Roberto Salbitani – Venezia

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO SQUARCINA&SONS
Campo San Maurizio 2671, Venezia, Italia
Date
Dal al

10.30/13.00-16.00/19.30 chiuso il lunedi‟

Vernissage
01/06/2011

ore 17.30

Artisti
Roberto Salbitani
Generi
fotografia, personale
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Questa prima personale che la nostra galleria ospita riunirà le fotografie che Roberto Salbitani ha dedicato a Venezia, città in cui l‟autore ha vissuto negli anni ‟70 ed ‟80 e in cui ha mosso i primi passi nella fotografia ed anche nell‟insegnamento (Centro Fotografia Giudecca 1980 – 1985).

Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA
APERTURA DI UNA NUOVA GALLERIA A VENEZIA
Lo Studio Squarcina & Sons nasce dall‟esperienza più che ventennale di Luca Squarcina, il quale si è fatto conoscere nel settore dei dipinti antichi partecipando a numerose mostre del settore (Internazionale di Milano, Gotha di Parma, Modenantiquaria, Assisi antiquariato), collaborando con case d‟asta e come consulente per collezioni private.
La curiosità che lo contraddistingue nella ricerca delle opere ha prodotto l‟ampliamento dei campi d‟interesse dello Studio, anche in funzione dell‟apertura della nuova sede di Venezia: ai pittori italiani dei primi quarant‟anni del Novecento si aggiungono le proposte contemporanee di altri artisti, in particolare del campo della Fotografia, questo anche grazie alla collaborazione di Andrea Buffolo, esperto conoscitore di tecniche antiche di stampa fotografica, che ha al suo attivo la gestione di corsi in materia presso diverse sedi, tra cui l‟Accademia di Belle Arti di Venezia e gli Alinari di Firenze.
In calendario questa primavera una serie di esposizioni di fotografia artistica presso la Galleria Studio Squarcina & Sons, in Campo San Maurizio n.2671.
Uno spazio nuovo dedicato alla fotografia artistica non poteva mancare a Venezia, città da sempre preposta non solo alla consacrazione di opere o tendenze espresse dalle discipline artistiche tradizionali, ma anche produttrice di conoscenze e stimoli nuovi nel campo delle espressioni artistiche contemporanee, una delle quali è appunto la fotografia. Il pubblico più largo, e non solo gli specialisti e gli estimatori tradizionali, ha ormai preso coscienza del fatto che la fotografia ha marcato le arti visive del Novecento intrecciandosi con le ricerche della pittura. Questa senz‟ombra di dubbio è ormai storia acquisita. Ma la fotografia ha acquistato una reputazione crescente, anche autonomamente rispetto alle altre discipline artistiche, per la potenza delle opere visuali che ha saputo introdurre nella contemporaneità stabilendo dei valori suoi specifici e indipendenti. Le grandi mostre nei musei, le gallerie, i grandi progetti sul territorio, il collezionismo diffuso negli USA - e sempre più in Inghilterra, Francia e Germania – sono lì a testimoniarlo. In Italia alcune gallerie milanesi hanno creato già da anni un collezionismo consacrato unicamente alla fotografia. Ricordiamo che svariate volte la fotografia d‟arte ha fatto il suo ingresso alla Biennale. Oggi con l‟apertura di questa galleria a Venezia si vuole creare un punto di riferimento essenziale per la conoscenza della storia della fotografia, delle sue tendenze e dei suoi autori più prestigiosi, anche per servire da orientamento a quegli appassionati che vogliono essere garantiti rispetto alle loro intenzioni di acquisto di opere fotografiche. Sia per quanto riguarda esposizioni tematiche che nel caso di personali di singoli autori – italiani e stranieri – verranno esposti solo originali fotografici.
I curatori della galleria e gli stessi autori che si succederanno in mostra si metteranno a disposizione del pubblico per trasmettere le loro conoscenze riguardo alle tecniche di stampa utilizzate di volta in volta, anche per l‟indicazione di ciò che concorre alla qualità di una stampa fotografica, alla sua conservazione nel tempo, alla sua rarità. Una biblioteca comprendente libri sulla storia della fotografia assieme a pubblicazioni e cataloghi riguardanti i temi e l‟opera degli autori in mostra forniranno ulteriori strumenti a disposizione del pubblico.
ESPOSIZIONE A GIUGNO 2011
VENEZIA – CIRCUMNAVIGAZIONI E DERIVE
fotografie di Roberto Salbitani
Questa prima personale che la nostra galleria ospita riunirà le fotografie che Roberto Salbitani ha dedicato a Venezia, città in cui l‟autore ha vissuto negli anni ‟70 ed ‟80 e in cui ha mosso i primi passi nella fotografia ed anche nell‟insegnamento (Centro Fotografia Giudecca 1980 – 1985).
È l‟ultimo ed il più intenso lavoro di Salbitani - “libro in viaggio” di immagini decantate nell‟arco di 37 anni – dove la fotografia diviene principalmente uno strumento di evocazione. Venezia luogo d‟elezione assoluto in quanto immersa nel “tempo” senza tempo delle trasfigurazioni oniriche ma anche delle concrezioni materiche – tra pietra, acqua e cielo – che stimolano ad ogni istante i sensi del viaggiatore. Tutto a Venezia è respiro simbolico, il luogo in sè stesso è un unicum di simboli.
