Raul Gabriel – Passaggi di stato
Passaggi di stato: five chairs, operazione artistica di Raul Gabriel (Buenos Aires, 1966) in forma di seminario su invito del Dipartimento di Estetica della Facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Comunicato stampa
L’idea prende corpo. Raul Gabriel: “Passaggi di stato: five chairs”
Milano, Università Cattolica. 17 aprile 2013
Il 17 aprile 2013 alle ore 16 si terrà Passaggi di stato: five chairs, operazione artistica di Raul Gabriel (Buenos Aires, 1966) in forma di seminario su invito del Dipartimento di Estetica della Facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (via Carducci, 28/30 – ingresso libero). Il seminario è promosso da Guido Boffi, Eugenio de Caro e Roberto Diodato e coordinato da Isabella Guanzini.
“Il pretesto di partenza – spiega Gabriel – è la ridiscussione dei fondamenti delle teorie concettuali elaborate da Joseph Kosuth e che a tutt'oggi rappresentano, anche in maniera inespressa, punti di riferimento per il pensiero artistico ma sanciscono allo stesso tempo confini ben prestabiliti nel sapere in generale. Nell’operazione artistica verrà rimessa in discussione la definizione stessa di idea e oggetto, confutando alcune proposizioni tratte dagli scritti di Kosuth Art as an Idea e Art after philosophy per poi muovere verso principi ancora più estesi. La discussione prenderà le mosse dall’esposizione di cinque opere digitali, attraverso le quali tenterò di dimostrare come alcune categorie della conoscenza date per scontate siano invece obsolete e invece come, quasi per antinomia, i processi digitali anziché allontanarci dal reale ci avvicinano a una sua conoscenza più profonda: non nel banale senso di una ‘interattività percettiva’ ma in senso propriamente ontologico. Ecco la chiave della provocazione del titolo: se le sedie della celebre opera di Kosuth erano tre (One and Three chairs, 1965), oggi sono cinque, o anche di più, e la relazione tra loro è molto più intima. Intendo dimostrare la oggettualità-corporeità di quella che solo in apparenza è incorporeità, e quindi il ribaltamento di una lettura che pur molto radicata è interamente obsoleta”.
Raul Gabriel cercherà di mostrare come la stessa proposizione secondo cui l'arte esiste prima dell'oggetto non ha più senso (se mai lo ha avuto, escluso i termini di una comprensibile “ribellione”) e non solo in termini di relazione ma in termini di esistenza stessa. Tutta la operazione vuole essere un tentativo di spostare i limiti della riflessione in modo che tenga conto della conoscenza acquisita ma non elaborata. A Milano, città dove i processi di prototipazione sono in assoluto più praticati, non vi è la minima coscienza di cosa questo possa comportare, in termini linguistici, filosofici e di conoscenza. Passaggi di Stato: five chairs, grazie all’ospitalità dell’Università Cattolica, tenta di portare un contributo e aprire un dibattito di cui una società molto evoluta nei mezzi e poco nel pensiero ha urgente necessità.