Tribale

Informazioni Evento

Luogo
LA CORTE ARTE CONTEMPORANEA
Via Dei Coverelli 27r, Firenze, Italia
Date
Dal al

martedì - sabato 4 - 7 pm e per appuntamento

Vernissage
02/10/2012

ore 18

Artisti
Gianni Caverni, Tommaso Caverni
Generi
fotografia, arte contemporanea, doppia personale
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I lavori di Gianni e Tommaso Caverni che danno vita al progetto Tribale sanno osservare con sguardo attento i meccanismi di una società che nonostante la sua modernità tende a rimanere ancorata a meccanismi tribali. Una tribù che è sempre più caratterizzata da una sua ritualità specifica.

Comunicato stampa

I lavori di Gianni e Tommaso Caverni che danno vita al progetto Tribale sanno osservare con sguardo attento i meccanismi di una società che nonostante la sua modernità tende a rimanere ancorata a meccanismi tribali. Una tribù che è sempre più caratterizzata da una sua ritualità specifica.

Testo introduttivo di Antonio Natali

Tribale: otto fotografie di Gianni Caverni per documentare l’assalto del turismo di massa che lacera, o almeno logora, la possibilità di essere coinvolti in un’atmosfera poetica.

Uno specchio in cui guardarti: videoinstallazione di Tommaso Caverni ambientato al cimitero di Trespiano

… Al cospetto d’una civiltà aggredita (e alla fine annichilita) dall’industria culturale, Gianni rappresenta un patrimonio assediato da un’umanità convulsa, che scriteriata s’affolla e sbanda davanti a sublimi testi figurativi, ridotti ormai a feticci da una società ch’è votata esclusivamente al danaro.
A tracciare le rotte del turismo sono proprio le “prevenzioni” e i “pregiudizi”, a bella posta creati e alimentati per far cassetta senza fatica. E una sala mitica degli Uffizi si presta a darne la misura: fra le nuche si traguarda lo spigolo a bugne del palazzotto che fa da quinta all’Annuncio dipinto da Leonardo…
Antonio Natali
Direttore della Galleria degli Uffizi

Tommaso Caverni: Uno specchio in cui guardarti
I segni tribali, Tommaso ha voluto rintracciarli nel fiorentino Cimitero di Trespiano perché cercare i molti modi di potersi illudere di combattere la perdita della memoria dei morti da parte dei vivi, è parte fondamentale di molti riti tribali, certamente dei nostri. Ma il tempo scorre indifferente e sia le modeste croci in legno, sia le monumentali cappelle di famiglia ridondanti di decori e simboli mostrano, anche col degrado che non le risparmia, l’inevitabile sconfitta che aspetta gli illusi sostenitori della "sempiterna memoria". Tommaso si aggira per Trespiano con sguardo curioso e "laico" anche se, con leggerezza, rintraccia per il suo video in bianco e nero, anche i suoi personali affetti e ricordi. "Uno specchio in cui guardarti" è una videoinstallazione con una gabbia al cui interno scorrono le immagini e una giacca dipinta di bianco chiusa attorno a fasci di legno, tutto questo per interrogarsi/ci sui "riti attorno alla morte e sui limiti, astratti e concreti, che segnano i confini tra i gruppi di uomini".
Gianni Caverni