TTozoi – Genius Loci. Inclusione tra antico e moderno

Informazioni Evento

Luogo
ANFITEATRO CAMPANO
Piazza I Ottobre 1860 , Santa Maria Capua Vetere, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/09/2021

ore 11.30

Artisti
Ttozoi
Generi
arte contemporanea, personale
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Genius Loci: quando la storia diventa contemporaneità. Gli artisti che lavorano con le muffe in mostra nell’Anfiteatro Campano di Capua.

Comunicato stampa

L’appuntamento con l’arte informale intrisa di storia antica fa tappa domenica 26 settembre nell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, dove sarà inaugurata la mostra Genius Loci inclusione tra antico e contemporaneo del sodalizio TTozoi, pseudonimo degli artisti originari di Avellino, la piccola cittadina nel cuore dell’Irpinia e ormai di fama internazionale, Stefano Forgione e Pino Rossi. L’esposizione, che rientra nelle Giornate Europee del Patrimonio 2021, resterà allestita per un mese: all’incirca una quindicina di opere piccole medie e grandi che i visitatori scopriranno domenica assieme agli artisti.
Appassionati di storia antica i due artisti, classe ’69 e ’72, hanno la straordinaria capacità di generare vita su tela, da qui il nome d’arte TTozoi, che deriva da quello degli spermatozoi, la parte femminile è invece la tela. La loro missione è quella di creare arte informale e trasformarla in opere, partendo dalla storia antica e dalla vita che fu vissuta nei siti archeologici. Qui i TTozoi sfruttano la proliferazione naturale delle muffe su juta mediante l’utilizzo di farine e di pigmenti naturali che depongono sulle tele deposte in teche chiuse. Il clima, il tempo, l’umidità e, perché no, anche il caso fanno poi il resto.
“Il risultato delle nostre opere – spiegano Stefano e Pino - appartiene alla biologia del luogo e dipende anche dai tempi di permanenza nei siti storici, dove lasciamo che le muffe naturali sui telai diventino forma e immagine pulsante. Una forma che possiamo inizialmente solo ipotizzare ma mai realmente preventivare con certezza. Nutrendosi della sola parte organica, le spore interagiranno con l’opera secondo uno schema ignoto, apparentemente caotico governato dalle leggi della natura e dalle nostre mani”.

Ma nulla accade per caso perché i TTozoi decidono, con metodo e disciplina, quando fermare il processo.
Ed ecco allora un intero arco di memorie astratte. Giochi di colori e di luce che si fondono nel tempo tra il fascino antico della storia e la creatività dell’arte contemporanea.

Arte che è già protagonista nell’antico Anfiteatro Campano, dove le tele sono state riposte dagli artisti sotto lo sguardo curioso dei visitatori alla fine di agosto Tempo e natura hanno fatto il resto.

“L’Anfiteatro campano secondo come dimensioni solo al Colosseo, è uno spazio pervaso dalla Storia, fissato in una dimensione atemporale, - spiega il curatore della mostra Gianluca Marziani -. La mostra dei TTozoi è un luogo in cui si è artefici del cosiddetto vuoto d’intervento, una vera e propria attesa, successiva all’azione simultanea a quattro mani sulla tela, durante la quale la natura, nella sua fioritura fra le trame della tela sotto forma di muffa, diventa puro codice linguistico”.

L’idea del progetto Genius Loci , inizia a prendere forma nel 2010, anno della personale dei TTozoi a Napoli a Castel dell’Ovo, curata dal Direttore del Padiglione Italia della 53esima Biennale di Venezia Luca Beatrice, ma si concretizza dopo sette anni di studi e prove nel 2017 con le prime opere di questo filone espressivo realizzate ed esposte alla Reggia di Caserta.
Negli anni successivi si sono susseguite numerose tappe in luoghi altamente simbolici e siti patrimonio dell’Unesco come il Complesso Archeologico di Pompei, il Golden Gate Bridge di San Francisco, la Casa Romana di Spoleto e la prossime tappe in programma sono il sito Unesco dei Sassi di Matera e il monumento per eccellenza: il Colosseo.

