Silvano Fabbroni – Amalgama

Informazioni Evento

Luogo
VILLICANA D’ANNIBALE
Via Cavour 85 , Arezzo, Italia
Date
Dal al
Vernissage
09/10/2012

ore 18

Contatti
Email: danielledannibale@alice.it
Artisti
Silvano Fabbroni
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Le opere presenti, frutto della fase artistica più recente di Fabbroni, sono intriganti e fascinose. Terre e architetture lontane che rimandano ai racconti della principessa Shahrazàd, l’acqua come mezzo di purificazione prima di entrare in contatto con una dimensione superiore, le lettere dell’alfabeto arabo incastonate in un complesso sistema di simbologie.

Comunicato stampa

Martedì 9 ottobre 2012, alle ore 18, alla Villicana D'Annibale Galleria D'Arte di via Cavour (Arezzo) si inaugura la mostra di pittura di Silvano Fabbroni dal titolo Amalgama. L'esposizione, a cura della gallerista e artista californiana Danielle Villicana D'Annibale, ospiterà una selezione di opere recenti del pittore aretino. La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a giovedì 18 ottobre 2012.

Silvano Fabbroni è una figura che sta vivendo una rifioritura artistica e spirituale.

La sua forza sta nella voglia costante di crescere, imparare e condividere con gli altri le esperienze personali e pittoriche che hanno segnato fin qui la sua vita.

Il titolo della mostra è inequivocabile. Come dice anche lo storico e critico d'arte Michele Loffredo, che cura la presentazione, “amalgama” è una parola di origine araba che vuole indicare l'unione, ovvero l'alchemica aggregazione di due sostanze per ottenerne una terza.

Una terza essenza più forte e ricca delle prime due. Perché è quello che succede quando si uniscono gli ingredienti o le persone; ed è quello che succede quando si fondono due culture come quella occidentale e quella araba.

Le opere presenti, frutto della fase artistica più recente di Fabbroni, sono intriganti e fascinose. Terre e architetture lontane che rimandano ai racconti della principessa Shahrazàd, l'acqua come mezzo di purificazione prima di entrare in contatto con una dimensione superiore, le lettere dell'alfabeto arabo incastonate in un complesso sistema di simbologie.

Queste ultime, in particolare, vanno a formare una serie di nove opere, da cui è possibile carpire significati a più livelli: le lettere come simbolo di comunicazione e apprendimento, perché nella vita c'è sempre da imparare; l'alfabeto come percorso basilare di avvicinamento rispettoso e umile a una nuova fede; la scrittura, con la sua sinuosità, come puro e delicato ornamento.

Le notevoli capacità tecniche e compositive dell'artista, unite alla meticolosità per i dettagli e all'inclinazione per una ricca gamma cromatica, sono messe al servizio di un'elevazione verso un mondo nuovo, fatto di amore, luce e tolleranza tra i popoli. Un messaggio, oggi come non mai, di grande attualità.

Breve biografia Silvano Fabbroni

Silvano Fabbroni nasce nel 1957 ad Arezzo. Negli anni Settanta frequenta il Liceo Artistico di Firenze, dove nel 1976 fonda con alcuni compagni il Gruppo Oltrana, noto per le performance di spirito "dada". Dopo il diploma parte per un lungo viaggio in India, primo di una serie di itinerari nel mondo che preparano la strada a un visionario espressionismo astratto e figurativo.

Negli anni Ottanta il pittore espone in varie città toscane. I soggiorni in Medio Oriente, India e Nord Africa apportano colori e idee. La spazialità delle forme ne esce rivoluzionata, il paesaggio contaminato.

Nei primi anni Novanta la mostra nella sua città natale dal titolo Soggetti deboli, curata da Michele Loffredo, rappresenta la summa di un decennio di grande creatività. Segue un periodo segnato da un ritiro solitario, prologo tuttavia alla rinascita che avverrà dopo un viaggio in Messico.

Con il nuovo millennio inizia una nuova fase. La lunga permanenza in Marocco porta l'artista a esplorare nel profondo una nuova frontiera culturale ed esistenziale. La tipologia dei lavori diventa così più intima. Su quella scia Fabbroni prosegue oggi la sua ricerca, dopo essere tornato a vivere e lavorare ad Arezzo.