Patrizio Di Massimo – La Risalita / The Escalator

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda Di Savoia , Rivoli, Italia
Date
Dal al

Giovedí 24 giugno, dalle ore 13 alle ore 21.
Dal 25 giugno al 26 settembre, dal giovedí alla domenica, dalle ore 11:30 alle ore 18:30.

Vernissage
25/06/2021
Artisti
Patrizio Di Massimo
Generi
arte contemporanea
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Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con la Città di Rivoli svela un nuovo progetto di Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983) che fa parte del nuovo programma di commissioni site-specific per lo spazio pubblico della risalita meccanizzata.

Comunicato stampa

Patrizio Di Massimo con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (Sara Bertin, Carola Blanco, Francesco Rocco Caputo, Francesco Isgrò, Khatereh Safajoo, Matilde Martinez, Giulia Polla, Sara Pirozza, Teresa Verrascina)
Il ciclo de La Risalita, 2020. Foto © Antonio Maniscalco
Courtesy l’artista e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

ESPRESSIONI
La Risalita / The Escalator: Patrizio Di Massimo, Il ciclo de La Risalita
In collaborazione con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
A cura di Stella Bottai
24 giugno – 26 settembre 2021

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con la Città di Rivoli svela un nuovo progetto di Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983) che fa parte del nuovo programma di commissioni site-specific per lo spazio pubblico della risalita meccanizzata, impianto inizialmente progettato per collegare il centro storico della città al piazzale del Castello. Chiuso dal 2011, il percorso è stato riqualificato e reso accessibile in aree specifiche così da essere fruibile dalla comunità e diventare uno spazio espositivo senza precedenti, atto ad ospitare nuove opere d’arte contemporanea, appositamente commissionate dal Castello di Rivoli e visitabili dal giovedí alla domenica, dalle ore 11:30 alle ore 18:30. Il primo progetto è a cura di Stella Bottai.

Giovedí 24 giugno alle ore 16:00 nel Teatro del Museo è organizzato un incontro con l’artista in conversazione con Leonardo Caffo, filosofo in residenza al Castello. Alle ore 16:45 e 18:45 sono inoltre previste delle visite speciali de Il ciclo de La Risalita con l'artista e il curatore. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, il pubblico è ammesso in Teatro e alle visite in numero limitato. Si prega di prenotare contattando lo 011.9565213 o scrivere a [email protected].

Ideato da Patrizio Di Massimo appositamente per gli spazi della risalita meccanizzata di Rivoli e le quattro stazioni che la connotano, Il ciclo de La Risalita (2020) è stato realizzato con la preziosa e laboriosa tecnica dell’olio su tela, ispirandosi alla tradizione dei grandi cicli pittorici. Articolato in quattro monumentali polittici, per un totale di 17 tele, esso è stato prodotto dall’artista con la collaborazione di Sara Bertin, Carola Blanco, Francesco Rocco Caputo, Francesco Isgrò, Khatereh Safajoo, Matilde Martinez, Giulia Polla, Sara Pirozza, Teresa Verrascina, studenti di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, a seguito di una serie di laboratori ospitati da Combo a Torino. Proprio come in un’antica bottega d’artista, Di Massimo ha coinvolto gli studenti in tutte le fasi della produzione, insegnando loro il proprio metodo a partire dalla fotografia dei personaggi e la composizione dei bozzetti, fino alla realizzazione pittorica vera e propria.

In anni recenti, la pratica artistica di Di Massimo si è concentrata sul rapporto tra tecnica pittorica e i soggetti. Interrogandosi sull’idea del ritratto come veicolo di espressione e rappresentazione di precisi stati d’animo, l’artista ha incluso riferimenti alla storia della pittura e all’arte del Novecento – tra questi, Giorgio de Chirico, Otto Dix e il movimento tedesco della Nuova Oggettività. Talvolta incentrati su un unico soggetto, più spesso raffiguranti individui che interagiscono tra loro, molti dipinti di Di Massimo raffigurano personaggi al culmine di una metamorfosi emotiva che li ha trasformati in espressioni estreme di sé, articolando rapporti paradossali tra identità individuali e collettive. Fino ad oggi, Di Massimo ha ritratto dal vivo esclusivamente chi gli è vicino, come i propri familiari e gli amici.

