Paolo Bufalini – Low

Informazioni Evento

Luogo
ADIACENZE
Vicolo Spirito Santo 1/B , Bologna, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato 11.00-13.00 e 16.00-20.00

Vernissage
16/06/2018

ore 19,30

Artisti
Paolo Bufalini
Generi
arte contemporanea, personale
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Adiacenze inaugura “Low”, mostra di Paolo Bufalini con un testo critico di Davide Da Pieve.

Comunicato stampa

Venerdì 15 giugno alle ore 19.30 Adiacenze inaugura “Low”, mostra di Paolo Bufalini con un testo critico di Davide Da Pieve.

Low è la seconda mostra personale di Paolo Bufalini (Roma, 1994), nella quale verranno presentate nuove sculture e installazioni create appositamente per gli spazi di Adiacenze. In seguito alle due esposizioni in collaborazione con Daniele Pulze, Grande slime e Bello, tenutesi entrambe a Milano presso GAFFdabasso e Dimora Artica, e a quelle con Filippo Cecconi, ù e Nugget, rispettivamente presso TRIPLA (Bologna) e Spazio Intolab (Napoli), Paolo Bufalini torna a esporre a Bologna con una mostra site specific.

Nelle ultime collaborazioni sono state avanzate riflessioni paradossali, spiazzanti, di natura varia, volte a stimolare nuove riflessioni sulla pratica artistica. Dapprima è stata condotta una “speculazione sulla natura dell’universo” mentre, in seguito, sono state messe in discussione strutture concettuali canoniche della storia dell’arte attraverso interventi apparentemente molto semplici e spontanei.

Paolo Bufalini con Low propone gli ultimi risultati della sua ricerca, continuando a riflettere in una dimensione ambientale e scultorea degli oggetti.
Low è una parola inglese che può essere tradotta e intesa in italiano in vari modi: per esempio, come qualcosa di basso, che si trova a livello del suolo, ma allo stesso tempo è una parola spesso impiegata per descrivere stati d’animo poco confortevoli e atteggiamenti sottotono.
Dunque una mostra in cui eccessi e tensioni sovversive vivono in uno spazio ben orchestrato, in cui la fruizione è regolata con una cadenza precisamente studiata e tutt’altro che frenetica. Il piacere per il dettaglio, la fascinazione della scoperta si manifestano attraverso una serie di installazioni e sculture in cui forme e significati si stratificano l’uno sull’altro, generando unità dense, complesse e autonome.