Stefano Bombardieri – Guardando oltre

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MARCHI
Via Repubblica, 57, 43100 Parma PR, Parma PR,
Date
Dal al
Vernissage
31/03/2023

ore 19

Artisti
Stefano Bombardieri
Curatori
Emanuela Venturini, Paola Marucci
Uffici stampa
ROSI FONTANA
Generi
arte contemporanea, personale
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In occasione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, nelle splendide sale del settecentesco Palazzo Marchi di Parma va in scena la mostra GUARDANDO OLTRE di Stefano Bombardieri, a cura di Emanuela Venturini e Paola Marucci, una coproduzione con Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi.

Comunicato stampa

Bombardieri è noto in tutto il mondo per le sue sculture di animali selvatici e grandi pachiderma, come rinoceronti, elefanti, gorilla, spesso sospesi, intrappolati o schiacciati da montagne di bagagli. Per Parma Bombardieri realizzerà una mostra costruita appositamente per gli spazi di Palazzo Marchi, la cui considerevole preziosità e bellezza rimarranno al centro del dialogo che l’artista creerà tra le sue opere, alternate tra le più iconiche e quelle a connotazione strettamente concettuale, e gli storici e riccamente decorati spazi che le accolgono. Un percorso tra passato e presente che traccia una linea di continuità nel nome dell’arte.

La mostra è costituita da opere monumentali e opere inedite, tutte incentrate sul rapporto tra l’uomo e natura, dove l’animale rappresenta non soltanto l’anello di congiunzione, ma anche lo specchio attraverso il quale riflettersi e riflettere sull’eredità che il nostro tempo lascerà al futuro. Tema che costituisce una costante nella ricerca artistica di Stefano Bombardieri.

Il percorso espositivo di questa mostra, che racconta dell’approccio profondamente filosofico all’arte di Stefano Bombardieri, si compone di opere quali: Marta e l’elefante, scultura emblematica dell’artista che si racconta attraverso un QR-code da cui si attiva il dialogo in diverse lingue tra la bambina e l’elefante interpretato da tre attori; Struzzo Rubik Whitehorse, dove uno struzzo, che notoriamente nasconde “la testa nella sabbia”, si tuffa nel celebre e magico poliedro inventato dall’ungherese Erno Rubik nel 1974. Quest’opera, fortemente simbolica, che unisce al paradigmatico rompicapo il selvatico struzzo è anch’essa espressiva metafora del mondo contemporaneo secondo la visione di Stefano Bombardieri.

Nel viaggio tra le figure del mondo animale che compongono l’universo di Bombardieri brilla nel suo verde acceso il grande Coleottero, concepito dall’artista come simbolo prezioso, luminoso, com’era nell’antico Egitto e com'è ancora oggi, emblema di bellezza e cultura. Segue, tra le altre, la scultura Gorilla seduto che con il suo codice numerico appeso al collo su un pettorale digitale richiama l’attenzione dello spettatore nel drammatico conto alla rovescia che porterà inesorabilmente il più grande ominide vivente verso l’estinzione.

La sensibilità di Bombardieri nei confronti del mondo animale non si racchiude, nei suoi intenti, ai soli soggetti animali, bensì è un richiamo piuttosto forte all’uomo, alle sue responsabilità nei confronti dell’ecosistema, come dimostrano altre opere del percorso di Palazzo Marchi come Balancing on the past, formata da quattro elementi scultorei posti in sequenza a comporre il dialogo tra il bambino e gli elementi stessi: il teschio di mammut, di una scimmia, un umano memento mori e il globo, su ognuno di essi c’è un bambino in equilibrio, il figlio stesso dell’artista cui l’opera è dedicata. L’opera parla del presente che l’attuale società ha consegnato ai propri figli e che sarà a sua volta passata alle nuove generazioni. “Questo presente - dice Bombardieri - è il risultato di un passato fatto di scelte sbagliate e, tragicamente, la storia si ripete”.

Palazzo Marchi è uno spazio espositivo di inusitata eleganza, i suoi numerosi saloni che evocano i fasti e la ricchezza culturale di un prestigioso passato divengono, con la mostra di Bombardieri, luogo di contaminazione, spazio per un dialogo serrato tra passato e presente, tra immagini codificate e immagini nuove. Bombardieri darà vita, in questi spazi, ad un percorso sospeso nel tempo dove sarà possibile camminare nell’arte e nella bellezza, dove soffermarsi e riflettere davanti a opere quali Totem, composta da una summa degli elementi proposti in altre sculture, qui riassunte a formare un’immagine totemica per sottolineare il valore simbolico della scultura.

In questo contesto, tra gli antichi saloni, si incontra un progetto sorprendente: PILA-47 il concept nato dallo studio di Design Nava + Arosio per la storica azienda tessile italiana Rubelli, una seduta che a Parma è declinata nelle due versioni frutto della collaborazione tra i due designer italiani Paolo Nava e Luca Arosio con Stefano Bombardieri. Si chiamano Vision 47 e sono le due suggestive poltrone che Bombardieri ha interpretato ponendo sulle sedute stesse una serie di teste di gorilla sulla prima e una serie di grosse pietre sulla seconda, le due opere, così concepite raccontano di come, nella visione dell’artista, sia opportuno riservare un posto a tavola all’arte e di come, nutrirsi accanto all’arte, sia un invito a mettere la cultura in primo piano nello spazio privilegiato della conversazione.

