Second life – Tutto torna: sostenibilità ed arte a Firenze

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO VECCHIO
Piazza Della Signoria , Firenze, Italia
Date
Dal al

lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 9-19; giovedì 9-14.

Vernissage
14/01/2023
Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
arte contemporanea
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Seconda tappa della seconda edizione del concorso promosso da Alia Servizi Ambientali SpA.

Comunicato stampa

“Second life – Tutto torna” è la mostra itinerante che racconta la sostenibilità attraverso l’arte. Lo fa grazie alle 30 opere esposte, che sono state selezionate dal concorso omonimo con cui Alia Servizi Ambientali S.p.A., per il secondo anno consecutivo, ha invitato i giovani artisti italiani sotto i 28 anni ad interrogarsi sui temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente, del decoro urbano e del riciclo. Oltre cento ragazzi hanno accolto la sfida anche quest’anno, offrendo con le loro opere riflessioni e spunti per contrastare la crisi ecologica e ambientale. Una giuria di esperti, guidata da Marco Meneguzzo, docente di Storia dell’Arte all'Accademia di Brera e curatore dell’esposizione, tra questi lavori ne ha scelti 30 e, tra questi ultimi, ha selezionato 3 vincitori e 3 menzioni speciali.

 

Da domani, 14 gennaio, fino al 12 febbraio 2023, “Second life – Tutto torna” sarà a Firenze, nella splendida cornice del Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio, progettato dall’artista fiorentino e decorato da Giorgio Vasari. Il concorso “Second life – Tutto torna”, alla sua seconda edizione, era rivolto ai giovani artisti, ma la mostra che ne è nata è destinata invece a tutti noi. Lo scopo dell’esposizione, infatti, è anche quello di sensibilizzare il pubblico verso i temi affrontati, estremamente attuali e scottanti, ed è anche per questo che “Second life” non ha una sede fissa, ma itinerante, e proseguirà il suo viaggio per oltre dieci mesi, spostandosi in varie sedi per tutto il 2023. Ecco tutti gli appuntamenti previsti: dal 6 al 26 marzo 2023 sarà ad Empoli, presso il Cenacolo degli Agostiniani, per poi arrivare al Palazzo Senza Tempo di Peccioli dal 15 giugno al 30 luglio, infine a Pistoia e a Roma, presso la Evolve Maire Tecnimont, la Fondazione main partner del progetto.

 

Partendo da esperienze personali, dall’osservazione dei nostri paesaggi, da domande sul futuro dell’ambiente e dell’umanità, gli artisti che hanno partecipato al contest di Aliahanno lavorato utilizzando i materiali più disparati, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie, ma rigorosamente prestando attenzione alle regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero. 

 

Tra i lavori in mostra, segnaliamo le tre opere vincitrici e le tre menzioni speciali. La prima classificata di questa seconda edizione di Second Life è Caterina Dondi, ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”, serie di fotografie su carta dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente, e non di riqualificarlo, nel suo naturale processo di rovina, “ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria – il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere “accettabile” e addirittura “bello” il degrado in atto, innescando così un processo di maieutica consapevolezza sul nostro habitat. Mettere ordine nel caos significa trovare relazioni prima invisibili tra le cose”. La seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, arriva da Messina ed è stata realizzata dal ventiseienne Giuseppe Raffaele con tecnica mista, utilizzando ferro, carta e terra. Nell’opera l’artista capovolge il concetto di cartolina, pensata finora come ritratto di un bel luogo, al fine di far conoscere realtà dimenticate. Il premio gli è stato assegnato dalla giuria per “la forza immediata dell’oggetto, preceduta e seguita da una notevole concettualizzazione, che rafforza il senso della prima impressione. Inoltre, si passa dal primato della vista – le cartoline solitamente mostrano un paesaggio naturale o urbano – a quello della mente, che invita a cogliere la vera essenza dei luoghi”. “Curae” dell’artista milanese Giulia Pirri, classe 1994, si è classificata al terzo posto per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta. Ricucire le ferite della natura appare un gesto scientemente utopico, ma al contempo necessario per la convivenza sul pianeta”.

 

Le tre menzioni speciali sono state assegnate a Elisa Pietracito, artista ventiseienne della provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo”, un’opera realizzata con filo di rame di scarto, cucito a mano su tessuto di riciclo, che rappresenta la costellazione che si vede dall’emisfero boreale, eccetto in quelle zone avvolte dai fumi delle discariche, dove il rame ahimè fa da padrone; ad Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, per la performance “Homologation”, una riflessione sugli spazi verdi urbani, frutto dell’attività umana e dunque ulteriore passo verso la stardadizzazione e la regolazione del mondo intero: infine al giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele. Tutti materiali che erano stati abbandonati e che, grazie ad un processo di pulizia e di recupero, sono stati trasformati in opera d’arte.

 

Il main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation, inoltre, ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”, realizzata su lastre di ferro che “con una solidità materica d’impatto ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire Tecnimont” recita la motivazione.

 

La giuria che ha selezionato le opere vincitrici - raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora - è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Stefano Collicelli, Direttore generale del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze, Cristina Gelli, Direttrice dei Musei di Empoli, oltre a Marco Meneguzzo e Giuseppe Meduri, Direttore relazione esterne, comunicazione e sostenibilità di Alia.

 

Gli altri artisti presenti in mostra sono Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo, Zhao Zhenzhi.

 

Il progetto, ideato e promosso da Alia, si avvale del patrocinio istituzionale di Regione Toscana, e dei comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia, Peccioli e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Sono partner del progetto Fondazione Palazzo Strozzi, Centro Pecci, Museo Novecento e MAD Murate Art District; Scapigliato Spa, Revet Spa e Belvedere Spa, e main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation.