Seeing Machine

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DEL NOVECENTO
Piazza Duomo, 8, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
18/04/2012

ore 19-21 su invito

Contatti
Email: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net
Curatori
Cloe Piccoli
Generi
design, personale
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In occasione della settimana del design a Milano, Saporiti Italia presenta Seeing Machine, un progetto dello studio d’architettura Kuehn Malvezzi, a cura di Cloe Piccoli, in collaborazione con il Museo del Novecento e con il patrocinio di Goethe-Institut Mailand. L’installazione studiata e realizzata appositamente per gli spazi della Sala Fontana del Museo del Novecento, è la settima edizione di Inside Art, il laboratorio di Saporiti Italia dedicato alla ricerca di oggetti di arredo per i grandi spazi dell’arte e dell’architettura.

Comunicato stampa

SEEING MACHINE
Un progetto di KUEHN MALVEZZI
A cura di Cloe Piccoli

Sala Fontana
Museo del Novecento
Piazza Duomo 2, Milano

In collaborazione con il Museo del Novecento
Con il patrocinio di Goethe-Institut Mailand

Apertura al pubblico: 17-22 Aprile 2012, h. 9.30 - 21.00
(Ingresso gratuito al Museo del Novecento in occasione dell’installazione di Saporiti Italia)

Opening cocktail (su invito): Martedì 17 Aprile ore 19.00 - 21.00

Milano, Aprile 2012

In occasione della settimana del design a Milano, Saporiti Italia presenta Seeing Machine, un progetto dello studio d’architettura Kuehn Malvezzi, a cura di Cloe Piccoli.
L’installazione studiata e realizzata appositamente per gli spazi della Sala Fontana del Museo del Novecento, è la settima edizione di Inside Art, il laboratorio di Saporiti Italia dedicato alla ricerca di oggetti di arredo per i grandi spazi dell’arte e dell’architettura.

“Le opere d’arte – quadri, sculture, installazioni – hanno bisogno dei grandi spazi architettonici per essere esposte, ma hanno anche bisogno degli oggetti di design per essere fruite e ammirate” sostiene Raffaele Saporiti, presidente e amministratore delegato di Saporiti Italia Spa.
Per questo Saporiti Italia ogni anno, propone ai più famosi architetti o a designer emergenti nel panorama internazionale della progettazione, di ideare nuovi oggetti “per osservare l’arte” e “per essere osservati” all’interno di luoghi dedicati all’arte e all’architettura.

Per l’edizione 2012 di Inside Art, Saporiti Italia ha studiato con il Museo del Novecento la possibilità di lavorare negli affascinanti spazi della Sala Fontana.
Per intervenire in questo ambiente straordinario, incastonato nell’architettura degli anni Trenta dell’Arengario e aperto da enormi vetrate su Piazza Duomo, Cloe Piccoli, curatore del progetto, ha invitato lo studio d’architettura di Berlino Kuehn Malvezzi.
Kuehn Malvezzi, specializzati in musei, spazi espositivi e display per le opere d’arte, hanno elaborato un progetto site-specific, focalizzato sull’architettura del museo, il contesto urbano che lo circonda e le opere di Lucio Fontana che danno il nome alla sala.

Punto di partenza del progetto di Kuehn Malvezzi è uno dei più celebri Concetti Spaziali di Lucio Fontana: la struttura al neon per la IX Triennale di Milano (1951).
“Si tratta di un’opera fondamentale per lo sviluppo della storia dell’arte, perché segna il passaggio dall’idea dell’opera d’arte come oggetto a quella dell’opera d’arte come concetto, e dunque come azione, (il taglio), o come gesto esistenziale (l’arabesco)”, spiega Cloe Piccoli.
L’arte per Fontana diventa ambiente spaziale, come dice lui stesso in uno scritto dell’epoca:
“L‘ambiente spaziale è stato il primo tentativo di liberarti da una forma plastica statica, l‘ambiente era completamente nero, con luce nera di wood, entravi trovandoti completamente isolato con te stesso, ogni spettatore reagiva con il suo stato d‘animo del momento, precisamente, non influenzavi l‘uomo con oggetti o forme imposte lì come merce in vendita, l‘uomo era con se stesso, con la sua coscienza, con le sue ignoranze, con la sua materia, l‘importante era non fare la solita mostra di quadri e sculture, ed entrare nella polemica spaziale“.