Un’altra opera decisamente emblematica che si presenta a Palazzo Marchi è Rhino petrol company, l’imponenza del rinoceronte in quest’opera viene schiacciata dai classici fusti di petrolio, è l’immagine di come la natura sia, a tutti gli effetti, soffocata dall’azione dell’uomo. Eppure, nel suo complesso, la scultura appare giocosa, come percorsa da un alone d’ironia, un’immagine che potrebbe appartenere ad un’altra dimensione, più propriamente o squisitamente artistica. Ma è qui che Bombardieri non smette di stupire, rinviando a una riflessione profonda e non superficiale del suo messaggio, che vuole essere univoco pur quando, apparentemente, sembra allontanarsi da quell’urgenza di un mondo in sostanziale difficoltà che è il tema centrale della poetica di Bombardieri.

Il percorso espositivo si completa presso La Galleria di via Emilia Est 7/B che ospita, negli spazi comuni, una riproduzione, a dimensioni monumentali, della scultura Omaggio a Colbert di Stefano Bombardieri, promossa da La Galleria e realizzata in collaborazione con Termoblock. Un elefante seduto di fronte a una figura che assomiglia a un monaco in preghiera diventa simbolo di buon auspicio e capacità di rimuovere gli ostacoli.

La mostra presso Palazzo Marchi è aperta venerdì, sabato, domenica e festivi, dalle 11.00 alle 20.00. Ingresso: 5€. Ingresso con visita guidata 1h: 8€. Pagamento in loco. https://www.palazzomarchi.it/

Ingresso gratuito a La Galleria.

Stefano Bombardieri

Stefano Bombardieri è noto per le sue sculture grandi e audaci che spesso includono come soggetti animali selvatici come: balene, rinoceronti, coccodrilli ed elefanti. Ha acquisito e affinato le sue conoscenze sull'arte nello studio del padre attraverso la sperimentazione e l'uso di tecniche artistiche con molteplici materiali.
Bombardieri abbraccia un approccio profondamente filosofico all'arte, concentrandosi su temi come il tempo e la sua percezione, l'uomo e il significato dell'esistenza e l'esperienza del dolore nella cultura occidentale. Ha descritto il suo lavoro come minimale e concettuale, caratterizzato da un grande mix di strumenti e mezzi artistici, che vanno dalle grandi sculture alle installazioni video.
Nei suoi primi anni Bombardieri si concentrò sulla scultura figurativa e fu fortemente influenzato dai maestri del '900 come Boccioni e Balla - pittori del movimento futurista. Dagli anni '90 espone sia in spazi pubblici che in gallerie. Tra le sue installazioni ricordiamo quelle situate nel centro di Ferrara, Faenza, Bologna, Saint Tropez e Posdam. Nel 2009 tiene la sua personale 'Il conto alla rovescia degli animali' nella suggestiva cornice di Pietrasanta.
Oltre a numerose mostre collettive e personali in tutto il mondo, ha partecipato più volte alla Biennale di Venezia e le sue opere sono state esposte nelle principali gallerie d'arte in Italia e all'estero. Bombardieri continua a lavorare in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Grecia, Libano, USA e Dubai.

Oblong Contemporary Art Gallery

Oblong Contemporary Art Gallery è il marchio che rappresenta le gallerie d’arte di Dubai e Forte dei Marmi co-fondate da Paola Marucci ed Emanuela Venturini e guidate dalla gallerista Paola Marucci. La mission di Oblong è di promuovere l’arte contemporanea internazionale attraverso le opere dei propri artisti, e in particolare attraverso la scultura che rappresenta il DNA culturale della Galleria.

La sua missione e la sua visione mirano a creare un'arena globale preminente per la cultura e le arti, con mostre personali e collettive dove vengono presentate opere di autori italiani e stranieri di altissima qualità.

Pur operando con uno sguardo e un approccio rivolti al mondo intero, Oblong Contemporary Art Gallery è profondamente radicata nel contesto artistico e culturale italiano: la sua visione mira ad "esportare" oltre confine, l'amore colto e appassionato per la scultura e l'arte visiva , in particolare negli Emirati Arabi Uniti, oggi centro nevralgico delle arti. E questo attingendo anche al genius loci di Pietrasanta, città medievale chiamata la Piccola Atene vicinissima alla sede di Forte dei Marmi e alle famose cave di marmo di Carrara. https://oblongcontemporary.com

Parma 360 festival della creatività contemporanea

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea è il festival dedicato alla creatività contemporanea italiana e alla scena artistica emergente. Nella città eletta Capitale italiana della Cultura per il 2020, il festival è giunto alla settima edizione e racconta il tema CROSSOVER, attraverso mostre, eventi e incontri.

PARMA 360 festival si pone ancora una volta l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte contemporanea e la creatività giovanile con iniziative che favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alle famiglie.

Alla base della progettualità di PARMA 360 ci sono inoltre i concetti di rigenerazione urbana e di rifunzionalizzazione degli spazi cittadini per un coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il Festival, infatti, mette in rete e promuove il patrimonio artistico già esistente in un vero e proprio museo diffuso sul territorio, valorizzando attraverso l’arte contemporanea chiese sconsacrate, palazzi storici e spazi di archeologia industriale non sempre conosciuti dagli abitanti della città.

L’iniziativa, che vede la direzione artistica e la curatela di Camilla Mineo e Chiara Canali, è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegno del Comune di Parma e di un’ampia rete di partner pubblici e privati.