Rigenerazione Ipogea
Dieci artisti contemporanei di grandi qualità rigenerano l’intero territorio pugliese con le proprie installazioni, creando un legame tra il pensiero creativo del presente ed i luoghi del passato in un dialogo senza tempo .
Comunicato stampa
RIGENERAZIONE IPOGEA
Arte contemporanea
Con il Patrocinio Regione Puglia , Comune di Gravina di Puglia
In collaborazione con:
Seminario Diocesano Gravina di Puglia -Bari, Amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi Gravina di Puglia - Bari e ADSUM artecontemporanea –Terlizzi.
Sponsor Gruppo Maffei Matera
Espongono: Maria Bonaduce , Loredana Cacucciolo , Pietro De Scisciolo , Gianni De Serio, Francesco Mancini, Mauro Antonio Mezzina, Giovanni Morgese , Mario Pugliese , Francesco Sannicandro, Franco Tullo.
a cura di : Loredana Cacucciolo e Marisa D’Agostino
Vernissage domenica 25 Maggio ore 18,00
Interventi : Loredana Cacucciolo artista; Prof.ssa Marisa D’Agostino Presidente Amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi; Mons. Giovanni Ricchiuti Vescovo di Altamura Gravina e Acquaviva delle Fonti; Don Vincenzo Saracino Rettore del Seminario Diocesano; Dott. Alesio Valente Sindaco di Gravina di Puglia; Prof.ssa Laura Marchetti Assessore alla cultura Gravina di Puglia.
Presso Palazzo Seminario Diocesano - Ipoeo - Via Giardini 18 - Gravina di Puglia (BA)
visitabile dal 25 Maggio al 29 Giugno 2014
Orari : giovedi /venerdi 18,30 –21,30 sabato /domenica 18,30 –22
“Nasce un progetto artistico itinere, articolato nei diversi contenitori espositivi storici sull’intero territorio regionale “Rigenerazione ipogea” .
Tale evento artistico, voluto allo scopo di interagire tra pensiero e creatività contemporanea con le tracce essenziali del passato, vede in questa prima tappa un luogo che in tal senso esalta ed amplifica tale dialogo, splendido scenario sito nel palazzo vescovile di Gravina di Puglia.
Dieci artisti contemporanei di grandi qualità rigenerano l’intero territorio pugliese con le proprie installazioni, creando un legame tra il pensiero creativo del presente ed i luoghi del passato in un dialogo senza tempo .
Definendo il colore bianco come filo conduttore dell’intero percorso espositivo, inteso come ciò che ha inizio, dunque il nuovo ….” L. Cacucciolo