Qatra Qatra / Goccia a goccia. Visioni dall’Afghanistan

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIE DELLE PRIGIONI
Piazza del Duomo 20, Treviso, Italia
Date
Dal al
Vernissage
25/11/2021

su invito

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Fondazione Imago Mundi inaugura alle Gallerie delle Prigioni la mostra “Qatra Qatra / Goccia a goccia. Visioni dall’Afghanistan”, dedicata all’Afghanistan, con focus sulle donne, la loro forza, il loro coraggio.

Comunicato stampa

Il 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Fondazione Imago Mundi inaugura alle Gallerie delle Prigioni la mostra “Qatra Qatra / Goccia a goccia. Visioni dall’Afghanistan”, dedicata all’Afghanistan, con focus sulle donne, la loro forza, il loro coraggio. Le protagoniste della mostra sono quattro artiste afghane, attiviste per l’emancipazione, che hanno fatto di lotta alla discriminazione, critica delle norme sociali e religiose la cifra della loro pratica artistica.

Una di loro, Kubra Khademi, sta realizzando per la mostra “Female Crimes”, una serie di circa quaranta disegni che rappresentano azioni apparentemente innocue, che, per una mentalità tradizionalista e ultraconservatrice, diventano dei reati, se compiuti da una donna.

I disegni saranno installati dietro gli spioncini delle porte delle celle. In una delle celle, al posto del disegno sarà presente l’artista stessa, sola e rinchiusa, che poserà così come i re sono descritti nelle fiabe persiane. Il personaggio impersonificato da Khademi trasformerà l’artista in una figura a metà fra la strega e la creatura mitologica dello djinn.

Le altre opere in mostra sono di queste artiste: la videomaker Lida Abdul, che con i suoi cortometraggi riflette sull'impossibilità di recuperare quanto è andato perduto, Hangama Amiri con i suoi arazzi (riprende una tecnica tradizionale, ma le tematiche sono contemporanee: gli arazzi esposti rappresentano donne che lavorano, come in “Journalist”, qui allegata), la fotografa Rada Akbar (ritratti di donne con impresse impronte digitali sul volto, quasi un marchio, a simboleggiare l'idea che le donne non godono di diritti ed è come se fossero proprietà di altri). Infine, in mostra anche il film “Tea” del messicano Mario Garcia Torres, in cui il regista va alla ricerca del One Hotel, casa, studio, albergo di Alighiero Boetti a Kabul.

A queste opere si affianca “Untitled”, la collezione Imago Mundi dedicata all’Afghanistan, 140 opere in formato 10x12cm, realizzate da artisti che vivono sia nel Paese che all'estero.

Fondazione Imago Mundi prosegue inoltre il suo impegno nella ricerca artistica legata all’Afghanistan: è attualmente in lavorazione la collezione “Stories from the Camp”, che raccoglierà le opere di artisti rifugiati in tutto il mondo, che vivono o hanno vissuto in campi profughi. Una sezione speciale sarà dedicata proprio all’Afghanistan.

Un palinsesto di incontri con giornalisti, artisti, curatori, ricercatori, e di proiezioni cinematografiche, dal 24 novembre al 14 dicembre, approfondirà i temi della mostra: la condizione delle donne nell’Afghanistan del nuovo regime, la diaspora di artisti e operatori culturali, la libertà di stampa con focus sul fotogiornalismo, la tutela del patrimonio culturale.