Segno del mio amore verso il paese

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA DI ROMA - PALAZZO BARBERINI
Via Delle Quattro Fontane 13 - 00184, Roma, Italia
Date
Dal al

mar-dom 08:30-19:00 (biglietteria chiude alle ore 18:00).

Vernissage
07/03/2013

ore 11.30 per la stampa

Contatti
Email: bernstorff@biblhertz.it
Sito web: http://www.biblhertz.it
Editori
SILVANA EDITORIALE
Generi
arte antica
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La mostra espone le 43 opere della raccolta Hertz in un percorso che si dipana negli ambienti già allestiti, andando a completarli con la presenza di questi dipinti, suddivisi nelle varie sale rispettando scuole e cronologia: le opere raffaellesche nella sala di Raffaello, quelle venete nella sala dei veneti e così via, in una ricca successione che vede nel Rinascimento il fulcro della raccolta.

Comunicato stampa

Ricorre quest’anno il centenario della fondazione della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte istituita da Henriette Hertz e della donazione della sua raccolta d’arte allo Stato italiano. La collezionista tedesca, appassionata d’arte del Rinascimento e legata da particolare amore alla città di Roma viveva in Palazzo Zuccari a Via Gregoriana, da lei acquistato nel 1904, dove aveva dato vita a un vivace circolo intellettuale e cosmopolita.
Il suo amore per l’Italia e l’arte italiana maturò in lei il desiderio di lasciare in eredità alla città amata la sua collezione di dipinti, costituita da 43 opere tutte di autori italiani risalenti soprattutto al rinascimento e alle scuole veneta e toscana. Alla sua morte nel 1913 quindi tale prezioso lascito passò alla Galleria Nazionale d’Arte Antica.
Lo stesso anno aprì l’istituto di ricerca con il nome di Bibliotheca Hertziana. La base della collezione di libri e fotografie lasciata da Henriette Hertz e dalla famiglia Mond era costituito da 8000 libri e 12000 fotografie. Oggi, 100 anni dopo la sua fondazione, la Bibliotheca Hertziana è uno dei più rinomati istituti di ricerca al mondo per la storia dell'arte italiana e esaudisce così il desiderio originario della sua fondatrice. Grazie alla eccellente biblioteca dotata di 295.000 volumi e alla fototeca con 800.000 immagini rappresenta un luogo di incontro per studiosi provenienti da tutto il mondo. La ricerca condotta dall’istituto si concentra soprattutto sull'arte di Roma e dell'Italia centrale e meridionale in tutte le sue espressioni, nella convinzione che gli stimoli decisivi che hanno influenzato l'arte europea hanno qui la loro origine.

100 anni dopo questa doppia donazione il legame tra Stato italiano e Bibliotheca Hertziana si stringe in una felice collaborazione con la mostra della raccolta di Henriette Hertz in Palazzo Barberini.
Il Palazzo Barberini da poco recuperato nella sua integrità celebra proprio quest’anno, nel 2013 anch’esso il suo anniversario: i 60 anni dalla apertura al pubblico avvenuta nel 1953. Tra istituzioni culturali così vicine per obiettivi e per vocazione si dà vita a un progetto comune in cui le reciproche forze si sono unite per offrire alla nostra città un’esposizione raccolta ma che esprime il gusto di un personaggio così singolare e di quegli anni così fervidi, che precedono la prima guerra mondiale.

La mostra espone le 43 opere della raccolta Hertz in un percorso che si dipana negli ambienti già allestiti, andando a completarli con la presenza di questi dipinti, suddivisi nelle varie sale rispettando scuole e cronologia: le opere raffaellesche nella sala di Raffaello, quelle venete nella sala dei veneti e così via, in una ricca successione che vede nel Rinascimento il fulcro della raccolta.
Sono per la prima volta esposti al pubblico gli affreschi raffaelleschi con Putti, la Madonna col Bambino e un angelo di Domenico Puligo e la Maddalena di Francesco Ubertini, raffinati esempi di cultura figurativa cinquecentesca. Queste opere, meno note, si uniscono a capolavori famosi come la Annunciazione di Filippo Lippi o la Madonna con Bambino di Giulio Romano, già inseriti nel percorso museale. Un allestimento sobrio ma efficace sottolinea i quadri della Collezione Hertz, guidando il pubblico nella visita. La mostra è stata l’occasione per una revisione conservativa di tutte queste opere da parte della Soprintendenza con i suoi tecnici altamente specializzati, condotta con precisione e competenza. Molti i risultati raggiunti hanno consentito un recupero talvolta sostanziale anche nella lettura stilistica dell’opera.