Paolo Valerio – Gender roles gender cages and surroundings
Mostra personale di Paolo Valerio “Gender roles, gender cages and surroundings” a cura di Raffaele Loffredo, autore anche del testo critico che l’accompagna.

Informazioni
- Luogo: CASTEL DELL'OVO
- Indirizzo: Via Luculliana - Napoli - Campania
- Quando: dal 12/07/2016 - al 10/08/2016
- Vernissage: 12/07/2016 ore 17,30
- Autori: Paolo Valerio
- Curatori: Raffaele Loffredo
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: La mostra resterà aperta dal lunedi al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 19:00 (ultimo accesso ore 18:45) e la domenica dalle ore 9:00 alle ore 14:00 - ultimo accesso ore 13:15.
- Biglietti: ingresso libero
Comunicato stampa
Martedì 12 luglio alle ore 17.30, presso il Castel dell’Ovo di Napoli, Salone delle Carceri, avrà luogo il vernissage della mostra personale di Paolo Valerio “Gender roles, gender cages and surroundings” a cura di Raffaele Loffredo, autore anche del testo critico che l’accompagna. La mostra prevederà diverse installazioni e sculture dell’artista e, in occasione dell’inaugurazione, una live performance. Le opere saranno visitabili fino al 10 agosto 2016 (ingresso gratuito).
LA CREATIVITÀ DI PAOLO VALERIO. La creatività, rappresenta per Valerio, un processo che implica passaggi, salti, in cui collegandosi al mondo infantile del gioco, coglie l'esteticità dell'oggetto
LA CONTAMINAZIONE TRA ARTE E SCIENZA. “La mia attività – afferma l'artista – mi permette di contattare pensieri impensabili dedicando tempo a me stesso ed al gioco, una parte di me bambino, un atto puerile che lascia una traccia e mi induce a pensare e non soltanto fare (non il fare per non pensare)”. Valerio dunque si mette in contatto con i suoi blocchi, le sue aree di “interior junk”, non da buttare ma anche da amare in quanto facenti parte di lui; il contenitore è la sua casa ma l'opera proviene dalla natura, sovente infatti va alla ricerca di luoghi in solitudine per assemblare, sciogliere i nodi per poi riassemblarli, tagliare quelli troppo insolubili che spesso come nella vita è meglio interrompere, con la costante consapevolezza che il modo in cui un soggetto esprime l'amore non è mai il modo in cui l'altro desidera essere amato. Contaminazione tra arte e psichiatria, la stridenza tra arte e lavoro scientifico, la volontà di rimettersi in gioco con un vocabolario plastico differente, sono tra le caratteristiche dell'artista. “Gender cages”, “Dark side of the mind”, “About Tarantina” sono tra i titoli delle sue installazioni che gli consentono di toccare temi a lui cari come l'omofobia, i femminielli (tema di un suo recente volume dal titolo Genere:femminielli ); o anche la poetica del sentirsi mai abbastanza nel ciclo “Never Enought”, l'utilizzo dell'accezione Wildiana del verde come colore della diversità in “Green butterfly”. La mostra è realizzata dalla Fondazione Genere Identità Cultura in collaborazione con la Fondazione Arti Napoli. Il vernissage sarà arricchito dai prodotti vinicoli della SL Group di Luigi Sarracino e dallo street food di Italiam, start up dedicata ai prodotti tipici della tradizione napoletana.
