Pawel Kuczyński – Social Illusion
Kuczyński è un giovane artista polacco che attraverso le sue opere, piene di ironia e di sarcasmo, riflette sui problemi dell’attuale società, ovvero quelli del consumismo, della guerra, dei meccanismi politici, della povertà, della dipendenza da internet e dai social media.
Comunicato stampa
Dal 31 marzo al 12 aprile si terrà presso Sala Dogana a Palazzo Ducale di Genova la mostra "Social Illusion", illustrazioni del noto artista Pawel Kuczyński.
Kuczyński è un giovane artista polacco che attraverso le sue opere, piene di ironia e di sarcasmo, riflette sui problemi dell'attuale società, ovvero quelli del consumismo, della guerra, dei meccanismi politici, della povertà, della dipendenza da internet e dai social media.
Le sue diagnosi sociali illustrate sono estremamente suggestive e non hanno bisogno di essere accompagnate da nessuna spiegazione. L’artista, infatti, non dubita dell’intelligenza dell’osservatore e grazie all’umorismo nero delle sue illustrazioni raffigura in modo diretto e spesso sfrontato il peso delle responsabilità di ciò che è stato creato dall’uomo.
La mostra, curata da Emilia Saglia, Karolina Kowalcze e Raffaello Franiuk, è il primo appuntamento del progetto “Prossima fermata: Polonia” che dal 31 marzo al 29 aprile proporrà un ciclo di incontri artistici, letterari e gastronomici sulla cultura polacca.
Il progetto è stato ideato dall’Associazione culturale Gulasch in collaborazione con il Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano e la Sezione di Polonistica dell’Università degli Studi di Genova. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia.
L’associazione culturale e di promozione sociale “Gulasch” nasce a Genova nel 2013 dall’incontro di un gruppo di persone unite dall’interesse comune per quello che geograficamente – ma anche politicamente e in senso storico – è chiamato, dal mondo Occidentale, Est Europa.
Ai numerosi Paesi che lo compongo i membri dell’associazione sono legati da ragioni affettive, di sangue e di provenienza, ma anche di studio, lavoro e passione. Gulasch è l’identità attraverso la quale promuovono eventi culturali per raccontare, vivere e condividere il loro “mal d’Est”.