“Quando Gianluca (ndr Marziani) mi presentò Pino e Stefano (ndr TTozoi) di fronte alle loro opere scoccò subito la scintilla”. Racconta con una punta di orgoglio il fondatore di WEM Empowering Art Platform l’imprenditore 39enne Marco Bracaglia sponsor della mostra di Capua, che ha trasformato il suo amore per la vita e per l’arte nel suo lavoro.
“Quando vidi i lavori dei TTozoi – continua Bracaglia - mi ritrovai di fronte a tele magnifiche di arte informale e concettuale allo stesso tempo che prendono forma dalla nostra storia, dal nostro territorio e lo traspongono in chiave contemporanea facendo rivivere le infinite suggestioni del luogo, della natura, degli artisti nelle nostre case. Appena le vidi, partimmo subito a lavorare insieme”.

Genius Loci, Inclusione tra antico e moderno
Anfiteatro campano
Piazza I Ottobre 1860 Santa Maria Capua Vetere (CE)
Ore 11.30
Obbligo di Green Pass secondo le disposizioni anti Covid
Addetto Stampa
Tiziana Morgese 3386399694
Profilo TTOZOI:

Stefano Forgione (Avellino, 1969) e Giuseppe Rossi (Avellino, 1972) sono il duo artistico che opera sotto lo pseudonimo TTOZOI. L’inizio del progetto risale al 2010, anno della personale a Napoli presso Castel Dell’Ovo (a cura di Luca Beatrice). Stefano (Laurea in Architettura) e Giuseppe (Laurea in Economia) sono entrambi autodidatti. Fin dall’adolescenza sperimentano varie tecniche artistiche (carboncino, china, acquerello, acrilico, olio, spray, collage...) e si avvicinano alla Storia dell’Arte per approfondire la cultura Informale, assecondando la loro vocazione estetica e il loro interesse concettuale per i processi iconografici. Nel dicembre 2006 sarà la comune passione per questi temi a riavvicinarli dopo anni vissuti in varie città d’Italia. Al centro del loro confronto c'è la consapevolezza che “l’Arte sia sempre stata Contemporanea” e che “l’Artista non può operare prescindendo dal passato”: da qui l’elaborazione di un progetto - basato su “concetto” e “forma”, “tempo” e “materia” – che sta diventando portavoce di una piccola rivoluzione nel campo sperimentale della pittura. TTOZOI è artefice del cosiddetto “vuoto d’intervento”, una vera e propria attesa, successiva all’azione simultanea a quattro mani sulla tela, durante la quale la Natura – nella sua fioritura fra le trame della tela sotto forma di muffa - diventa puro codice linguistico. Una nuova grammatica – viva – che, dal momento in cui le muffe vengono bloccate, rende l’impronta materica sull’opera un segno definitivo, un inizio che conduce al conseguente epilogo, generando una nuova superficie che metabolizza la metafora e la somiglianza mimetica.

Profilo Gianluca Marziani:

Nato a Milano nel 1970. E’ un critico /curatore che si occupa di arti visive. Curatore artistico del gruppo MetaMorfosi. Curatore artistico di Visionarea Art Space presso Auditorium Conciliazione di Roma. Direttore artistico del Museo Condominiale Tor Marancia a Roma.
Dal 2010 al 2019 è stato il Direttore Artistico di Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto. Ha curato per nove stagioni le mostre del Festival dei Due Mondi.
Curatore del Premio Terna ( sei edizioni) e del Premio Celeste ( sei edizioni). E’ stato Direttore Artistico della Fondazione Rocco Guglielmo. Consulente per la Biennale di Venezia 2011. Da cinque anni è membro della Giura di selezione del Talent Prize. Da alcuni anni sta firmando mostre itineranti dedicate a Bansky, Obey e Keith Haring.
Ha curaro mostre nei principali musei italiani, pubblicato un notevole numero di cataloghi, collaborato con molteplici gallerie sul territorio nazionale. Diverse anche le esposizioni curate in gallerie, musei e fondazioni internazionali.
Ha firmato i progetti più innovativi sulla Street Art: in particolare “Scala Mercalli” presso Auditorium Parco della Musica e il case History Big City Life nel quartiere romano di Tor Marancia .
Ha parlato d’arte su molteplici media da Radio2 a Rai1. Dai quotidiani alle riviste di settore, dai settimanali (Specchio, Panorama ) a diverse piattaforme web. Ha gestito il corso di arti visive presso lo IED di Roma . E’stato protagonista del programma di rai 5 “Personal Shopper”, uno dei conduttori del programma “Street Art” su Sky Arte . Ha firmato come columnist per i magazine Flashonable Lampoon e Italian Journal. Ha curato su Style Piccoli una rubrica in cui raccontava l’arte contemporanea ai giovanissimi.
Conduce una rubrica d’arte su Dagospia dal titolo “Un Marziani a Roma. E’stato uno dei principali creatori italiani a realizzare consulenze artistiche per aziende e multinazionali. Molte le lezioni, i convegni e gli incontri presso istituzioni pubbliche e private . Nel 2016 ha tenuto un ciclo di lezioni di arte contemporanea presso la Galeria Nazionale di Roma. E’stato nominato curatore dell’anno 2010 dalla giuria che presiede il premio Ca’ Zenobio. Ha vinto il premio Magna Grecia 2005 e un A.B.O. d’Argento 2006.