Partendo dunque da quest’opera fondamentale per Milano e per la storia dell’arte internazionale, lo studio Kuehn Malvezzi ha realizzato Seeing Machine, un intervento architettonico che è al tempo stesso invito, percorso, visione e macchina per la visione.
La Seeing Machine (una macchina del vedere) “è una sorta di cannocchiale puntato sull‘opera d‘arte, ma e‘ anche display della città”, spiegano gli architetti Kuehn Malvezzi.
L’installazione infatti si compone di due grandi elementi architettonici che ‘accompagnano’ il pubblico all’interno dello spazio della Sala Fontana, invitandolo a percorrere alcune traiettorie, a fermarsi, a sedersi per osservare l’opera di Fontana, il museo e il paesaggio.

SAPORITI ITALIA

Fondata nel 1948 da Sergio Saporiti, la Saporiti Italia è una delle storiche aziende italiane del mobile e dell’interior design.
I prodotti disegnati per Saporiti Italia dai più noti architetti internazionali o da giovani promesse del design, sono stati esposti in alcuni dei più famosi musei d’arte e di design del mondo, il Museum of Modern Art di New York, il Victoria & Albert di Londra, il MuHKA di Anversa, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museum of Modern Art di San Francisco, la Triennale di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia ed altri ancora.
Grazie a una struttura tecnica e progettuale molto dinamica e flessibile, Saporiti Italia è in grado di realizzare tutte le fasi di un progetto d’interni, dalla progettazione concettuale a quella esecutiva, dalla produzione alla installazione, alla assistenza post-vendita.
Inoltre, tramite la struttura specifica della Saporiti AeD, il gruppo Saporiti offre ai suoi clienti più esigenti e sofisticati anche una attività di design management integrata, per costruire insieme a loro le più razionali soluzioni di design, attraverso processi integrati di creazione, project management, controllo della supply chain e comunicazione del progetto.

KUEHN MALVEZZI

Lo Studio KUEHN MALVEZZI è stato fondato a Berlino nel 2001 dagli architetti Simona Malvezzi, Wilfried Kuehn e Johannes Kuehn.
Musei e spazi espositivi sono al centro della loro ricerca progettuale. Hanno disegnato l´architettura per Documenta 11 a Kassel (2002), l’ampliamento dell’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart per la Friedrich Christian Flick Collection (2004) e la Julia Stoschek Collection di Düsseldorf (2007). Attualmente stanno completando l´ampliamento del Museum Berggruen a Berlino, così come la nuova presentazione della collezione del museo Herzog Anton Ulrich a Braunschweig, la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen e il Kunstgewerbemuseum a Berlino.
Negli ultimi anni hanno progettato numerosi edifici per clienti privati tra cui architetture per uffici, residenziali e hotel (Resort Wetzlgut, Austria).
Il loro lavoro è stato apprezzato a livello internazionale in mostre personali e collettive, tra cui il Padiglione Tedesco della X Biennale di Architettura di Venezia nel 2006.
Sono stati inoltre nominati per il Mies van der Rohe Award con il progetto per la Julia Stoscheck Collection.

CLOE PICCOLI

Cloe Piccoli è storico e critico d’arte.
Docente di ruolo alla Cattedra di Ultime Tendenze delle Arti Visive all’Accademia di Bella Arti di Brera a Milano, studia fenomeni legati all’arte, al design, e all’architettura contemporanea. Scrive d’arte, architettura e design per il quotidiano La Repubblica. E’ curatore dei progetti culturali di Saporiti Italia. Ha curato, fra gli altri, mostre e progetti di Atelier van Lieshout, Massimo Bartolini, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrata Reis, Johnas Dahlberg, Alberto Garutti, Vedovamazzei. Ha collaborato con diverse istituzioni in Italia e all’estero, tra cui: P.S.1/MoMA, New York; Art for The World, Ginevra; MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Roma; Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Art Unlimited, Basel Art Fair, Basilea.