Prima Biennale di Alessandria Omnia
Prima edizione della Biennale d’Arte di Alessandria dal titolo “Omnia”, realizzata dall’associazione ‘Liberamente’ con l’intento di promuovere e valorizzare artisti locali e nazionali.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata venerdì 20 novembre, alle ore 18, a Palazzo del Monferrato, la prima edizione della Biennale d’Arte di Alessandria dal titolo “Omnia”.
L’esposizione, realizzata dall’associazione ‘Liberamente’ con l’intento di promuovere e valorizzare artisti locali e nazionali, gode del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Alessandria, della Camera di Commercio di Alessandria e della sponsorizzazione della concessionaria Rolandi Auto e di Giordano Assicurazioni.
L’esposizione resterà sarà aperta al pubblico fino a domenica 29 novembre 2015 e sarà visitabile con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 19, sabato e domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 19.
“La Biennale d’Arte di Alessandria rappresenta uno dei progetti ambiziosi che la nostra associazione ha voluto realizzare - ha dichiarato il presidente dell’Associazione Liberamente Laboratorio di Idee, Fabrizio Priano –. Per noi è stata una sfida. Un progetto meditato ed organizzato nei minimi particolari che oggi vede la luce grazie alle Istituzioni, agli sponsor e al Consiglio Direttivo dell’Associazione che insieme a me ha pensato e voluto questo evento. A tutti loro va il mio ringraziamento”.
“Promuoviamo e sosteniamo con entusiasmo questa esposizione che affianca grandi nomi del panorama artistico nazionale ad artisti del nostro territorio – conclude il sindaco, Maria Rita Rossa -. Questa Biennale rappresenta per noi non solo un’opportunità che porta in Città la grande arte, ma anche l’occasione per consolidare un’offerta culturale di alto profilo che vuole porre il nostro capoluogo per continuità e qualità, come uno dei centri di riferimento nel settore dell’arte. Sono convinta del ruolo primario della cultura quale elemento centrale dei processi di crescita e sviluppo di una comunità, come pure del fatto che gli elementi dell’identità di un territorio e della sua tradizione debbano essere coniugati e permeati dal confronto con altre esperienze artistiche, garantendo così alla comunità la capacità di aprirsi e confrontarsi con l’orizzonte affascinante e senza confini della storia e della cultura dei popoli.”
Artisti
Hassan Badreddine, Manuela Bausone, Maurizio Biagini, Daniela Cappellini, Davide Carli, Alberto Castelli, Sergio Cerini, Alessandro Crini, Cunene, Luca Dall’Olio, Pamela Dima, Elsa De Leonardis, Albina Dealessi, Ettone, Alessandro Fabbri, Franco Fasulo, Massimo Fergnani, Simone Fontana, Giovanni Gaggia, Fabio Gagliardi, Cesare Galluzzo, Anna Gatto, Renato Luparia, Vincenzo Marsiglia, Luciana Mietta, Ugo Nespolo, Ciro Palumbo, Giuseppe Perrone, Fabio Pieri, Nadia Presotto, Giulia Ricagni, Giuliano Saba, Massimo Sansavini, Diego Soldà, Stefano Torrielli, Gianluca Verzetti, Marianna Zanetta
Progetto speciale a cura di Matteo Galbiati
Artisti
Giovanni Gaggia, Cesare Galluzzo, Vincenzo Marsiglia, Diego Soldà
[…]quattro ricerche assai diverse – sono presenti le opere interattive di Marsiglia, il video con la performance di Gaggia in cui racconta le ritualità dei gesti e attività umani, la visione minimale e concentrata sul “poco” del visibile di Galluzzo e la ricerca sui processi interni al farsi della pittura di Soldà– questi giovani esprimono, a mio vedere, l’interpretazione attuale di linguaggi dell’arte che, derivati da una tradizione storica precisa, sanno riabilitarsi in una visione personale e assolutamente attuale.
Ciascuno, a proprio modo, racconta qualcosa che tocca nel profondo, che impegna lo sguardo oltre la logica della pura apparenza e concede, dopo un’ammirazione alla quale necessita del “tempo” per essere com-presa, il senso penetrante del loro sguardo e della loro poesia. L’impegno di questi artisti muove, infatti, oltre la pura estetica formale per acuirsi in quella che per loro resta la vera missione di un’arte che, anche se parte di un sistema auto imposto, non deve mai smarrire la dimensione e il valore etica delle proprie proposte. […]
tratto dal testo in catalogo di Matteo Galbiati