Transito #13 – Lorenzo Bruni
Il Transito #13 ospita a ZAC Lorenzo Bruni, critico e curatore indipendente, tra i più interessanti della scena internazionale.
Comunicato stampa
Mercoledì 15 maggio 2013 alle ore 18.00, il TRANSITO #13 ospita a ZAC Lorenzo Bruni, critico e curatore indipendente, tra i più interessanti della scena internazionale.
L'incontro con Lorenzo Bruni a ZAC ruota attorno alla domanda su cosa può essere considerato oggi un monumento pubblico. Ovvero quale segno può assolvere oggi - nella nostra società della globalizzazione mediatica e post-colonialista di matrice occidentale - al ruolo che aveva fino a cinquanta anni fa la scultura di Garibaldi, di Lenin o di Churchill?
Tradizionalmente il ruolo del monumento è quello di ricordare in un semplice istante i codici di appartenenza nazionale o politica di quelle persone che praticano e alimentano quel luogo. Gli artisti nel corso del Novecento hanno contribuito al dibattito attorno al monumento, creandone uno alternativo o creando un anti-monumento. Oggi, in mancanza di punti di riferimento forti, l'arte deve contribuire a ricreare elementi o meglio momenti di aggregazione con cui riflettere su cosa rende una comunità tale e perché.
Non è un caso che la novità che ha caratterizzato l'ultimo decennio rispetto a quelli precedenti sia una riflessione diretta sul ruolo della memoria e sul come riattivare il serbatoio collettivo.
Lorenzo Bruni, attraverso l'esempio di alcune opere di artisti come Pawel Althamer, Rossella Biscotti, Ahmet Ogut, Elisabetta Benassi, Johanna Billing, Rainer Ganahl, Nedko Solakov e altri, punterà a creare un dibattito collettivo, in continuità con gli altri appuntamenti che si sono susseguiti in questi mesi all’interno di ZAC - Zisa Zona Arti Contemporanee.
I Transiti organizzati all’interno del laboratorio in work di Zac, la nuova struttura dedicata al contemporaneo della Città di Palermo, hanno promosso incontri con artisti, critici, curatori, galleristi, operatori culturali del sistema internazionale, invitati a dialogare con gli artisti del laboratorio e con il pubblico. Transiti che hanno visto la partecipazione di artisti come Rossella Biscotti, Julieta Aranda, Javier Garcera, Luigi Presicce, canecapovolto, Marzia Migliora e prestigiosi ospiti come Jean-Luc Nancy, Michael Kortlander, Patrizia Sandretto Rebaudengo, Ulli Lust e molti altri.
Un particolare programma è dedicato agli Studio visits di Zac con i curatori di diverse istituzioni che sono invitati a dialogare con gli artisti presenti nel laboratorio e che ha visto la partecipazione tra gli altri, dei curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, del SACS (Sportello per l'Arte Contemporanea del Museo Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea - Palazzo Riso) e diverse altre istituzioni.
ll prossimo 17 Maggio sarà presentato al Louvre di Parigi il video con l'azione realizzata all’interno di ZAC per la partecipazione al Rebirth-day di Michelangelo Pistoletto.
Zac si consolida quale luogo di confronto e di scambio dove il fitto programma di questi primi quattro mesi di attività, è riuscito a confermare lo spirito dinamico di un spazio sperimentale dedicato alle arti contemporanee in perenne evoluzione, diventando piattaforma di dibattito e di riflessione sul fare contemporaneo nel XXI secolo.
Lorenzo Bruni (nato a Firenze) è critico e curatore indipendente. Per il 2013 è incaricato dal museo KKKC di klaipeda in Lithuania per realizzare un progetto di mostre dal titolo “Traveling and trip” oltre ad essere il direttore artistico della Binnenkant21 Art Fondation ad Amsterdam per cui realizzerà nel 2012/2013 un ciclo di mostre dal titolo “mi scusi...ma dove mi trovo?” e un programma di residenze per giovani artisti. Nel 2010/2011 è stato uno dei curatori selezionatori del Premio Furla per giovani artisti italiani ed ha iniziato una intensa collaborazione con la Galleria Enrico Astuni di Bologna per cui cura una mostra collettiva sulla attualità della perfomance, una sul perchè si realizzano le mostre collettive e una sul confronto con il concetto di paesaggio. Tra i molti progetti realizzati all’estero sono da citare la mostra sull’idea di viaggio dal titolo “Il Viaggio di Sarah” per la Biennale di Varna in Bulgaria del 2008 e la mostra sull’aspetto romantico dell’arte concettuale dagli anni 70 ad oggi dal titolo di “What is my name?” per HISK, Ghent in Belgio. Dal 2006 al 2009 progetta e dirige la programmazione legata all’eredità del modernismo di Via Nuova a Firenze, mentre dal 2004 al 2005 cura il ciclo di tre mostre per la Galleria Civica di Castel San Pietro Terme (BO), e dal 2001 al 2004 è curatore per la Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago (FI). Dal 2000 ad oggi è coordinatore delle attività espositive dello spazio non profit fondato da un collettivo di artisti BASE / progetti per l’arte. Oltre a scrivere saggi per diversi cataloghi monografici, tra cui quelli per la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze, collabora con le riviste italiane Arte e Critica e Flash Art.