Pietro Sedda – Dioscùri

Informazioni Evento

Luogo
BIG EYES ART GALLERY
Strada Maggiore 7/e 40125, Bologna, Italia
Date
Dal al

dal 07 marzo da lunedì a sabato 10:00 - 19:00

Vernissage
06/03/2023

ore 18,30

Artisti
Pietro Sedda
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, personale
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Big Eyes Art Gallery ha l’onore di presentare in esclusiva un’anteprima di DIO SCÚRI: una mostra
di lavori artistici su carta di Pietro Sedda.

Comunicato stampa

Big Eyes Art Gallery ha l’onore di presentare in esclusiva un’anteprima di DIO SCÚRI: una mostra
di lavori artistici su carta di Pietro Sedda.
Originali di grandi e medie dimensioni saranno esposti e in vendita dal 6 marzo presso la neonata
Big Eyes Art Gallery nel pieno centro di Bologna, in Strada Maggiore 7/E.
Acquerello, matita, gouache e dettagli in foglia d’oro sono la tecnica che fin dagli esordi ha
conquistato Sedda. Il tema è quello dell’incontro di due culture lontane e di due universi mitologici
a confronto.
Le opere, ricche di simbologie e metafore, richiamano all’antica spiritualità induista e trovano il
contraltare nella rappresentazione dei miti contemporanei dei nativi occidentali: i grandi brand di
lusso da idolatrare come divinità.
Le sciarade infinite inghiottono lo spettatore in un loop psichedelico e mantrico di sogni di
conquista del feticcio griffato da esibire, del mito ellenico della forma fisica perfetta.
Come i Dioscuri, coppia di fratelli nati dalle uova di Leda, il tema del doppio è dominante: doppia
cultura di riferimento, doppio registro semantico.
Visnu, letteralmente colui che risiede in ogni cosa, riconoscibile dal colore blu della pelle ed
inondato dalle maree, viene rappresentato da Sedda come il perfetto equilibrio tra energia
maschile e femminile, tra potenza e bellezza.
Esibendo lo status symbol Balenciaga si assicura l’immortalità e puntando l’indice in foglia d’oro
verso il buco nero, omaggio all’artista anglo indiano Anish Kapoor, ci ricorda come l’abuso della
vanità sia l’unica aspirazione del moderno sistema di valori occidentale.
La cosmogonia del Nuovo Mondo confluisce nell’opera di Sedda in un vortice di brillante maestria
e di satira nei confronti della metà viziata del nostro pianeta.