Le fotografie in mostra sono acquistabili. L’elenco ed i relativi prezzi sono a disposizione dei visitatori.
Inaugurazione : 1 giugno 2011 ore 17.30
Durata dell‟esposizione : dal 1 giugno al 4 luglio 2011
Orario di apertura : 10.30/13.00-16.00/19.30 chiuso il lunedi‟
Ho rivisitato oggi negativi risalenti al periodo durante il quale ho viaggiato a Venezia, fino poi a risiedervi dal 1976 al 1985. Non avevo mai dato loro un assetto definitivo, in attesa che fosse una loro forma ad imporsi al momento giusto. Lontano ora dalla città, ho cercato attraverso la memoria di ricostruire delle evocazioni sensibili di quei percorsi.
Venezia per me è, nella sua vera sostanza, una specie di iceberg terrestre circolare. La parte che emerge mostra nella sua evidenza lampante gli splendori del passato: residui di un’epoca che svanisce nelle nebbie del presente. Questa punta dell’iceberg l’ho percorsa come un viaggiatore consapevole del suo imminente sprofondare. Ma avendo vissuto molti anni in una delle parti “sommerse” dell’iceberg, alla Giudecca, ho udito il ghiaccio crepitare ed emettere urla nel frantumarsi. Giudecca, l’isola delle foche, come l’hanno denominata gli abitanti del centro storico: lì sono in via di estinzione “esquimesi” a cui hanno sottratto il pesce e che vanno lentamente ma inesorabilmente alla deriva.
Queste fotografie sono un primo tentativo di evocare la leggenda ed il dramma di un fondale oscurato in cui la laguna ristagna pur nello splendore di vicende che sembrano non riguardarla.
Roberto Salbitani
ROBERTO SALBITANI
Lavori con la fotografia/Photographic Works
Nasce a Padova il 7 giugno 1945.
Inizia a fotografare nel 1971. Durante gli anni ‟70 accompagna con la fotografia le sue scoperte di vita in giro per l‟Italia e per molti paesi stranieri. La dimensione del viaggio, della scoperta fuori programma dei luoghi, della ricerca e della creazione di un luogo d‟elezione – il tentativo di interpretarli visualmente, di portarne in superficie splendori e finzioni – sarà una costante del suo modo di relazionarsi con il mondo circostante. Tragitti reali uniti dal filo assolutamente necessario della lucidità visionaria.
Il primo lavoro ha per titolo La città invasa (1972-1978), contemporaneamente costruisce la sequenza denominata Viaggio (1974-1982). Successivamente realizza: Dalle mille e una notte (passate al cinema) (1973-1980), Viaggio nel sud-Italia (1981-1982), Lettera dall'ex manicomio S. Giovanni di Trieste (1986) a cui si aggiungono i lavori eseguiti nei territori di Venezia, Napoli, Trieste e altre località italiane e straniere.
Nel 1978 viene pubblicata La città invasa, dalle edizioni Punto e Virgola, Modena : un libro ritenuto un caposaldo di quelle nuove correnti espressive della fotografia che sono apparse negli anni „70. Sue fotografie sono state pubblicate su volumi legati alle più significative esperienze della fotografia contemporanea tra cui Napoli „81, sette fotografi per una nuova immagine, ed. Electa, 1981. Trouver Trieste: visages et paysages hier et aujourd‟hui, ed. Electa, Milano, 1986. Storia della Fotografia Italiana, ed. Laterza, Bari, 1986. L‟Insistenza dello sguardo, ed. Alinari, Firenze, 1989. Terre a Nordest, ed. Alinari, Spilimbergo, 1996. Storia d‟Italia, vol. XX – L‟immagine fotografica 1945–2000, Einaudi, Torino 2004.
Dopo aver collaborato alla rivista Progresso fotografico (1972 - 1978) inizierà nel 1986 a scrivere testi sulla fotografia per “Fotologia, Quaderni di storia e critica della fotografia” (Firenze).
Insegnamento
Nel 1980 fonda il Centro Fotografia Giudecca nell‟omonima isola veneziana dove fino al 1985 organizza programmi integrati di fotografia comprendenti corsi, esposizioni, incontri, lavori sul territorio e archivi storici.
Nel 1986 dà vita a Mogginano, in provincia di Arezzo, alla Scuola di Fotografia nella Natura dove conduce stages in primavera, estate e autunno. Attualmente la Scuola continua la sua attività nei dintorni di Siena, in località “la Montagnola”, in primavera ed autunno, e presso il C.R.A.F. di Spilimbergo nei mesi estivi. Sempre presso il C.R.A.F. svolge attività di docente di fotografia professionale all‟interno di Corsi Post-Diploma, Post-Laurea e Master (Archiviazione, conservazione e catalogazione della fotografia)
Nel 1992 pubblica Incontri con animali straordinari, ed. Mugnai, Bologna.
Realizza la sequenza fotografica (immagini e testo) : Il punto di vista del topo
Nel 1993 riceve il “Premio Friuli-Venezia Giulia” per la fotografia.
Nel 1994 pubblica Il viaggio, ed. C.R.A.F.1, Spilimbergo: libro che accompagna una retrospettiva del suo lavoro organizzata dall‟omonimo centro friulano, successivamente ospitata dal Museo del Santo a Padova nel 1998.
Prende avvio il progetto dedicato a Venezia che si conclude nel 2007: “Venezia – Circumnavigazioni e derive”.
Nel 1999 esce Ripensando Segantini e nel 2000 Ritratti a Bologna e le prime immagini di Autismi, lavoro che ha per soggetto l‟automobile e la strada, conclusosi nel 2006.