato che un essere umano garantisce la propria sopravvivenza attraverso la modificazione dell’ambiente in cui vive ed opera, non solo ma ho sempre creduto che abitare un luogo vuol dire poterlo capire, amare, odiare, esplorare…”: è questa una delle riflessioni contenute nel libro, di grandissima attualità e coinvolgenti da vicino l’intero tessuto culturale e politico di una città quale Brescia. Iniziare con Ugo La Pietra, che “sembra aver fatta sua la definizione di Picabia: ‘la testa è rotonda per permettere alle idee di cambiare direzione più velocemente”’ come descrive Gianluca Ranzi in uno dei saggi contenuti, è certamente il migliore dei modi, e il più criticamente stimolante.

UGO LA PIETRA_NOTE BIOGRAFICHE
a cura di Ilaria Bignotti
Nato a Bussi Sul Tirino (Pescara) nel 1938, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1964; nel capoluogo lombardo inizia ad interessarsi a diverse correnti artistiche, passando nel corso dei decenni, fino ad oggi, dall’arte segnica all’arte concettuale, sociale e ambientale, dal cinema d’artista alla narrative art, dall’architettura e design radicali al neoeclettismo.
Fin dal 1962 ha sviluppato un’attività tendente alla chiarificazione e alla definizione del rapporto “individuo-ambiente”: per questo, all’inizio di questo processo di lavoro ha realizzato strumenti di conoscenza (modelli di comprensione) tendenti a trasformare il tradizionale rapporto “opera-spettatore”.
Ha operato dentro e fuori le discipline dichiarandosi sempre “ricercatore nelle arti visive”, risultando spesso un artista anomalo e scomodo e quindi difficilmente classificabile.
A partire dal 1967 inizia ad elaborare le teorie del Sistema Disequilibrante applicandole a opere e azioni a scala oggettuale e dell'ambiente urbano, al fine di sottolineare le contraddizioni all'interno dell'ambiente urbano stesso: queste, rappresenteranno una delle espressioni più originali del design radicale e saranno pubblicate a partire dal 1968-1969.
Nel 1970 è invitato alla mostra sperimentale della XXXV Biennale di Venezia e l’anno successivo progetta strumenti audiovisivi urbani per Trigon 71 a Graz, in Austria, iniziando parallelamente a sviluppare tutta una serie di teorie divulgate in articoli, seminari e in alcuni libri come "La riappropriazione dell'ambiente" in cui vengono definiti i fondamenti della disciplina da egli stesso definita di 'arredo urbano'.
Attivo promotore di gruppi di ricerca, tra cui Gruppo del Cenobio, Gruppo Design Radicale e Global Tools, ha coinvolto artisti, architetti, designer e comunicato e divulgato il suo pensiero e le sue esperienze attraverso un’intensa attività didattica ed editoriale: tra le altre, è stato prima caporedattore e poi condirettore della rivista “IN”, nata a Milano nel 1971, dove ha raccolto tutte le esperienze culturali alternative e impegnate socialmente e politicamente: ogni numero indagava un’area di ricerca e di decodificazione nei vari sistemi.
Nel 1979 ha vinto il premio Compasso d’Oro e dalla fine degli anni ‘70 avvia l’attività di insegnamento, fino alla recente esperienza di docenza e coordinamento del Dipartimento di Progettazione Artistica per l’Impresa da lui fondato all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dal 1985 al 1999 ha coordinato mostre, premi, seminari e nuove collezioni di oggetti intorno all'artigianato artistico, coinvolgendo diverse aree territoriali; ad oggi sono oltre 900 le mostre personali e collettive che lo vedono coinvolto, mentre diversi sono stati i premi e i riconoscimenti ottenuti, tra i quali nel 2009 il “Premio alla carriera” nell’ambito di Palermo Design Week, mentre nel 2010 alla Triennale di Milano viene proiettato il film Ugo La Pietra il Disequilibrista di Matteo Giacomelli ed è tra gli invitati della mostra Environments and Counter Environments: Italy the New Domestic Landscape MoMA 1972 a New York, Basilea, Barcellona, Stoccolma cura di Luca Molinari, Mark Wasiuta e Peter T. Lang.
Alcune opere e ricerche di Ugo La Pietra sono conservate al Centre George Pompidou, Parigi; FRAC Centre, Orléans; La Triennale, Milano; MoMA, New York; Museum Jonnaeum, Graz.