Rock it!

Informazioni Evento

Luogo
SECONDOME
Via Giovanni da Castel Bolognese 81 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
20/11/2013

ore 19

Curatori
Maria Cristina Didero
Generi
design
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Una mostra dedicata allo studio Lanzavecchia+Wai, secondo progetto espositivo negli spazi della nuova sede di via Giovanni da Castel Bolognese.

Comunicato stampa

La galleria SECONDOME inaugura ROCK IT!, una mostra dedicata allo studio Lanzavecchia+Wai, secondo progetto espositivo negli spazi della nuova sede di via Giovanni da Castel Bolognese. All’interno della mostra un progetto commissionato da SECONDOME dal titolo Rockers.

Francesca Lanzavecchia e Hunn Wai, lei italiana di Pavia, lui nato a Londra, vive a Singapore, si sono conosciuti nella prestigiosa scuola di design di Eindhoven e da allora hanno continuato a progettare insieme. La ricerca dello studio è dedicata alla sperimentazione e all’innovazione del progetto e rivolge un’attenzione particolare alla scelta dei materiali e ai processi di lavorazione, parte dei quali realizzati a mano in Asia da esperti artigiani.

All’interno degli spazi di SECONDOME la coppia di designer presenta una selezione dei progetti più significativi sviluppati negli ultimi anni e due opere inedite commissionate da Claudia Pignatale fondatrice e direttore artistico della galleria - e create per l’occasione: Rockers n°1 e Rockers n°2. Con Rockers, Lanzavecchia+Wai dimostrano come i giochi per bambini possano attraverso un sofisticato processo di ricerca essere trasformati in raffinati giochi per adulti. I due Rockers, infatti, sono allegri toy di design realizzati in lastra di ferro calandrata e laccata in bianco dallo spessore di 5 mm. Per smettere di giocare usare un fermo che li trasforma in due stabili panche. I Rockers di Lanzavecchia+Wai sono la versione 2.0 dei cavallini a dondolo con cui generazioni e generazioni di bambini hanno giocato. Questi due oggetti coniugano la sapiente manifattura artigianale alla produzione seriale e evidenziano il cuore dell’interesse che anima il lavoro dei due designer.

Lanzavecchia+Wai sottolineano: “Com’è noto la leggerezza è un ossimoro oltreché un traguardo costantemente spostato in avanti. Se la leggerezza è sogno, tuttavia inevitabilmente richiama la più ineffabile delle inconsistenze, il tempo meraviglioso dedicato al gioco industrioso e ozioso al tempo stesso. Per dare consistenza alla leggerezza abbiamo chiesto aiuto alle leggi della fisica che, con la dinamica, ci è venuta in soccorso. Il risultato, ironico quanto basta per essere giocoso, è l’incontro tra l’acciaio - il materiale della solidità per antonomasia - e uno dei simboli più amati dell’iconografia infantile. Potremo giocare ai cowboy come suggerisce il materiale usato per le selle, e così sorridere nel modo più leggero. Sino a che il richiamo del tempo non ci convincerà a tornare sulla terra trasformando con i fermi il dondolo in panchina. È una scultura? Anche, la forza del ferro non lascia adito a dubbi. Ma è una scultura leggera. Anzi, leggerissima. Come la memoria dei bambini.”

Arricchisce la mostra una serie inedita di vetri dal titolo Circus, nelle versioni Monkey, Man e Elephant anch’essi commissionati e prodotti da SECONDOME e che entreranno a far parte del catalogo edizioni della galleria.

La mostra ROCK IT! è la prima mostra personale di Lanzavecchia + Wai a Roma.

Lanzavecchia+Wai
Lo studio Lanzavecchia+Wai è stato fondato nel 2009 a seguito della vittoria del Time to Design - New Talent Award conferito da Ministero della Cultura Danese. Questo riconoscimento ha permesso al duo di partecipare a una residenza presso il Danish Art Workshop di Copenaghen durante la quale Francesca e Hunn hanno realizzato la loro collezione di debutto The Spaziale Series. Le produzioni di Lanzavecchia+Wai fanno parte di prestigiose collezioni internazionali quali il Rhode Island School of Design Museum che ha acquisito Space Qulit e un busto di Proaesthetics. Selezionati per diversi premi, il suo ha attenuto vari riconoscimenti tra cui nel 2013 la nomination per il Life-Enhancer of the Year, Wallpaper* Design, nel 2011 il premio OpenDesignItalia, Wonder Design Award, il Rima Editrice Young Design. Sempre nel 2011 la coppia è stata finalista all’Elita Fuorisalone Award, ha partecipato al Talents - Tendence Fair di Francoforte. Nel 2009 ha ottenuto il TIME TO DESIGN – New Talent Award e nel 2008 si è posizionata al quarto posto nella rassegna Ossigeno Italiano organizzata dalla rivista Abitare.

PROGETTI IN MOSTRA:

FRAGMENTED CABINET 01 - Comò destrutturato, 2011
Fragmented Cabinet 01 è un esercizio di decostruzione e reinterpretazione di un comò in senso strutturale, estetico e interattivo. Un comò si divide in tre unità mobili indipendenti che possono essere assemblate una nell’altra o dislocate a proprio piacere nello spazio domestico, adattandosi alle necessità e alle abitudini dell’utente. I cassetti e le ante sono sostituiti da bande di lycra che permettono l’accesso da ogni parte. La tensione all’interno della lycra cela le aperture e ne diventa la decorazione stessa.

FRAGMENTED CABINET 02 - Contenitore impilabile e seduta, 2011
La serie Fragmented Cabinet 02 è un mobile dalla duplice personalità di seduta imbottita e contenitore realizzato in ferro e lycra. Quando non è utilizzato come puff i moduli possono essere impilati per formare uno storage a più livelli.