In occasione de Il ciclo de La Risalita, l’artista ha per la prima volta coinvolto persone a lui estranee, note o anonime, motivato dal desiderio di offrire attraverso il proprio lavoro una rappresentazione corale della comunità locale. Tra i soggetti ritratti sono presenti: Alberto Barbera, Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia; Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo; Fulvio Ferrari, fondatore del Museo Casa Mollino; Christian Greco, Direttore Museo Egizio Torino; Paola Gribaudo, Presidente Accademia Albertina di Belle Arti; Massimo Lapucci, Segretario Generale Fondazione CRT; Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo; Gigi Raiola, Libreria Luxemburg; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte contemporanea e Presidente dell’omonima Fondazione; Cally Spooner, artista; Giulia Valentina, influencer e content creator. Appaiono infine anche alcuni membri dello staff del Castello, tra cui Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, rispettivamente direttore e capo curatore; Stella Bottai, curatore esterno del progetto; e gli studenti che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera. Come nell’antica tradizione pittorica, l’artista ha inoltre incluso il proprio autoritratto.

Il ciclo de La Risalita offre uno sguardo ironico sulla società di oggi, raffigurando con teatralità i sentimenti legati all’esibizionismo, al mistero, alla rabbia e al narcisismo del mondo contemporaneo. In quest’opera l’artista unisce tratti distintivi della propria pittura – come l’inclusione di creature mostruose e l’uso di drappi come sfondo, che ricordano sipari teatrali, anche riconducibili ai fondali monocromi della pittura antica – con rimandi storici, quali la Congiura dei Pazzi che portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici nel XV secolo. È inoltre presente il riferimento all’attuale contesto storico: in un pannello di oltre quindici metri l’artista ritrae, onorandoli, i lavoratori essenziali che hanno mantenuto vivo il tessuto sociale durante il lockdown dei mesi scorsi causato dall’emergenza COVID-19, dipingendoli come intrepidi acrobati circensi dalle straordinarie abilità. Altrove, un gruppo di fantasmi getta invece il panico tra i presenti, evocando il sentimento di paura che connota il presente.

Afferma Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, “questo intervento artistico di Patrizio Di Massimo compie un piccolo miracolo – in attesa di una risoluzione permanente. Riqualifica attraverso l’arte una area inutilizzata collegando il nostro museo, che è una eccellenza mondiale, alla vita reale della città sottostante. Come in un affresco storico, narra attraverso la finzione il mondo di oggi – fragile di fronte alle pandemie, ma anche giocoso, energico e vitale. Si tratta di una vera risalita”.

Andrea Tragaioli, Sindaco della Città di Rivoli, dichiara “Quell’opera architettonica, la risalita meccanizzata, mai amata e poco usufruita dai rivolesi, incastonata nella collina sotto il Castello – come programmato da questa amministrazione – diventerà finalmente uno spazio urbano di incontro che collegherà la città al Museo d’Arte Contemporanea, attraverso percorsi artistici e culturali. Presto inizieranno i lavori per un nuovo assetto della risalita che non sarà più meccanizzata e Il ciclo de La Risalita rappresenta un’anticipazione della futura fruizione dell’opera. Ritengo anche opportuno evidenziare la fattiva collaborazione con la direzione del Castello di Rivoli in una visione comune di valorizzazione della proposta artistica, oltre le mura del Museo d’Arte Contemporanea. La Convenzione firmata tra il Comune di Rivoli e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per la gestione artistica della risalita sarà un significativo atto per avviare un nuovo percorso di coinvolgimento del territorio e di crescita della proposta culturale”.

L’artista Patrizio Di Massimo dichiara, “Il ciclo de La Risalita è il progetto più intenso e impegnativo dei miei 10 anni di carriera: per la prima volta ho esposto il mio lavoro in un luogo pubblico all’esterno; per la prima volta ho dipinto in collaborazione con altre persone, condividendo con loro il mio metodo; e per la prima volta ho ritratto soggetti a me personalmente sconosciuti. Il workshop che ci ha permesso di realizzare il ciclo di dipinti collettivamente – avvenuto nel mese di ottobre 2020, a ridosso del secondo lockdown in Italia – è stato per me come un “vaccino” ante-litteram, ovvero un momento di svolta che mi ha permesso di guardare oltre il periodo che stavamo, e ancora stiamo, attraversando e quindi di rientrare in contatto con ciò di cui la pandemia ci ha privati: l’arte come incontro fisico e come spazio attorno al quale ci si riunisce”.

Il curatore del progetto, Stella Bottai, nota che “in questo momento storico di profonda crisi nel mondo, è particolarmente significativo e necessario sviluppare approcci intergenerazionali e collaborativi alla produzione e presentazione di opere d’arte nello spazio pubblico, sia in termini di sostegno al tessuto sociale, sia di aiuto e cura verso l’arte e gli artisti. Il progetto di Patrizio Di Massimo, commissionato dal Castello di Rivoli e frutto della cooperazione tra diverse istituzioni locali, pubbliche e private, è espressione di tale intento”.

L’opera Il ciclo de La Risalita di Patrizio Di Massimo fa parte del progetto espositivo Espressioni. La proposizione in corso al Castello di Rivoli.