Salvatore Vitale – Decompressed Prism

Informazioni Evento

Luogo
FMAV - PALAZZO SANTA MARGHERITA
Corso Canalgrande 103, Modena, Italia
Date
Dal al

Da mercoledì a venerdì ore 11-13 | 16-19
Sabato, domenica e festivi ore 11-19

Vernissage
04/03/2022

ore 18

Biglietti

biglietto intero 6 € / ridotto 4 € (Circuito Vivaticket) Biglietto cumulativo: Decompressed Prism + Le avventure di Aldo + Strade: 12 € Ingresso libero: ogni mercoledì Visite guidate gratuite: ogni sabato, ore 17

Patrocini

La mostra è in collaborazione con Associazione DIG e con il sostegno della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia.

Artisti
Salvatore Vitale
Curatori
Chiara Dall’Olio
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale, video
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La mostra combina in un’unica grande installazione site-specific, elementi di finzione, documenti e dati reali, immagini fisse e in movimento, filmati e ricerche d’archivio al fine di svelare i paradossi contenuti nella logica sistemica del monitoraggio sociale.

Comunicato stampa

Si svolgerà invece, dal 4 marzo al 5 giugno 2022, a FMAV Palazzo Santa Margherita Decompressed Prism, la mostra di Salvatore Vitale a cura di Chiara Dall’Olio. La mostra è in collaborazione con Associazione DIG e con il sostegno della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia.

La mostra combina in un’unica grande installazione site-specific, elementi di finzione, documenti e dati reali, immagini fisse e in movimento, filmati e ricerche d'archivio al fine di svelare i paradossi contenuti nella logica sistemica del monitoraggio sociale. Vitale con il suo lavoro ci mostra come la società in cui viviamo assomigli sempre più ad un aeroporto, in cui la vita pubblica è sottoposta a livelli sempre più elevati di sorveglianza e sicurezza. Gli aeroporti sono infatti i luoghi più controllati e pur essendo zone di transito, è qui che la sorveglianza ha un impatto profondo sul comportamento umano: i viaggiatori sono monitorati nella loro esperienza fisica, costantemente "visti" dalle telecamere e sensori, e nella loro dimensione di dati, analizzati e monitorati da tecnologie biometriche di diverso tipo per motivi di sicurezza. Il suo progetto invita quindi ad una riflessione sulla smaterializzazione dei corpi e sulle possibili contro-strategie che noi, cittadini e soggetti politici, possiamo intraprendere per promuovere una maggiore trasparenza dei sistemi che regolano la società e che modellano i codici e i comportamenti individuali.

L'installazione ideata per Palazzo Santa Margherita comprende un video a due canali inedito accompagnato da un ambiente sonoro immersivo a sei canali (tra cui voce, suoni di ambiente e musica) euna scultura in plexiglass, allestiti per costruire una narrativa coerente ma non lineare. L'idea dell'installazione è quella di immaginare una normalizzazione della sorveglianza sulla scia di un nuovo realismo.