Paolo Mussat Sartor – Visioni

Informazioni Evento

Luogo
PHOTO & CONTEMPORARY
Via Dei Mille 36, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/09/2021
Artisti
Paolo Mussat Sartor
Generi
fotografia, personale

Prima personale nei propri spazi torinesi del noto autore PAOLO MUSSAT SARTOR, testimone ed interprete insostituibile dei momenti salienti dell’evoluzione artistica dell’Arte Povera

Comunicato stampa

PHOTO&CONTEMPORARY organizza la prima personale nei propri spazi torinesi del noto autore PAOLO MUSSAT SARTOR, testimone ed interprete insostituibile dei momenti salienti dell’evoluzione artistica dell’Arte Povera e della scena internazionale dell’arte moderna e contemporanea, ma anche raffinato e colto protagonista nell’ambito della fotografia italiana di ricerca.

Dopo aver per anni elaborato particolari tecniche pittoriche a olio e pigmenti e di viraggio sulle carte fotografiche in b/n, MUSSAT SARTOR è riuscito a distillare esemplari unici di stampe di grande fascino e poesia in cui il tema del viaggio, della visionarietà, del nomadismo interiore emergono in oniriche e delicate immagini, quasi miraggi soffusi, che ci mostrano vedute di paesaggio e scorci di città misteriose e sorprendenti. Rivelazioni di un viaggiatore al volante della sua macchina, immerso in una dimensione solipsistica, quasi febbrile; un viaggio senza sosta attraverso l’ossessione allucinata della fotografia come metafora di un percorso esistenziale ad inseguire una bellezza celata, intravista per un attimo e poi improvvisamente scomparsa.

Immagini oscure e sognanti di Praga, con austeri ed eleganti palazzi sospesi e campanili volanti alla maniera di Chagall, o di Lisbona, malinconica e sfuggente verso l’oceano con le sue famose scale e strade in discesa, prima della sua consacrazione definitiva nei film di Alain Tanner e Wim Wenders.

O ancora Parigi e le città italiane, Venezia con riflessi dorati,la domestica e clandestina Torino, ma anche una Roma anni’70, percorsa timidamente dall’artista in auto, quasi incapsulato nel suo abitacolo, che diventa parte della composizione; una città già avvolta dai primi sintomi del traffico caotico che la caratterizzerà nei decenni successivi.

E ancora meravigliose immagini di costruzione classica che ci mostrano paesaggi mediterranei e soggetti architettonici degni della pittura del ‘600-‘700, fiammeggianti di interventi a pennello che ne amplificano il pathos raffinato e la preziosità.

Fotografie dipinte, in cui la memoria visiva è sedimentata e trasfigurata dall’intervento pittorico successivo e che rivelano la loro reale dimensione estetica solo dal vivo.

Ma che cosa cerca MUSSAT SARTOR nella costruzione delle proprie personalissime inquadrature, nei suoi scorci taglienti ed obliqui dal basso? A noi pare che cerchi sempre uno squarcio di cielo, magari grigio e nuvoloso, ma sempre uno spiraglio di luce, un frammento di bellezza, il dettaglio rivelatore di una speranza, che possa salvarci dalla nostra condizione sofferta di viaggiatori alla ricerca di una meta.