Art Talk. Arte e Innovazione: un cortocircuito
Art Talk. Arte e Innovazione: un cortocircuito e ingresso alla mostra “Coniglio Viola. Le notti di Tino di Bagdad” a cura di Kaninken-Haus.
Comunicato stampa
ART TALK - Arte e Innovazione: un cortocircuito
Studio Museo Francesco Messina - via S.Sisto 4 Milano (ang. via Torino)
Intervengono: Elena Giulia Abbiaticci - Andrea Masu (Alterazioni Video) - Lorenzo Balbi (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo) - Fabio Paris - Francesco Urbano Ragazzi - Iolanda Ratti (Museo del Novecento - Hangar Bicocca) - ConiglioViola
Modera: Neve Mazzoleni (Il Giornale delle Fondazioni)
Nell’ambito della mostra di ConiglioViola “Le notti di Tino di Bagdad” e del programma ufficiale di Milano ArtWeek mercoledì 29 marzo alla ore 17, lo Studio Museo Francesco Messina ospita un talk dal titolo “Arte e Innovazione: un cortocircuito” per approfondire, attraverso un confronto con curatori e ricercatori, la dinamica paradossale per la quale da un lato l'arte, nella pratica di alcuni artisti, rappresenti un territorio di ampia sperimentazione rispetto ad altri settori della creatività, mentre dall'altro il sistema dell'arte risulti ancora refrattario verso le innovazioni digitali o l'utilizzo delle nuove tecnologie.
Il racconto dei due recenti progetti di ConiglioViola (Le notti di Tino di Bagdad e il nuovo Ulysses Now, ispirato dal capolavoro di Joyce e 1° classificato del Bando ORA! Nuovi Linguaggi Produzioni Innovative di Compagnia di San Paolo) fornirà il pretesto per una discussione a tutto campo.
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Info mostra “Le notti di Tino di Bagdad”:
www.coniglioviola.com/it/le-notti-tino-bagdad-milano/
Recensione su Il Giornale delle Fondazioni:
http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/la-bottega-rinascimentale-nell%E2%80%99era-digitale-coniglioviola-sbarca-milano-con-la-mostra-%E2%80%9Cle
Elena Giulia Abbiatici. Storica dell’arte, autrice e curatrice d’arte contemporanea.
La sua ricerca curatoriale è rivolta in particolare ai processi artistici che interrogano i nuovi media e/o si esprimono attraverso di essi, con un’attenzione alle implicazioni che globalizzazione, Web 2.0., migrazione, cambiamento climatico e techno-capitalismo stanno avendo sulle identità individuali e collettive e gli spazi che abitiamo. Questioni indagate nella piattaforma ongoing "DIGITAL PRIMITIVES. Neurons on the Cloud. The computational artistic imagination".
Porta avanti lo studio del suono e della musica nell’arte contemporanea attraverso una rubrica pubblicata su Arshake.com.
Dal 2011 con Valentina G.Levy ha co-fondato il duo curatoriale Abbiatici-Levy. Nel 2015 con Sara Alberani e Caterina Pecchioli ha co- fondato Nation25: una piattaforma artistico-curatoriale che cerca di far luce sulle esperienze di migrazione, marginalità e invisibilità, generando un dialogo fra artisti, curatori, attivisti sia rifugiati che non. Nel contesto della Biennale di Venezia, Nation25 ha avviato il “The Nationless Pavilion”. Scrive per Arshake.com e DROME magazine
Alterazioni Video è un collettivo artistico fondato a Milano nel 2004 da: Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. Dal 2004, Alterazioni Video ha partecipato a varie mostre internazionali: Disobedience (Künstlerhaus Bethanien, Berlino 2005), 52 Biennale di Venezia 2007, Remote Control (MoCA, Shanghai 2007, Manifesta 7 (Rovereto 2008) , 12 Biennale di architettura di Venezia 2010, Freak Out (Greene Naftali Gallery, New York 2013). Tra le mostre personali: Chelsea Art Museum (New York, 2006), MAR museo d'Arte di Ravenna (Ravenna, 2010), Careof (Milan, 2012), Spazio Oberdan Cineteca, Milano (2016).
Lorenzo Balbi, assistente curatore alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con specializzazione in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Torino. Collabora con il Giornale dell’Arte e il Giornale dell’Architettura; è stato direttore artistico della galleria torinese Verso Artecontemporanea. Dal 2007 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si occupa dei progetti espositivi negli spazi dell’istituzione a Torino e a Guarene d’Alba e delle rassegne della Collezione Sandretto Re Rebaudengo all’estero. È responsabile del progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri dal 2015 (www.fsrr.org/ycrp). Nel 2016 è stato curatore del Pomilio Blumm Prize su Sky Arte.
Neve Mazzoleni scrive per il Giornale delle Fondazioni dal 2011, per il quale indaga i temi legati alle fondazioni attive per la promozione dell’arte contemporanea, i processi di innovazione culturale sia nelle istituzioni sia come fenomeni emergenti autoprodotti, ad esempio le start-up creative, e i rapporti di ibridazione fra mondo dell’arte e dell’impresa. Scrive anche per Arte&Impresa, Che-fare e Artribune, per il quale ha ideato la rubrica #braindrain, mappatura internazionale di profili professionali italiani all’estero attivi nel settore delle arti visive.
E’ art manager e curatrice per la collezione d’arte UniCredit, per la quale ha organizzato dal 2006 numerose mostre ed eventi in collaborazione con i musei di arte contemporanea come il Kunstforum di Bank Austria a Vienna, Yapi Kredi Cultural Center di Istanbul, Coca di Torun in Polonia, Centro di arte contemporanea di Winzavod e Multimedia art Museum a Mosca, Marta di Herford, MAMbo, HypoVereins bank a Monaco ed istituzioni come Biennale di Venezia, Paris Photo, Manifesta, Amaci. Lecturer in diversi master e relatrice in appuntamenti di riflessione sul mondo della cultura e arte contemporanea.
