Stef Fusani – Goffamente Beati

Candy Snake Gallery è lieta di presentare Goffamente Beati, progetto dell’artista e designer sperimentale Stef Fusani, accompagnato da un testo di Sofia Gotti.
Comunicato stampa
Stef Fusani – Goffamente Beati
Testo di Sofia Gotti
Dal 25 giugno al 6 settembre 2025
Inaugurazione: mercoledì 25 giugno 2025 ore 18.30 - 21.00
Luogo: Candy Snake Gallery, via degli Orombelli 15, Milano
Candy Snake Gallery è lieta di presentare Goffamente Beati, progetto dell’artista e designer sperimentale Stef Fusani, accompagnato da un testo di Sofia Gotti.
Residente a Madrid dal 2008, Fusani sviluppa una ricerca che indaga il rapporto tra individuo e realtà, ponendo al centro il corpo come strumento di metabolizzazione degli stimoli esterni. La sua pratica si muove tra arte e design, esplorando l’origine dei processi produttivi contemporanei attraverso un dialogo profondo con i materiali, le loro storie ecologiche e sociali, e le loro potenzialità concettuali.
Goffamente Beati, il cui titolo è tratto da una poesia di Sandro Penna, si ispira alla teoria compositiva di Igor Stravinsky, fondata sull’equilibrio tra prevedibilità e sorpresa, tra similitudine e contrasto. Applicato alla dimensione visiva, questo principio si traduce in un linguaggio plastico fatto di ripetizioni ritmiche e rotture improvvise, creando una tensione formale che destabilizza la percezione dello spettatore.
La ripetizione di forme e moduli genera pattern familiari, mentre bruschi cambi di scala, direzione o materiale interrompono l’ordine, dando vita a una composizione volutamente instabile. Al centro del progetto vi è l’uso della copia come gesto anti-estetico e anti-consumistico: gli oggetti rappresentati sono riconoscibili ma privi di funzione, ricreati artigianalmente per sottrarli alla logica del mercato e trasformarli in elementi liberi, replicabili all’infinito.
Attraverso questa pratica, Fusani costruisce una narrazione non lineare e frammentata, una costellazione visiva che sovverte ruoli, logiche e gerarchie della realtà quotidiana. Un’operazione che aspira a dare forma a una nuova cosmologia, una sorta di Saturnalia contemporanea, in cui le regole si capovolgono e tutto è potenzialmente altro.
L’allestimento include elementi tratti dal mondo del lavoro e della costruzione, oggetti che rimandano allo sforzo fisico e al corpo, evocando un dinamismo apparente, illusorio. Le opere non sono pensate per essere attivate, ma per suggerire — attraverso la materia e la forma — possibilità sospese, movimenti mai compiuti, azioni solo immaginate.
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Stef Fusani (Milano 1989, vive e lavora a Madrid) si è formato nel campo del design e ha conseguito un master in Geo-Design presso la Design Academy di Eindhoven. Attualmente è dottorando in Belle Arti con specializzazione in scultura presso l’Università Complutense di Madrid. La sua ricerca si concentra sull’uso di biomateriali in ambito scultoreo e sui concetti di copia, mimesi e standardizzazione nei processi plastici contemporanei.
Ha esposto in istituzioni come il MAMbo di Bologna, il MAAT di Lisbona e il MAXXI di Roma, e in gallerie e spazi indipendenti a Madrid, Milano, Londra, Berlino, New York e Miami. Fondatore dello studio sperimentale STANDARD404, ha lavorato come curatore indipendente, co-fondato il collettivo Molto Molto Fuori e attualmente fa parte di Cinema Parentesi, progetto curatoriale dedicato a video-essay e installazioni audiovisive.