The Sonnabend Collection

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA INTERNAZIONALE D'ARTE MODERNA DI CA' PESARO
Santa Croce, 2076 30135, Venezia, Italia
Date
Dal al

dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)
Chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio

Vernissage
29/05/2013

dalle 10.00 alle 17.00 anche del 30 maggio su invito

Contatti
Email: mkt.musei@comune.venezia.it
Biglietti

Intero 10 euro Ridotto 7,50 euro ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI* Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione;membri I.C.O.M. Partner ordinari MUVE; titolari MUVE Friend Card

Artisti
Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg
Uffici stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La sua collezione straordinaria, creata in tanti anni dedicati a sostenere i giovani artisti e le avanguardie del Novecento, trova ora una “casa europea” nelle splendide sale monumentali del secondo piano della Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro.

Comunicato stampa

Ileana Sonnabend è stata una delle più grandi e influenti scopritrici di
talenti artistici della seconda metà del Novecento, conosciuta e apprezzata
per l’intuito, la forza di carattere, la sua visionarietà precorritrice e
quell’eclettismo di gusto e pensiero che le hanno permesso di
comprendere e promuovere il nuovo nell’arte americana e europea.
La sua collezione straordinaria, creata in tanti anni dedicati a sostenere i
giovani artisti e le avanguardie del Novecento, trova ora una “casa
europea” nelle splendide sale monumentali del secondo piano della
Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro.
La mostra, primo passo di una collaborazione a lungo termine con la
Sonnabend Collection e la Sonnabend Collection Foundation, si presenta
come una straordinaria opportunità di arricchire le collezioni d’arte
cittadine del Novecento, a completamento del percorso espositivo
permanente di Ca’ Pesaro, che proprio grazie alle opere della collezione di
Ileana Sonnabend, potrà proporre al suo pubblico un itinerario più
completo e ricco di capolavori nella storia dell’arte dell’intero XX
Secolo.
Ecco allora che The Sonnabend Collection a partire proprio dal punto in cui
si è interrotta l’avventura collezionistica di Ca’Pesaro e il suo rapporto con
la Biennale, condurrà il visitatore in un percorso di altissima qualità artistica
dentro i principali linguaggi sperimentali della seconda metà del
Novecento, attraverso oltre 70 opere-icona di quegli anni.
Con la stessa disinvoltura, con lo stesso sguardo "consistente e leggero”
con cui Ileana Sonnabend ha attraversato tutti i movimenti dell'arte del
dopoguerra, sempre con scelte personali e autonome, l’esposizione, nata
da un progetto di Antonio Homem e Nina Sundell, con la direzione
scientifica di Gabriella Belli e la preziosa collaborazione della Sonnabend
Collection e Sonnabend Collection Foundation, ci mostrerà i principali
percorsi della ricerca artistica del secondo ‘900, dal Neo Dada alla Pop
Art, dal Minimalismo all’Arte Povera, dal Concettuale al Neo
Espressionismo, fino all’arte fotografica contemporanea.
Direzione scientifica
Gabriella Belli
Progetto scientifico a cura di
Antonio Homem e Nina Sundell
Mostre temporanee In collaborazione con:
Sonnabend Collection
The Sonnabend Collection
Foundation
2
Fondazione
Musei Civici di Venezia

