Slowly. Elogio della lentezza
È la prima mostra organizzata presso la Fondazionecmm, ente no profit dedicato alla promozione dell’arte e
della cultura nato nel maggio 2015 dalla volontà di Carmine Mario Muliere e dall’esperienza della rivista internazionale Equipèco.
Comunicato stampa
In occasione dell’11ª edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, inaugura sabato 10 Ottobre negli spazi della Fondazionecmm, la mostra SLOWLY. Elogio della lentezza a cura di Raffaele Quattrone.
È la prima mostra organizzata presso la Fondazionecmm, ente no profit dedicato alla promozione dell’arte e
della cultura nato nel maggio 2015 dalla volontà di Carmine Mario Muliere e dall’esperienza della rivista internazionale Equipèco. Per l’occasione il curatore torna su alcuni temi caratterizzanti la propria ricerca come per esempio l’arte intesa come via d’uscita da un mondo burocratico ed economizzato, il rapporto etica/estetica, la valorizzazione della cultura umanistica. L’idea centrale della mostra che vede alcune opere storiche della collezione CMM come quelle di Getulio Alviani, Piero Dorazio e Vettor Pisani in dialogo con le nuove acquisizioni e alcuni artisti contemporanei tra i più interessanti del momento, è che la lentezza, intesa non tanto come pigrizia o inoperosità ma come modo di vivere più naturale e salutare, debba essere considerata la migliore alternativa agli anni di crisi e difficoltà non solo economiche ma anche valoriali e culturali che stiamo vivendo.
Dal Festina lente [Affrettati lentamente] dell’Imperatore Augusto alla Tartaruga con la vela dipinta dal Vasari per rappresentare il modo di agire di Cosimo de’ Medici, l’invito alla lentezza arriva fino ai giorni nostri con la celebrazione annuale [13 maggio] della giornata mondiale della lentezza. La società contemporanea corre. Spesso senza un reale bisogno o meta diversa dalla crescita materiale ed economica. Una velocità che, nella maggior parte dei casi, diventa impossibilità o rifiuto di ponderare scelte consapevoli appiattite per lo più su modelli sociali di massa consumistici e postcapitalistici. Ludwig Wittgenstein afferma, «vince chi sa correre più lentamente». Luis Sepulveda dedica un libro alla Storiadi una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza affermando, «quando un umano faceva domande scomode,
del tipo: è necessario andare così in fretta?» lo chiamavano ribelle. Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei ed ex direttore dell’istituto di neuroscienza del Cnr, ha di recente pubblicato il testo Elogio della lentezzaargomentando scientificamente come il nostro cervello è essenzialmente una macchina lenta. In un mondo caratterizzato da frenesia, fretta, velocità, la lentezza non può più essere associata al concetto di perder tempo ma diventa un gesto rivoluzionario, una nuova forma di resistenza, un valore alternativo.
Il giorno dell’inaugurazione è prevista una performance musicale di Max Fuschetto
SLOWLY. Elogio della lentezza a cura di Raffaele Quattrone
con opere di Getullio Alviani, Bruno Ceccobelli, Alberto Di Fabio, Piero Dorazio, Enzo Lisi, Claudio Marini, Alessandro Moreschini, Carmine Mario Muliere, Sabrina Muzi, Vincenzo Pennacchi, Chiara Pergola, Michelangelo Pistoletto per Love Difference – Movimento Artistico per una Politica Intermediterranea, Vettor Pisani
Catalogo disponibile con testi di Raffaele Quattrone