Paola Bisio – Le Porte dell’Ombra

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO PARENTESI
Via Belfiore, 19 , Torino, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni 11-13 e 15-20 e su appuntamento 3382270563

Vernissage
16/02/2018

ore 19

Artisti
Paola Bisio
Curatori
Ivan Fassio
Generi
arte contemporanea, personale
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Paola Bisio espone una serie di opere ispirate e dedicate a “La Storia Infinita” di Michael Ende. Simbologie, intrecci narrativi, libere associazioni di idee e riflessioni sul contrasto attuale e sulle dicotomie tra fantasia ed entropia nelle dinamiche artistiche, estetiche e relazionali contemporanee. Interventi testuali, critici e creativi di Ivan Fassio.

Comunicato stampa

Le Porte dell'Ombra. Mostra Personale di Paola Bisio
a cura di Ivan Fassio

Inaugurazione venerdì 16 febbraio dalle 19.00
Spazio Parentesi
via Belfiore, 19
Torino
fino al primo marzo
tutti i giorni 11-13 e 15-20 e su appuntamento 3382270563
[email protected]

Paola Bisio espone una serie di opere ispirate e dedicate a “La Storia Infinita” di Michael Ende. Simbologie, intrecci narrativi, libere associazioni di idee e riflessioni sul contrasto attuale e sulle dicotomie tra fantasia ed entropia nelle dinamiche artistiche, estetiche e relazionali contemporanee. Interventi testuali, critici e creativi di Ivan Fassio.

Ad ognuno è concessa, in diverse quantità, una imprescindibile mistura di fiducia ed immaginazione: la certezza delle cose invisibili; l'esistenza dell'oltre, orizzonte di là da venire; e la convinzione di un'altra misura, assoluta o infinita. L'oggetto è curvatura di spazio, increspatura su linea perfetta, sulla retta del tempo. Per un atto di cura della forza creatrice, da ogni composizione trapela, ad imitazione del Vero, lo stesso corrugamento: una lacrima che riga la fronte della figura.
Natura anfibia è quella umana, poiché riflette la dimora intermedia tra fenomeno e idea, tra speranza e realtà. Da un lato, l'intensità della vita interiore. Simmetricamente, l'esperienza di quotidianità. Di conseguenza, articolata e divisa, scissa e lacerata appare la coscienza, la personalità.
Tale radice di contrapposizione tra finzione e consuetudine si manifesta, così, nella concentrazione sulla materia astratta ed estratta dal mondo, mera espressività, cielo stellato capovolto: presenza pura affrancata, abbandonata alla sostanza, invenzione a vitale sembianza, dove gettare uno sguardo informante, plasmatore di libertà.
Le opere di Paola Bisio, in esposizione a Spazio Parentesi, si ispirano all'antitesi e tensione tra fantasia, concepita in termini di fecondità conoscitiva, ed entropia, intesa nell'accezione di deterioramento e rovina delle capacità di assimilazione e trasformazione del campo sensibile. Letteralmente dedicate a momenti dell'intreccio de La Storia Infinita di Michael Ende, ne ripercorrono la fabula attraverso immagini di riferimento proto-testuale. Elaborando una traduzione arbitrariamente conforme alle simbologie e una improvvisazione sul tema, i lavori si generano ed emergono da un amalgama percettivo. Quest'ultimo, filtrato dai concetti e incanalato in un flusso, pare forzare i limiti, la superficie della tela; come se, per lo spettatore, si trattasse di affacciarsi sul ciglio di una voragine, ai bordi di un torrente strozzato o di un lago placido. Profondità, rifrazioni, rilievi, conche, crepe e sedimenti lasciano spazio all'immaginazione, affinché gli elementi si affaccino, oggettivati catalizzatori dell'occhio, alle porte dell'ombra, dalle alte mura della nostra intuitività.

Ivan Fassio