Pierpaolo Calzolari

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA INTERNAZIONALE D'ARTE MODERNA DI CA' PESARO
Santa Croce, 2076 30135, Venezia, Italia
Date
Dal al

10/18 (biglietteria 10/17); chiuso lunedì

Vernissage
03/06/2011

ore 12-18 su invito

Contatti
Email: mkt.musei@comune.venezia.it
Sito web: http://www.fondazionecalzolari.org
Biglietti

Il biglietto comprende la visita all’intero palazzo Intero 8 euro Ridotto 5,50 euro ragazzi da 6 a 14 anni; under 25, over 65; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M

Artisti
Pierpaolo Calzolari
Generi
arte contemporanea, personale
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Un progetto espressamente concepito per gli spazi di Ca Pesaro, ideato da Pier Paolo Calzolari con Silvio Fuso e Daniela Ferretti e co-organizzato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Fondazione Calzolari.

Comunicato stampa

La mostra - ideata da Pier Paolo Calzolari, con Silvio Fuso e Daniela Ferretti e co-organizzata
dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Fondazione Calzolari - presenta nell’androne
longheniano e il secondo piano di Ca’ Pesaro 25 opere dell’artista, realizzate tra il 1968 e oggi.
Di fronte alla facciata del Museo, tra le acque del Canal Grande, sarà inoltre collocata la
scultura Struttura ghiacciante del 1990.
La mostra offre una rara opportunità di osservare la pluralità dell’opera di Calzolari e la sua
capacità di coniugare i linguaggi formali più diversi.
Catalogo Gli Ori, con testi critici di Massimiliano Gioni e Denys Zacharopoulos e la
documentazione fotografica completa delle opere esposte.
Dai primi lavori attorno al 1965 fino ad oggi Calzolari ha seguito un processo di ricerca
complesso sotto il segno del pluralismo, evitando ogni forma di ripetizione che non fosse legata
alle esigenze del reale. Per la continua capacità di rigenerarsi negli oltre quarant’anni della sua
carriera è oggi considerato uno degli artisti più inventivi e vivaci della sua generazione.
Nato nel 1943, Calzolari realizza nel 1966-67 l’opera-performance Il filtro e benvenuto all’angelo
nel suo studio di Palazzo Bentivoglio a Bologna ed è fra gli artisti che espongono al “Deposito
d’Arte Presente” di Torino in una delle iniziative inaugurali dell’Arte Povera.
Nel 1969 partecipa alla rassegna di Berna When Attitudes become Form.
Nascono in questi anni le sue prime sculture ghiaccianti e il lavoro intitolato la Casa ideale che
riunisce opere di tipologie diverse che l’artista realizza fattivamente a partire da un suo testo
scritto con valore programmatico. La prossimità con gli altri artisti dell’Arte Povera si manifesta
nell’esigenza affermata da Calzolari di un’orizzontalità d’ispirazione francescana che porta a
una rielaborazione dei rapporti fra arte, esistente, e natura.
L’utilizzazione di materiali poveri – come foglie di tabacco, margarina, petali dell’albero di Giuda,
muschio, piombo, ghiaccio, neon dalla luce evanescente – testimoniano il desiderio di duttilità
non convenzionale dell’artista la cui purezza espressiva e formale è sempre legata al passaggio
del tempo e al processo di trasformazione della materia.
A volte conservatrice ma spesso irriverente, intimamente attenta alla disciplina dell’arte ma
capace d’ironia, l’opera di Calzolari si è nutrita dal temperamento nomade dell’artista i cui
continui spostamenti tra grandi città, o località più remote, hanno generato una visione dell’arte
come luogo di trasformazione o di mutamento dalla pittura alla scultura, dalle performance alla
danza, dalle istallazioni ai video.
Da ormai venticinque anni l’artista si è appartato nel Montefeltro dove prosegue la sua ricerca.
La mostra di Ca’ Pesaro permette di percorrere con rapidi sguardi l’avventura di un artista
scontroso ma attentissimo al palpitare della storia, passando dai lievissimi tracciati luminosi ai
più recenti e stupefacenti sali neri combusti.