Story of a dream

Informazioni Evento

Luogo
CHIE ART GALLERY
Viale Premuda 27, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
11/12/2012

ore 18.30

Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra collettiva “Story of a dream” vuole essere un contenitore di correnti artistiche vicine tra loro nella nascita ma che successivamente si sviluppano in generi diversi, come la pop art o il pop surrealism, il figurativismo e il surrealismo, che in questa esposizione trovano un punto d’incontro comune: il sogno di raccontare la propria storia.

Comunicato stampa

La mostra collettiva “Story of a dream” vuole essere un contenitore di correnti artistiche vicine tra loro nella nascita ma che successivamente si sviluppano in generi diversi, come la pop art o il pop surrealism, il figurativismo e il surrealismo, che in questa esposizione trovano un punto d’incontro comune: il sogno di raccontare la propria storia.

Loris Drago ha conseguito il diploma al Liceo Artistico Amedeo Modigliani di Padova ed il diploma di Secondo Livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera; ha preso parte a diverse esposizioni collettive tra le quali il Concorso Nazionale di Pittura Giovan Battista Cromer a Padova nel 2005, la Biennale d’Arte Roncaglia a Modena nel 2008, l’esposizione Innocenza del divenire a Bologna nel 2011 e Segni della visione a Mestre nel 2012 oltre ad aver esposto le mostre personali Analisi a Milano nel 2009, E.M. ad Istrana nel 2011 e LAB a Padova nel 2012. Nell’intera sua produzione artistica emerge un costante ed esasperato desiderio di analizzare la realtà attraverso una sua scomposizione tecnologica-pittorica che vuole giocare con una oggettività assurda. Senza giudizi e critiche l’opera di Drago si assume il compito di applicare l’obiettività dei processi della macchina a situazioni irriproducibili, a condizioni inafferrabili, a contesti paradossali dando origine ad un archivio, una catalogazione priva di un senso logico, finalizzata solamente a mostrare l’incompletezza di un dato sistema. Non si vuole criticare un metodo di approccio alla realtà, se ne vogliono mostrare le potenzialità e i limiti.
Monica Ghit Il suo percorso formativo nel campo dell'arte digitale inizia alcuni anni fa presso lo studio Giordani a Venezia. Attraverso strumenti e programmi di fotoritocco e pittura digitale ha reinventato uno stile di fotomanipolazione del tutto personale ai limiti del borderline. Recentemente ha creato il proprio marchio Da Mai Sin 1979 a Venezia, ulteriore tappa del suo percorso professionale.
Le tre opere presentate si caratterizzano per un profondo senso esistenziale che traduce la percezione costante di disumanizzazione dell'individuo, in un'epoca di grandi cambiamenti e perdita di valori etici.

Giovanna Lonigo nasce a Milano nel 1966 e fin dai tempi della scuola dimostra una passione per il disegno e le arti figurative che la portano a frequentare al pomeriggio lo studio del pittore milanese Dadi Orsi. Dopo aver frequentato il liceo artistico consegue la laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1990 e dall’anno successivo inizia a svolgere l’attività di libera professionista. Nel 2005, dopo una pausa di riflessione durata quasi vent’anni e in cui la produzione artistica si era quasi interrotta, riemerge un bisogno espressivo forte e ineluttabile. Da quel momento inizia inarrestabile l’ attività di pittrice che porta alla realizzazione di una serie di opere a tempera in cui protagonista indiscussa è la natura animata da personaggi fiabeschi presi in prestito dal mondo delle favole e dai cartoni animati. Ha partecipato qui alla mostra collettiva “Sogno e follia” e “Fantasie Astratte”.

Rosida Mandruzzato Vettori nata a Milano dove vive e lavora, è laureata in Lingue Straniere ma non ha mai dimenticato la sua passione per l’ arte e il teatro . Dopo un lungo periodo di insegnamento, ha cominciato a dedicare il suo tempo a sperimentare quanto è possibile attuare sulla tela coinvolgendo i propri sogni e le proprie realtà . Si è così attuato un percorso che l’ha condotta ad uno stile astratto-informale. Nelle sue opere si nota una composita trama di colori, un ordito che si espande e si contrae mutando in segno e in sequenze tonali i riflessi del pensiero e le istanze delle emozioni.
L'artista ha esposto in Italia, a maggio 2012 con la personale “Senza confini” qui da noi organizzata e all'estero (New York, Gent, Costanza) ed ha ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica. Recentemente a Milano le è stato assegnato nell’ambito del Premio delle Arti e della Cultura 2010, il Premio delle Regioni “per la sensibilità tutta volta a tradurre una bellezza di piani ed energie del mondo”.  

Daniela Rancati Vive e lavora a Milano. Scultrice e artista a tutto tondo, espone a partire dal 1973, la sua prima personale a MILANO nel 1979. Dopo aver concluso gli studi artistici, la sua formazione artistica si sviluppa tramite la guida dello scultore Ettore Calvelli: sono questi gli anni della ricerca sui materiali, dell’apprendimento di varie tecniche scultoree come la ceramica, la fusione, la lavorazione del legno e le materie plastiche,ed il rapporto SPAZIO_ MATERIA. Nel 1997 è invitata a presentare una personale al Museo Archeologico di Milano, nell’ambito della rassegna:” ISIDE un mito contemporaneo.” La mostra è stata successivamente esposta al museo dei Bozzetti a Pietrasanta e al museo Pianeta Azzurro a Fregene. Numerose personali e collettive negli Stati Uniti, in Germania e in Francia accrescono la sua fama di scultrice di qualità. Nel corso della sua carriera artistica, ha ricevuto numerosi premi nazionali ed internazionali. La ricerca su materiali e forme sfocia anche in applicazioni di design brevettate ,studio e realizzazione marchi.
Andrea Ricchiuti, in arte “Tiki”, nasce a Milano il 4 gennaio 1995. All’età di 15 anni incomincia a realizzare, in maniera del tutto naturale, i suoi primi disegni artistici su fogli e cartoncini. Trascorso circa un anno dalle sue prime bozze, “Tiki”, inizia a sviluppare le sue tecniche ad un livello tale che i suoi genitori un giorno, notando la particolarità e la spontaneità nel disegnare a tratto libero, gli consigliano di riportare la sua grafica su tela. E’ così che “Tiki” realizza le sue prime due opere in acrilico su tela definendole “Gli opposti”. Una delle particolarità che caratterizzano il giovane artista è la propria firma che si cela all’interno di ogni sua opera. L’artista descrive la sua arte come “grafica simbolica moderna”.
Maria Costanza Villarreal nasce a Santa Fe, Argentina nel 1978. Dopo aver seguito la carriera di Architectura, decide dedicarsi in modo permanente alla pittura, mestiere acquistato in maniera autodidatta. Questo percorso intuitivo e intrepido di creazione e apprendimento gli permete di sviluppare un linguaggio sensible e personale. Ha tenuto la sua prima mostra personale al Centro Culturale di Santa Fe, Argentina nel 2005, e fino oggi continua a partecipare in mostre e premi, in Argentina, State Uniti e L’Italia. Nel 2009, si trasferisce a Roma, dove continua la sua preparazione artistica al Atelier Canova di Roma e la Florence Academy a Firenze. Il studio della pittura classica contribuisce a accentuare il aspetto meditativo e poetico del suo lavoro.
Testo critico a cura di Ilaria Sisti