Salone della Cultura 2021
Ritorna il grande mondo del libro, ritorna il Salone della Cultura che si terrà il prossimo 20 e 21 novembre nel nuovissimo spazio di Superstudio Maxi, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, AIE – Associazione Italiana Editori e ADEI – Associazione degli editori indipendenti.
Comunicato stampa
Ritorna il grande mondo del libro, ritorna il Salone della Cultura che si terrà il prossimo 20 e 21 novembre nel nuovissimo spazio di Superstudio Maxi, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, AIE - Associazione Italiana Editori e ADEI – Associazione degli editori indipendenti.
In questa quinta edizione, posticipata rispetto alla tradizionale data di gennaio, saranno oltre 250 gli espositori che presenteranno circa 400.000 titoli: dall’incunabolo (libro manoscritto prima del 1455) ai libri preziosi da collezione al libro d’artista, libri degli editori da libreria. Una offerta straordinaria tra tutte le fiere nazionali del libro che, solo nelle precedenti edizioni, ha visto riunirsi nei due giorni di manifestazione oltre 110.000 visitatori, 240 editori, 540 librai e 116 antiquari. Il Salone della Cultura deve la sua unicità alla contemporanea presenza, unico caso in Italia e in Europa, di editori di libri nuovi, librai d’occasione/collezionisti e librai antiquari della ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia) e della ILAB (International League of Antiquarian Bookseller).
Quest’anno il Salone della Cultura inizia la collaborazione con un’altra grande manifestazione milanese della cultura: Bookcity. Verrà allestita infatti nei due giorni dell’esposizione una sala dalla capienza di 100 posti destinata alle presentazioni di libri e autori, con la direzione artistica di Bookcity.
Il Salone della Cultura come ogni anno arricchisce la sua proposta con numerose mostre ed eventi.
DINO BUZZATI, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
La famosa invasione degli orsi in Sicilia. Un successo inarrestabile ed è per questo che in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Dino Buzzati il Salone della Cultura gli dedica una mostra, intitolata come la sua favola più famosa e amata. Gli appassionati troveranno tutte le prime edizioni delle opere di Buzzati, dal Deserto dei Tartari alle varie edizioni della Invasione degli orsi, al mitico Corriere dei Piccoli dove apparve nel 1945 la prima pubblicazione di questa fiaba. E poi lettere, edizioni straniere e alcuni quadri per testimoniare uno degli artisti più poliedrici del secolo scorso. A cura di Marco Perale.
FORTUNATO DEPERO, IL MANOSCRITTO INEDITO
Per la prima volta visibile al pubblico il Manoscritto del grande artista futurista, intitolato Il pubblico e l'artista e redatto tra il 1946 e il 1947 sul retro di un famoso libro pubblicato da Depero stesso. Si tratta della chiave di lettura dell’intera sua opera, nella quale l’artista espone, attraverso uno stratagemma – quello di un dialogo immaginario con tre visitatrici presenti a una sua mostra, nel 1946 a Milano – la sua concezione artistica, l’impatto che l’arte del Novecento ha avuto con il Futurismo, il suo modo di vedere l’arte, la vita d’arte e la vita sociale. A cura di Maurizio Scudiero, che al Salone presenta il suo Fortunato Depero. La poetica della mia arte. Il manoscritto inedito (Luni Editrice).
BRUNO MUNARI: 49 SATELLITI, NON UNO DI PIÙ
Bruno Munari, artista poliedrico e designer, inventò all’inizio degli anni 70 per l’editore Bompiani una collana di libri indimenticabile, fonte ancora oggi di stupore: “I satelliti”. Primo titolo: L’uomo come fine di Alberto Moravia. Verrà esposta l’intera collana che si presenta, nella sua semplicità (il tratto di Munari, la sua firma) forse come il più compiuto scherzo di Munari designer di copertine. La collana, in totale 45 libri, si esaurisce non certo perché mancassero testi, ma per impossibilità a riprodursi delle copertine stesse: cioè quando nel piatto frontale non c’è più spazio per nessun nuovo altro satellite nero. Ultimo titolo pubblicato: A.A. Bogdanov, La scienza e la classe operaia. La curatela dalla mostra è di Mauro Chiabrando.
VINYL WARHOL | LE COPERTINE DEGLI LP REALIZZATE DA ANDY WARHOL | 1949-1987
Nella sua eclettica e vastissima produzione artistica, Andy Warhol ha creato decine di copertine di LP, che considerava straordinari mezzi per veicolare al grande pubblico, lontano dai circuiti delle gallerie, la sua arte. La produzione totale di Warhol di copertine di dischi si articola, secondo il Catalogue raisonné di Paul Maréchal, in 51 cover-LP, delle quali per alcuni dischi esistono anche delle varianti. VINYL WARHOL presenta 40 esemplari, realizzati tra il 1949 e il 1987. Tra le copertine esposte al Salone della Cultura, per la prima volta in Italia, ci sono quelle che, per la loro genialità, sono entrate nella storia non solo dei dischi, ma dell’arte e del costume, come la copertina di Sticky fingers dei Rolling Stones (1971), con una vera cerniera lampo per jeans montata sulla cover. E quelle degli album di Miguel Bosé, Made in Spain e Milano-Madrid, entrambi del 1983, e quello di Loredana Berté, con una foto dell’artista in copertina. A cura di Matteo Luteriani.
WAR RUGS, I TAPPETI DELLE GUERRE AFGHANE
Alla fine degli anni 70, con l’invasione russa, arrivano per le strade e nei cieli dell’Afghanistan armi moderne, mai viste prima. Oggetti misteriosi e terribili che diventano parte dell’iconografia secolare dei tappeti afghani, tessuti dai nomadi Baluci, che iniziarono a integrare le tradizionali decorazioni dei loro pezzi unici che mostravano giardini, animali o geografie colorate con la raffigurazione di carri armati, elicotteri e kalashnikov. Nascono così i War Rugs che i soldati russi portavano a casa come souvenir. Il Salone presenta 20 straordinari esemplari dalle raccolte – complementari per gusto e genere di manufatti - di Luca Emilio Brancati e Amedeo Vittorio Bedini, che insieme hanno firmato il volume Tappeti delle Guerre Afghane (Luni Editrice).
CROCE ROSSA ITALIANA
DALLA GRANDE GUERRA E DALLA “SPAGNOLA” AL COVID-19: LO STESSO IMPEGNO IERI E OGGI
Il Salone della Cultura dedica quest’anno un tributo particolare alla Croce Rossa Italiana, al suo impegno nel salvare vite umane sui terreni di guerra e al suo impegno altrettanto fondamentale in tempi di pace, nel contrasto alle epidemie, come fu per La Spagnola e come accade oggi per il Covid-19. Cimeli rarissimi, e un campo di primo soccorso della Grande Guerra montato originale, potranno essere ammirati. Si conoscerà più da vicino il lavoro di un’Istituzione imprescindibile che, con il progetto Il Tempo della Gentilezza, è in prima linea per supportare le persone più vulnerabili con lo stesso spirito di allora seguendo i sette principi fondamentali di Croce Rossa: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità, Universalità.
In collaborazione con Poste Italiane è previsto l’Annullo filatelico appositamente creato per il Salone della Cultura 2021.
Alcuni esperti del libro di antiquariato, sia per quanto riguarda i libri antichi sia per quelli moderni del ’900, guideranno il pubblico (previa prenotazione) all’interno del settore ALAI a orari stabiliti, attraverso i libri esposti per introdurlo al mondo del libro da collezione.