Pino Deodato -ricAMARE trame di vita quotidiana

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DIOCESANO E DEL CODEX
Via Arcivescovado, 5 – 87067, Rossano, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13.00 (mattina)
e dalle 16.30 alle 20.30 (pomeriggio)
Il biglietto di ingresso al Museo include la visita alla Mostra

Vernissage
02/08/2019

ore 19

Artisti
Pino Deodato
Curatori
Michele Abastante
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra d’arte contemporanea a cura di Michele Abastante.

Comunicato stampa

Pino Deodato espone al Museo Diocesano e del Codex, nel comune di Corigliano-Rossano, dal 2 al 28 Agosto con la mostra dal titolo “ricAMARE” trame di vita quotidiana. L’artista calabrese di origine (nato a Nao,Vibo Valentia) ma milanese di adozione, dove vive e lavora, racconta, con un viaggio introspettivo, l’animo umano. Protagoniste, nelle sue opere, sono delle piccole figure di uomini e di donne che scoprono l’amore verso gli altri, l’interesse nei confronti del prossimo, evocando, così, una visione di pace e di ritorno al bene fraterno.
La mostra prevede l’esposizione di una grande tela e di numerose sculture dipinte. I protagonisti delle sue opere riflettono sulla vita, sulla filosofia, su se stessi e sull’universo che gira intorno a loro. Essi vivono in un mondo fantastico caratterizzato in gran parte da libri dove i protagonisti del racconto si perdono spesso in letture all’interno di biblioteche coloratissime, ambientate in stanze dalle architetture fiabesche. I colori tenui e le visioni oniriche dei suoi personaggi, rappresentati in rilievo, in terracotta dolcemente lavorata, sono in realtà la rappresentazione dell’artista stesso che esplora la propria vita narrandola allo spettatore. Quest’ultimo, a sua volta, si immedesima nel personaggio rappresentato e nel suo contesto ricco di messaggi e contenuti all’interno di un mondo gentile fatto di riflessione e meditazione. “Cerco di affrontare temi articolati in modo semplice che è poi quello che l’arte dovrebbe fare: rendere accessibili a tutti argomenti difficili” ci spiega Pino Deodato. Nelle sue esposizioni l’artista ricrea uno scenario in cui sono presenti pianeti e omini garbati, concentrati nella propria solitudine ma alla scoperta di se stessi e degli altri quasi come se fossero degli eremiti auto esiliatisi in un mondo remoto. Le loro attività sono sospese nel tempo e nello spazio.
Una scultura semplice, quella di Pino Deodato, quasi elementare ma allo stesso tempo carica di una modernità intrisa da una cultura antica ma sempre attuale. I temi fondamentali della vita degli uomini sono in realtà semplici e da sempre gli stessi, nonostante il progresso, nonostante la tecnologia.
La mostra al Museo Diocesano e del Codex offre una possibilità di dialogo unico per l’artista in cui lo stesso può sviluppare temi odierni come l’accoglienza e l’amore verso gli altri. Il tutto si svolge proprio a Rossano luogo che, da secoli, custodisce il Codice Purpureo, evangelario riconosciuto “Memoria del Mondo”, testimone di una storia di emigrazione, di fuga, di accoglienza e di integrazione. Dall’Oriente verso l’Occidente. Oggi come ieri.
Le librerie di Pino, che descrivono la curiosità dell’uomo riguardo a mille dubbi dell’umanità, dialogano bene con il libro illustrato più antico al Mondo, realizzato proprio per offrire risposte e dove, nemmeno a farlo apposta, sono presenti delle miniature che ben comunicano con le piccole figure umane rappresentate dall’artista in mostra. Si crea così un filo diretto tra i giganti del passato, che ci hanno tramandato il Codice Purpureo, capolavoro dell’arte bizantina, e l’arte surreale e ricca di concetti, di Pino Deodato.
La mostra è organizzata dall’associazione culturale Insieme per Camminare, ente gestore del Museo Diocesano e del Codex e curata da Michele Abastante, esperto d’arte contemporanea.
“Il desiderio di volersi aprire al contemporaneo ed agli artisti che contraddistinguono il panorama nazionale dell’arte rappresenta uno degli obiettivi dell’associazione. Il Museo di Rossano vuole essere un luogo vivo e d’incontro per l’arte e gli artisti piuttosto che un semplice contenitore di memorie”.
La mostra è patrocinata dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati ente proprietario del Museo Diocesano e del Codex e dal Comune di Corigliano-Rossano, territorio in cui è ubicato il museo.