Sergio Tarquinio – La Storia del West

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ART&CO.MIX
via Ozanam 7 , Torino, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato, 15.30 – 19.15
mostra a cura di Sergio Pignatone
Catalogo illustrato con testo critico di Giuseppe Pollicelli
Introduzione di Sergio Bonelli

Vernissage
20/01/2012

ore 18-21

Artisti
Sergio Tarquinio
Curatori
Sergio Pignatone
Generi
personale, disegno e grafica
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La Little Nemo Art Gallery presenta, in esposizione e vendita, una selezione di copertine inedite, acquerelli e tavole per alcune delle più belle storie de La Storia del West pubblicate dalle edizioni Bonelli: da “L’oro della California” a “Orizzonte Lontano”, da “Gli scorridori” a “La lunga cavalcata”.

Comunicato stampa

La Little Nemo Art Gallery presenta, in esposizione e vendita, una selezione di copertine inedite, acquerelli e tavole per alcune delle più belle storie de La Storia del West pubblicate dalle edizioni Bonelli: da “L’oro della California” a “Orizzonte Lontano”, da “Gli scorridori” a “La lunga cavalcata”.
La Storia del West è un classico della cultura popolare italiana. Come scrive Giuseppe Pollicelli nel testo a catalogo, riesce a “parlare” anche a un lettore di oggi pur essendo debitrice di una ben precisa temperie culturale, sociale e politica. La Storia del West ha rappresentato uno spartiacque nell’ambito delle opere dedicate all’epopea della Frontiera Americana: la successione cronologica dei principali eventi della storia degli Stati Uniti del XIX secolo è scrupolosamente rispettata e i protagonisti (i componenti dei MacDonald, un’immaginaria famiglia di pionieri di origine europea) interagiscono con personaggi realmente esistiti, da Geronimo a Toro Seduto, da Billy the Kid al giornalista Ned Buntline.
L’onere di curare la parte grafica della Storia del West è stato interamente sostenuto da tre soli disegnatori: Gino D’Antonio (autore anche dei testi e delle copertine di tutti gli episodi), Renato Polese e Sergio Tarquinio. A quest’ultimo la Little Nemo Art Gallery dedica una retrospettiva, esponendo quattro capitoli della collana: L’oro della California (1968), Gli scorridori (1969), Orizzonti lontani (1969) e La lunga cavalcata (1970). L’eccellenza grafica del disegnatore si nota scorrendo le tavole: l’intensità dei primi piani dei personaggi, la capacità di farne coabitare armoniosamente in un’unica vignetta addirittura sette, o di ridurne le sagome quasi a delle silhouette nere, così da farle risaltare maggiormente rispetto allo sfondo. Ancora, le sue costruzioni prospettiche che sembrano risentire della tecnica cinematografica; la bravura nel disegnare ogni sorta di animale, dai quasi onnipresenti cavalli ai lupi ai bisonti, e quella nel riprodurre i mezzi di trasporto, dal battello a vapore ai treni alle carrozze; la naturalezza con cui si passa dai paesaggi naturali agli ambienti urbani.
Biografia
Sergio Tarquinio (Cremona, 13 ottobre 1925) è un fumettista, pittore e incisore italiano. Il suo impegno di disegnatore data 1945, quando realizza, su testi di Cesare Solini, il western "Luna d'argento". Successivamente, collabora con l'editrice Dardo nella realizzazione, insieme a Rinaldo D'Ami, delle avventure di “Blek e Gionni”. Si trasferisce poi in Argentina, fra il 1948 e il 1952: lì si unisce a firme del fumetto come Hugo Pratt, Mario Faustinelli, Alberto Ongaro e Ivo Pavone (il mitico "Gruppo dell'Asso di Picche”), e collabora a "Misterix" e altre testate, partecipando a quella che diverrà universalmente nota come "Scuola italiana del fumetto sudamericano". Al rientro in Italia, Tarquinio ricomincia a lavorare con la Dardo e collabora, in modo saltuario, con il "Vittorioso" e con le editrici inglesi “Fleetway” e “Amalgamated Press”. Una nuova svolta nella carriera arriva sul finire degli anni Cinquanta, quando germoglia la collaborazione con l'editrice Araldo: disegna le avventure del “Giudice Bean” (su testi di Guido Nolitta, poi autore di Zagor) e “Giubba Rossa” (su testi di Giovanni Luigi Bonelli). Alla fine degli anni Sessanta Tarquinio entra nello staff dei disegnatori della Storia del West, successivamente in quello di Ken Parker. Negli anni Ottanta, infine, al seguito di Gino D'Antonio passa al "Giornalino", dando vita a alcune serie western come "Fra due bandiere" e "Nuove frontiere". La collaborazione durerà per tutto il decennio, fino al suo ritiro dalle scene attive".