Piazza San Marco 52
30124 Venezia
T +39 041 2405211
F +39 041 5200935

www.visitmuve.it

Grazie alla sua passione e al magnifico sodalizio con il primo marito Leo
Castelli e con il secondo, Michael Sonnabend, Ileana Schapira nata a
Bucarest nel 1914, collezionista, gallerista, mentore di tanti artisti, ha
sostenuto e fatto conoscere con spirito pionieristico l’arte americana in
Europa e l’arte europea in America.
Le gallerie aperte con Leo Castelli a Parigi nel ’39 e a New York nel ’57, ove
cominciò a esporre le opere di Jasper Johns e Robert Rauschenberg, e
quelle avviate negli anni successivi con Michael Sonnabend nel ‘62 a Parigi e
nel ‘70 a New York, s’imposero come punti di riferimento fondamentali per
l’incontro e la conoscenza delle nuove istanze artistiche. Avamposti assoluti
di modernità.
In mostra si potranno ammirare capolavori notissimi come Figure 8 di
Jasper Johns del ’59 e Interior (Combine painting) del 1956, Payload (1962)
e Kite (1963) di Robert Rauschenberg, artista che Ileana contribuì, con
Leo Castelli e Alan Solomon, a portare alla Biennale di Venezia del 1964,
dove Rauschenberg vinse il Gran premio della Pittura: evento cruciale nella
sua carriera, nella storia dell’Esposizione Internazionale di Venezia e
dell’arte contemporanea in generale.
Accanto a questi maestri ci saranno i grandi esponenti della Pop Art, nelle
sue diverse declinazioni, che Ileana Sonnabend contribuì a rivelare ben
prima delle attuali classificazioni: quella che costituiva il legame con
l’Espressionismo Astratto - Jim Dine sarà in mostra con due bellissime
opere e Claes Oldenburg con Roast Beef del ’61- oppure la corrente legata
alla cultura dei media con Roy Lichtenstein, di cui sarà esposto anche il
famoso Little Aloha (1962), James Rosenquist con Balcony del ‘61, Tom
Wesselman - Still life #45 e Seascape #14 - e soprattutto Andy Wharol
presente con un nucleo incredibile di ben otto lavori, tra cui Nine Jackies
(1964), Triple Rauschenberg, Cambell’s Soup Can (Turkey Noodle),
entrambi del 1962.
Jeff Koons, che gioca con oggetti feticcio del consumo quotidiano e
costruisce sculture con gadget delle varie marche, Haim Steinbach e
Richard Artschwager, vent’anni più tardi, si rifaranno alla Pop Art degli anni
Sessanta e ai grandi protagonisti di allora, con i quali anche nel percorso
espositivo saranno chiamati a confrontarsi.
Sempre a cavallo tra il ‘60 e il ’70 Ileana espone anche i lavori di alcuni
giovani italiani, a cominciare da Mario Schifano seguito poi da Gilberto
Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Pierpaolo Calzolari, Jannis
Kounellis, ma anche Paolini e Pistoletto, tutti rappresentati nella selezione
di opere della Collezione Sonnabend proposta a Ca’Pesaro, così come i
“nuovi realisti” Arman e Christo.
La Minimal Art, l’Arte Povera, l’Arte Concettuale, l’Arte Narrativa, che
esplorano le nuove possibilità del linguaggio attraverso il ricorso a materiali
extra-pittorici e ad una nuova concezione dello spazio-ambiente non più
circoscritto al dipinto o alla scultura, saranno ampiamente documentati:
3
Fondazione
Musei Civici di Venezia

Piazza San Marco 52
30124 Venezia
T +39 041 2405211
F +39 041 5200935

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Nauman, Serra, Morris, Sonnier. Ma sono tanti gli artisti di cui Ileana
coglie, in totale anticipo, la forza innovatrice, la personalità unica,
contribuendo alla loro affermazione a livello internazionale.
Negli anni ‘70 nella Galleria di New York giungono un notevole numero di
artisti europei, Gilbert & George, Bernd e Hilla Becher, Christian
Boltanski, Anne e Patrick Poirier. Nei primi anni Ottanta lo sguardo
curioso di Ileana si rivolge alla pittura espressionista tedesca. Sostiene e
valorizza l’opera di artisti tedeschi di grande valore come A.R. Penck - di cui
è in mostra uno dei suoi grandi e potenti quadri a figure “schematiche,
Verteidigung (1982), sorta di scena mitica e primitiva" - Jörg Immendorff di
cui è esposto Ewiges Braunhemd del 1983, Anselm Kiefer con Baum mit
Palette del 1978 e Rona Pondick con la scultura intitolata Dog (1998-2001).
Si accentua nello stesso periodo l’interesse di Ileana per la fotografia, anche
grazie al rapporto con alcuni importanti artisti particolarmente attenti tanto
alla produzione nell’ambito della Minimal Art quanto alle ricerche di
linguistica, semantica, logica formale, come Vito Acconci, Barry LeVa,
William Wegman; un interesse per le opere fotografiche che continuerà
anche negli anni più recenti con Hiroshi Sugimoto, Clifford Ross, Andrea
Robbins e Max Becher, Candida Höfer, Lawrence Beck, Elger Esser, tutti
artisti presenti nella collezione con opere di particolare qualità.
L’esposizione chiude con una grande sala dedicata alla Minimal Art, tra le
passioni, apparentemente contrastanti di Ileana, proponendo alcune
importanti opere degli anni Sessanta dei padri del movimento, Donald
Judd, Dan Flavin, Robert Morris, con le loro sculture composte da forme
geometriche elementari, singole o ripetute, realizzate con materiali di
preferenza industriali.
Accanto a questi lavori, il pubblico potrà osservare l’opera degli artisti che
negli anni immediatamente successivi hanno in maniera del tutto originale
sviluppato molte riflessioni del linguaggio minimalista: è il caso di Sol
LeWitt, verso il quale la Minimal Art ha un grande debito per quanto
riguarda l’aspetto teorico, ma anche di Peter Halley, Mel Bochner, John
McCracken, Larry Bell, Clay Ketter: un modo per ricordare che Ileana
Sonnabend è rimasta sempre fedele alla sua vocazione di sostenere gli
artisti più giovani e le idee critiche in rinnovamento.