Silvia Camporesi – La terza Venezia

Informazioni Evento

Luogo
PHOTOGRAPHICA FINE ART
Via Cantonale 9, Lugano, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-venerdì 09.00-12.30 / 14.00-18.00
sabato su appuntamento

Vernissage
26/05/2011

ore 17.30

Contatti
Email: mail@photographicafineart.com
Artisti
Silvia Camporesi
Uffici stampa
UESSE ARTE
Generi
fotografia, personale

Silvia Camporesi ha creato il suo nuovo lavoro operando sia sul reale che sull’irreale. A febbraio ha soggiornato a Venezia dedicandosi a fissare vedute suggestive della città, poi ha proseguito con una serie di riprese fotografiche alla “Venezia in miniatura” di Rimini. L’unione delle due verità (quella reale e quella irreale) le ha permesso di realizzare un progetto sicuramente intrigante sulla città e la laguna circostante. La serie di fotografie esplora i luoghi attraverso il filtro dell’immaginazione, del sogno e delle leggende tramandate.

Comunicato stampa

Giovedì 26 maggio 2011 si inaugura a Lugano una esposizione dedicata a Silvia Camporesi con un progetto realizzato appositamente per PHOTOGRAPHICA FINEART.

Silvia Camporesi ha creato il suo nuovo lavoro operando sia sul reale che sull’irreale. A febbraio ha soggiornato a Venezia dedicandosi a fissare vedute suggestive della città, poi ha proseguito con una serie di riprese fotografiche alla “Venezia in miniatura” di Rimini. L’unione delle due verità (quella reale e quella irreale) le ha permesso di realizzare un progetto sicuramente intrigante sulla città e la laguna circostante. La serie di fotografie esplora i luoghi attraverso il filtro dell’immaginazione, del sogno e delle leggende tramandate.
Un’insolita visione della città prende forma, dove tutto è avvolto da mistero e bellezza attraverso immagini di particolare attrazione ed intensità. Nasce così una Venezia fantastica, la Terza Venezia, per metà vera e per metà fatta di finzioni.
L’intero lavoro racchiude quattro capitoli tematici: Nautofoni, Fantasmi, Souvenirs, Quando comincia l’acqua. Nautofoni racchiude una serie di immagini della città immersa in una nebbia irreale. Nella serie Souvenirs gli oggetti-ricordo in vendita sulle bancarelle della città prendono vita in luoghi reali di Venezia. In Quando comincia l’acqua Silvia Camporesi immagina la città con l’acqua alta, alle volte molto alta, tanto da suggerire un inabissamento dei palazzi e delle chiese nei canali. Infine, Fantasmi raccoglie rappresentazioni di leggende veneziane, di sogni legati alla città lagunare, immagini nelle quali Venezia è lo sfondo di accadimenti surreali.
Verrà editato, e presentato in occasione dell’esposizione, un libro in edizione limitata che racchiude sia le immagini che i pensieri nati durante la creazione del lavoro artistico.

Note biografiche
Silvia Camporesi (1973), laureata in filosofia, vive e lavora a Forlì, città dove è nata. Attraverso i linguaggi della fotografia e del video e facendo spesso ricorso all’autorappresentazione, costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. La sua ricerca si muove su una sottile linea di confine fra immaginazione e realtà, fra veglia e sogno, in contesti in cui il soggetto è sempre in un rapporto di dialogo con l’elemento naturale e teso verso il tentativo di trascendere i limiti del corpo e della mente. Dal 2000 ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 2007 ha vinto il premio Celeste per la fotografia; è stata fra i finalisti del Talent Prize nel 2009 e del Premio Terna nel 2010. Nell’autunno del 2011 parteciperà ad una residenza d’artista in Quebec, presso la Chambre Blanche.
La mostra si inaugura giovedì 26 maggio 2011 a partire dalle ore 17.30 e resterà aperta al pubblico fino al 22 luglio con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 18,00. Il sabato su appuntamento.

Photographica FineArt è nata dall’aspirazione di Marco Antonetto a mostrare in maniera semplice ed esauriente la Fotografia storica e moderna a quelle persone che sentono il desiderio di approfondirne la conoscenza e trovano nelle opere fotografiche un piacevole “oggetto del desiderio” da ammirare e collezionare.