Profilo WEM Empowering Art Platform
WEM – Empowering Art Platform è una start up nata da M&W – Magistris & Wetzel azienda old economy che quest’anno compie 70 anni ed è leader nel mercato della metalmeccanica per il mercato automotive e ferroviario che annovera tra i suoi clienti: Lamborghini, il Gruppo Iveco - CNH .

L’arte è vita, con WEM abbiamo selezionato alcuni artisti per supportarli nel loro percorso.
Un’opera d’Arte è viva se è vista, il nostro obiettivo è rendere il più semplice possibile la fruizione dell’arte contemporanea.
Condividere, ci rende vivi e migliori, rendendo fruibili le opere d’arte, inneschiamo un circuito virtuoso che ci consente di continuare ad investire negli artisti in cui crediamo, realizzando mostre sempre più spettacolari ed ambiziose.
Questo è WEM – Empowering Art Platform.
Attualmente collaborano con WEM i seguenti artisti: Chiara Dynys, Daniele Sigalot, TTOZOI, Pennacchio – Argentato, Nicola Evangelisti

MOSTRE WEM:
2017
• MOSTRE REALIZZATE REGGIA DI CASERTA, CASERTA
Daniele Sigalot – Tutto E’ Già Vostro
a cura di Maria Letizia Tega

• PALAZZO DUCALE GENOVA, GENOVA
Daniele Sigalot – Biennale Le Latitudini Dell’Arte
a cura di Virginia Monteverde

2018
• MUSEO ARCHEOLOGICO DI POTENZA, POTENZA
Daniele Sigalot – Dolom
a cura di Maria Letizia Tega

• MAM, MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELL’ALTO MANTOVANO, MANTOVA
Daniele Sigalot – Decima Biennale
a cura di Gianfranco Ferlisi

• PALAZZO DUCALE, MANTOVA
Nicola Evangelisti – Biennale Light Art

2019
• MUSEO CORRER, VENEZIA
Chiara Dynys – Sabra Beauty Everywhere
a cura di Giorgio Verzotti

• MATTATOIO TESTACCIO, ROMA
Chiara Dynys – Enlightening Books
a cura di Giorgio Verzotti

2020
• AEROPORTO DI MILANO MALPENSA
Daniele Sigalot – A Portrait Of Everyone, Everywhere
a cura di Luca Beatrice
2021
• VILLA PANZA, VARESE
Chiara Dynys – Sudden Time
a cura di Giorgio Verzotti

• PALAZZO MAFFEI, VERONA
Chiara Dynys – “Over the Nature”
a cura di Gabriella Belli
• PALAZZO TAGLIAFERRO, SAVONA
Daniele Sigalot – Una sfida al Nulla
a cura di Viana Conti con Christine Enrile

• DEN HAAG, OLANDA
Daniele Sigalot – Biennale Le Latitudini Dell’Arte

• ANFITEATRO CAMPANO, SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE)
TTOZOI – Genius Loci
a cura di Gianluca Marziani

2022 ( in previsione)
• PALAZZO FORTUNY, VENEZIA
Chiara Dynys – “Enlightening Grimoires”,
a cura di Gabriella Belli