Ha una laurea in Lettere Moderne -Storia e Critica delle Arti conseguita all'Università degli Studi di Milano, un master in Management of Art and Culture della Trentino School of Management e un master in Social Innovation, Social Business&Project Innovation (MES) di ASVI Social change. Frequenta il secondo anno del corso di laurea in Filosofia all'Università degli Studi di Milano.
Fabio Paris è catalizzatore culturale, editore ed organizzatore di eventi espositivi.Nel 2000 ha fondato la Fabio Paris Art Gallery, che per dodici anni ha cercato di rispecchiare la complessità che caratterizza il panorama artistico contemporaneo, collocandosi fra le prime gallerie private in Europa a presentare l’arte dei nuovi media (New Media Art). Con la sua attività di gallerista, Fabio Paris ha esplorato un’arte che vuole essere rappresentativa dell’epoca in cui viviamo, dove l’informazione e la comunicazione di massa hanno una forte incidenza sulla vita di tutti i giorni. La pervasività delle sottoculture pop; l’esplorazione dei nuovi spazi di vita e di attività artistica, e di nuove declinazioni dell’identità (dalla Rete ai mondi virtuali); l'indagine delle conseguenze estetiche del digitale e quella dell’impatto socio-culturale dei media; sono solo alcuni dei temi che hanno tessuto la fitta trama su cui si è fondato il lavoro della galleria fino al 2012, anno di chiusura della stessa per trasferire il proprio know-how ed impegnarsi alle iniziative culturali del Link Art Center. Nel 2011 ha co-fondato il Link Art Center assieme a Domenico Quaranta e Lucio Chiappa (http://www.linkartcenter.eu). Il Link Art Center è una piattaforma curatoriale che promuove la ricerca artistica contemporanea e la riflessione critica sui temi dell’età dell’informazione, attraverso l’organizzazione di eventi, l’attività editoriale, la collaborazione e il networking con individui, gruppi, aziende e istituzioni a livello nazionale ed internazionale. Il Link Art Center è un centro “nomade” i cui progetti spaziano dalla rete al locale alle collaborazioni internazionali. Dal 2005 insegna ‘Organizzazione eventi espositivi’ all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Brescia.
Francesco Urbano Ragazzi è un duo curatoriale nato dalla volontà di sperimentare formati di produzione, esposizione, scrittura e ricerca. Le sue principali linee di interesse sono tre: gli studi di genere, le estetiche digitali e i territori emergenti.
Tra le collaborazioni con istituzioni pubbliche e private si ricordano: Institut Français e Cité Internationale des Arts (Parigi), Ruya Foundation (Baghdad), Emirates Foundation (Abu Dhabi), Futura – centre for contemporary art (Praga), Frise Künstlerhaus (Amburgo), Sinopale (International Sinop Biennale), Galeri Manâ (Istanbul), A Palazzo Gallery, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Fondazione Bevilacqua La Masa, Fondazione di Venezia, Istituto Svizzero (Roma).
Francesco Urbano Ragazzi ha tenuto lecture e performance in spazi accademici e museali, tra cui MAXXI (Roma), Teatrino di Palazzo Grassi (Venezia), Zurcher Hochschule der Kunste (Zurigo), Macro (Roma), Università Iuav e Ca’ Foscari (Venezia). Il duo ha scritto per riviste on line e offline come Purple Fashion, Nero, L’Uomo Vogue, Undo.net, Flashart, South As a State of Mind. Nel 2011 e 2013 è stato curatore del Padiglione Internet per la Biennale di Venezia. Nel 2015, sempre in occasione della Biennale, dà inizio a The Internet Saga con Jonas Mekas.
Iolanda Ratti si laurea in Storia dell'Arte nel 2003 presso l'Università degli Studi di Milano, anno in cui inizia a collaborare con il Comune di Milano e in particolare con il Museo del Novecento, di cui seguirà tutte le fasi fino all'apertura nel 2010. La sua ricerca si rivolge soprattutto alle tecniche dell'arte contemporanea e alle questioni pratiche e teoriche legate alla sua conservazione, con particolare riferimento a alle installazioni video e alle pratiche immateriali. Nel 2006 frequenta un master presso il MECAD di Barcellona sull'utilizzo dei Nuovi Media e nel 2009 un corso intensivo di formazione specialistica organizzato da ICCROM sulla conservzione di immagini in movimento e suono. Nel 2008 consegue presso l'Università degli Studi di Milano il diploma di specializzazione con una tesi sulla presentazione e conservazione delle installazioni video, risultato anche della partecipazione al progetto D.I.C., Documentazione delle Installazioni Complesse. Dal 2011 al 2013 lavora presso il Dipartimento di Conservazione di Time Based Media della Tate Gallery di Londra.
DAl 2011 è co-coordinatrice di Incca Italia (International Network for the Conservation of Contemporary Art). Dal 2014 ricopre il ruolo di conservatrice presso il Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano. DAl 2013 è conservatrice free-lance presso HangarBicocca, Milano e dal 2009 collabora con Iccrom al progetto SOIMA (Safeguarding Sound and Image Collections).
Coniglioviola è un duo artistico fondato nel 2000 da Brice Coniglio e Andrea Raviola. Dalla videoart al teatro multimediale, dalla musica elettronica alla performance, dalla net.art alla fotografia, non c’è quasi settore della creatività contemporanea che Coniglioviola, “bottega rinascimentale nell’era digitale”, non abbia esplorato e provato a sobillare con le armi dell’ironia, muovendosi tentacolarmente come un vero e proprio marchio.