SCAFFOLD LIGHTS - Lampade sospensione e da terra, 2010
Femminile e maschile, morbido e rigido, massa e leggerezza, la serie Scaffold Lights si ispira alle aeree lanterne cinesi. La struttura geometrica di metallo leggero sostiene e tiene in tensione la pelle di lycra creando figure organiche che, con la luce, sottolineano il contrasto tra la forma e i materiali di produzione.
La famiglia è composta da 10 oggetti luminosi che possono essere appesi come una gabbietta per uccellini (lampada da terra), appoggiati sulle superfici come lampade da tavolo o essere agganciati in serie al soffitto come charms per un lampadario gioiello.

STREAMLINE - Tappeto, 2011
Streamline è un tappeto ispirato ai testi aerodinamici che si effettuano sulle auto: da qui la sagoma dei veicoli vista dall’alto - solitamente poco visibile. In questo caso si tratta del modello SLS AMG, prodotto da Mercedes Benz, catturato e ridimensionato per l’ambiente domestico. Streamline è un pezzo unico prodotto da Nodus in lana trattata a mano e intagliata da esperti artigiani in India; questa particolare lavorazione rafforza l’effetto tridimensionale e la piacevolezza tattile del tappeto.

SPACE QUILT: Un Giorno Della Vita di V. M. Sulla Terra, Arazzo in Mylar realizzato per la mostra Another Terra di BRH, 2012
Se, per scelta o per necessità, dovessimo immaginare una vita su un pianeta diverso dalla Terra, quali sarebbero le caratteristiche del bagaglio a mano minimo che ci accompagnerebbe nel viaggio attraverso le galassie e verso un corpo celeste con condizioni di abitabilità accettabili per l’uomo? Da questo quesito è nato il progetto “Un Giorno della Vita di V.M. sulla Terra”che celebra una giornata qualunque attraverso l’elenco di luoghi persone e oggetti quotidiani, che V. M. vorrebbe portare con sé; ricordi lasciati indietro e che nell’Another Vita non potranno più essere gli stessi. Come in un mantra, su ogni filo della trama sono ripetuti, in assoluto ordine cronologico, i nomi degli oggetti incontrati, usati o sfiorati a creare una coperta che è allo stesso tempo l’artefatto di una storia privata e un oggetto del futuro: un quilt della memoria in mylar lucente, una safety blanket che, con la sua leggerezza protegge V.M., avvolgendola nei ricordi.

SPAZIALE SERIES
Spaziale è una famiglia di creature domestiche che vivono con noi e con le nostre cose. Diversamente dalle rigide scatole meccaniche che contengono gli oggetti che viviamo, i componenti di Spaziale Series interagiscono con gli oggetti che devono contenere perché dotati di aperture/bocche e di strutture elastiche facilmente modificabili. La collezione Spaziale Series utilizza in modo efficiente i materiali creando mobili leggeri ma al tempo stesso solidi. Disegnati per essere flat-packed, flat-transported, flat-stored e facilmente disassemblati nei materiali puri che possono essere riutilizzati o riciclati alla fine del ciclo di vita del mobile. Si può cambiare il colore di questi mobili come si cambia un abito. Se ci si annoia dell’arredamento non è necessario cambiare il mobile, ma è sufficiente cambiargli il vestito scegliendolo tra una vasta gamma di colori.
SPAZIALE SHELVES - Libreria/separè singolo e doppio, 2009
Un sottile room divider che diventa libreria grazie ad un abito di lycra elastica su cui i libri lasciano la loro impressione creando un gioco di ombre e di luci, di vuoti e pieni che cambia con il mutare del contenuto.
LEONE 01 - Lampade fatte a mano, 2011 - Serie limitata
Leone è una serie di lampade prodotte in collaborazione con uno degli ultimi artigiani, di base a Singapore, in grado di realizzare le tipiche maschere della Danza del Leone. Questa famiglia di lampade introduce nello spazio domestico, la maestria di un antico processo artigianale tipico del Sud Est asiatico. Realizzate a mano partendo da strisce di bamboo coperte da carta di riso sono poi dipinte all’interno con un intenso colore arancio, ispirato alla livrea tradizionale di origine asiatica.

TAPPETI MUTAZIONI - Produzione NODUS, 2012
Piante, animali, oggetti e naturalmente anche il nostro corpo sono continuamente attraversati da radiazioni impercepibili che a lungo termine possono avere effetti sulle nostre cellule. Pensiamo alle radiazioni nucleari nel caso di disastri come le tragedie di Chernobyl e Fukushima o le bombe nucleari che colpirono Hiroshima e Nagasaki il secolo scorso. La paura che proviamo nei confronti dell’energia nucleare è temperata solo dalla necessità che abbiamo di essa. Lanzavecchia+Wai, ispirati dagli acquarelli entomologici di Cornelia Hesse-Honegger, hanno disegnato per Nodus i tappeti “Mutazioni” sui quali campeggia l’immagine iperrealistica come fotografata nella teca di un entomologo, di due insetti immaginari mutati dalle radiazioni: l’Amaurodes Chernobilis e il Tacua Fukushimae. La manifattura del tappeto, annodato a mano, riporta fedelmente le proporzioni della sezione aurea, sottolineando così l’asimmetria delle mutazioni nell’insetto che conserva ancora un’imperfetta ma inequivocabile bellezza. Poiché la natura poggia sul meccanismo dell’evoluzione che premia l’utilmente perfetto, non ci è dato sapere quali saranno gli effetti a lungo termine delle mutazioni causate dall’uomo. Il progetto di Lanzavecchia+Wai è una favola dolce-amara che sottolinea la fragilità, la bellezza e l’imperfezione della vita.