Terra sacra. L’arte necessaria

Informazioni Evento

Luogo
MOLE VANVITELLIANA
Banchina Giovanni Da Chio 28, Ancona, Italia
Date
Dal al

LUN / MAR chiuso
MER / GIO / VEN 15:00 / 19:00
SAB / DOM 10:00 / 19:00
Ultimo ingresso ore 18:15

Vernissage
26/11/2021
Biglietti

Ingresso: € 8.00 Ingresso ridotto: € 6.00 ACQUISTA ONLINE

Editori
SKIRA
Curatori
Flavio Arensi
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Il percorso espositivo che si dispiega per tutti i luoghi della Mole Vanvitelliana, dalle mura alla corte, dal Magazzino Tabacchi al deposito della Soprintendenza delle Marche, presenta le 120 opere di 37 artisti, portavoce di linguaggi espressivi, spesso molto diversi tra loro.

Comunicato stampa

"La genesi della mostra l'ha resa ancora più potente e l'attesa ci ha spinto a gestire una riflessione che parte dal trauma del terremoto per includere l'intero rapporto tra l'umanità, le sue forme di relazione e il pianeta in cui vive. Un rapporto totalmente messo in discussione dal COVID. Si legano, così, le opere antiche e le comunità che le possiedono, che stiamo coinvolgendo tramite ANCI, e un presente che non ci saremmo mai aspettati. L'arte diventa una chiave di lettura indispensabile. Ancona accetta una grande sfida, che sarà utile a tutto il Paese".

Paolo Marasca - Assessore alla Cultura di Ancona
L'ARTE COME SEGNO DI RINASCITA

Cinque anni fa un terremoto ferì l'Italia centrale provocando ingenti danni e numerosi morti. Le Marche furono una delle regioni più colpite e la città di Ancona fu tra le prime a interrogarsi sulle forme di aiuto da portare ai territori coinvolti. I primi interventi si concentrarono proprio sul recupero dei capolavori d'arte antica danneggiati, per i quali venne immediatamente messo a disposizione un importante spazio della Mole Vanvitelliana in cui furono da subito ospitati e custoditi per essere esaminati e restaurati: un'azione tempestiva che vide fianco a fianco il Comune di Ancona, il Ministero dei Beni Culturali, il Nucleo Tutela dei Carabinieri. Da questo intervento, nacque l'idea di realizzare un progetto che facesse dialogare queste opere con quelle di alcuni dei protagonisti dell'arte contemporanea. E così, la Mole Vanvitelliana, struttura sanitaria e difensiva, che sorge come una spettacolare isola artificiale pentagonale, progettata nel 1732 da Luigi Vanvitelli nel porto di Ancona, ponendosi quale centro di questo progetto, accompagnerà il pubblico a riflettere sul rapporto tra natura e uomo.
LA MOSTRA

TERRA SACRA, curata da Flavio Arensi, organizzata e prodotta dal Comune di Ancona e dal Museo Tattile Statale Omero, con il Fondo Mole Vanvitelliana, con la collaborazione della Soprintendenza delle Marche, il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona attraverso il bando Valore Territori, con il patrocinio di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, è nata proprio nell'ottobre del 2016 quando, durante l'inaugurazione dell'esposizione Ecce Homo sulla condizione umana attraverso la scultura figurativa, si percepirono le maggiori scosse del terremoto che stava toccando la regione.

Il percorso espositivo che si dispiega per tutti i luoghi della Mole Vanvitelliana, dalle mura alla corte, dal Magazzino Tabacchi al deposito della Soprintendenza delle Marche, presenta le 120 opere di 37 artisti, portavoce di linguaggi espressivi, spesso molto diversi tra loro:

Claudio Abate, Guido Airoldi, Giovanni Albanese, Peppe Avallone, Gianfranco Baruchello, Matteo Basilè, Mirella Bentivoglio, Renato Birolli, Gregorio Botta, Andrea Bruno, Silvia Camporesi, Maurizio Cannavacciuolo, Leonardo Cremonini, Gino De Dominicis, Flavio Favelli, Franco Fanelli, Piero Fogliati, Paolo Icaro, Antonio Marras, Titina Maselli, Pietro Masturzo, Marco Mazzoni, Zoran Music, Gina Pane, Luca Pancrazzi, Filippo Piantanida, Franco Piavoli, Franco Pinna, Pasquale Palmieri, Roberto Pugliese, Davide Quayola, Salvo, Giorgio Santucci, Giuseppe Spagnulo, Pierantonio Tanzola, Alessandro Tesei, Zerocalcare.
IL CATALOGO

Accompagna l'esposizione, un catalogo, edito da Skira, con testi di Flavio Arensi, curatore della mostra, dell'antropologa Piera Talin, Andrea Mangialardo e dei documentaristi Alessandro Tesei e Danilo Garcia Di Meo, quest'ultimo dedicato al progetto Quatrani che si è interessato di indagare l'adolescenza dei ragazzi dopo il terremoto dell'Aquila del 2009.