Paolo Gioli – Naturae

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO ORIZZONTE
Via Barberini 60, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Vernissage
29/09/2011

ore 18

Contatti
Email: simona.salmieri@fastwebnet.it
Artisti
Paolo Gioli
Curatori
Giacomo Daniele Fragapane
Generi
fotografia, personale
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La mostra, parte del circuito 2011 di FotoGrafia- Festival internazionale di Roma, presenta un ciclo di 26 Polaroid in formato 50×60 ottenute con una grande camera ottica di fabbricazione artigianale, senza otturatore. Le immagini raffigurano una serie di nudi femminili ripresi frontalmente all’altezza del sesso. In ogni vulva è inserito un fiore.

Comunicato stampa

Si inaugura a Roma, il 29 settembre 2011 alle ore 18.00, presso Studio
Orizzonte, la mostra Naturæ di Paolo Gioli, a cura di Giacomo Daniele
Fragapane, direzione artistica di Antonio Barrella.
La mostra, parte del circuito 2011 di FotoGrafia- Festival internazionale di
Roma, presenta un ciclo di 26 Polaroid in formato 50x60 ottenute con una grande
camera ottica di fabbricazione artigianale, senza otturatore. Le immagini raffigurano
una serie di nudi femminili ripresi frontalmente all’altezza del sesso. In ogni vulva è
inserito un fiore. La superficie sensibile è trattata con diverse tecniche tipiche della
produzione di Gioli (pressioni, sfregamenti, tagli, segnature luminescenti) e poi
talvolta, successivamente allo sviluppo dell’immagine, coperta nella metà superiore
con alcuni strati di pittura acrilica.
Come tante altre opere di Gioli, queste fotografie possiedono un fascino ambiguo che
spiazza chi le osserva. Il soggetto ritratto, e più in generale l’esplorazione ravvicinata,
quasi tattile del sesso femminile, entrano in collisione con la complessa natura fisica e
oggettuale delle immagini. La reiterazione ossessiva del medesimo atto visuale – che
riecheggia antiche procedure, tipiche della fotografia scientifica o poliziesca più
arcaica – si risolve in un effetto di differenza/ripetizione che estremizza e rende
intrinsecamente paradossale la serialità dell’operazione. La medesima ambiguità e
complessità di rimandi si manifesta nel gesto censorio dell’intervento pittorico, che
copre l’emulsione sensibile cancellando parzialmente il soggetto e innescando un
gioco di tensioni e rimandi tra la zona superiore e la zona inferiore dell’immagine; tra
la sua costituzione materica e la sua funzione mimetica; tra ciò che essa nasconde e ciò
che rende visibile.
Il catalogo della mostra (edito da Quinlan, 128 pp., con scritti di Giacomo Daniele
Fragapane e Marc Lenot corredati da una ampia selezione di opere storiche di Gioli a
tematica erotica) sarà disponibile a richiesta per giornalisti accreditati e addetti ai
lavori. Per ottenerne una copia occorre contattare l'ufficio stampa indicando la testata
e/o i motivi per cui si richiede il volume.
PAOLO GIOLI
Paolo Gioli nasce nel 1942 a Sarzano (Rovigo). Nel 1960 si stabilisce a Venezia, dove
frequenta la scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti. Nel 1967 è a New
York, dove ottiene una borsa di studio dalla John Cabot Fund ed entra in contatto
con i galleristi Leo Castelli e Martha Jackson. In America scopre il New American
Cinema. Nel 1970 si stabilisce a Roma e collabora con la Cooperativa Cinema
Indipendente. Riconosciuto ormai come uno dei grandi autori del cinema
sperimentale, partecipa da anni a rassegne e festival internazionali. Nel 1976 si
trasferisce a Milano, dove comincia a dedicarsi con continuità alla fotografia. La sua
opera fotografica costituisce un episodio del tutto particolare e sostanzialmente unico
nel panorama internazionale, anche per via del profondo lavoro di congiunzione,
perseguito nel tempo da Gioli, tra i processi estetici e teorici della fotografia, del
cinema e delle belle arti. Il materiale Polaroid gioca in tutto ciò un ruolo molto
importante. Gioli è infatti probabilmente l’autore che più a lungo e con maggiore
intensità ha lavorato ad approfondire le molteplici possibilità espressive del processo
inventato da Edwin Land; ad esempio è stato il primo ad operare il trasferimento
della materia Polaroid su carta da disegno o su seta. Tra i suoi lavori storici più
importanti vanno almeno ricordati: Nudi telati (1979), Omaggio a Hippolyte Bayard
e Cameron Obscura (1981), Omaggio a Nièpce (1983-89), Natura Obscura (1986-87),
Autoanatomie (1987), Maschere (1988-90), Torsi (1997), Immagini luminescenti
(2007). Oggi vive e lavora a Lendinara.
www.paologioli.it
Antonio Barrella - STUDIO ORIZZONTE
Lo Studio Orizzonte costituisce oggi uno degli studi fotografici e centro di
produzione immagini più importanti della capitale.
Con la mostra Paolo Gioli - Naturæ, Studio Orizzonte inaugura anche un ciclo di
progetti espositivi, proponendosi come una nuova realtà nel panorama della
fotografia romana: uno spazio con una spiccata vocazione sperimentale dove la
produzione fotografica e l'attività curatoriale interagiscono nel medesimo ambiente
creativo.