Pao – Neoplasia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA SQUARE23
Via San Massimo 45, 10123, Torino, Italia
Date
Dal al

11-20 lun-ven, o su appuntamento

Vernissage
31/10/2013

ore 18

Contatti
Email: savoldi.press@gmail.com
Artisti
Pao
Generi
personale, street art
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Più che una mostra, “Neoplasia” è un laboratorio scientifico. Una sorta di Stabulario di progetti innovativi che prendono in esame casi patologici, esperimenti genetici e altre anomalie.


Comunicato stampa

NEOPLASIA
Le opere di Pao dalla strada alla galleria e ritorno

Pinguini, polpi, conigli, creature fantastiche, anomale e surreali invadono le strade di Torino, si palesano a Paratissima all’ex Moi e occupano gli spazi della Galleria Square 23 di via San Massimo 45.
Dalla strada alla galleria, trasformano la “materia” in qualcosa di ironico e animato e invitano a una riflessione sulla società contemporanea affetta da “neoplasia”.

Dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione», neoplasia indica, in patologia, “una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali”.
Così come una neoplasia, la società contemporanea continua a svilupparsi in modo caotico, crescendo a dismisura, fuori controllo; influenza e corrompe il ciclo vitale del pianeta, distruggendo equilibri ed ecosistemi. L’ibridazione e le mutazioni determinate dalla genetica, così come dall’inquinamento e dalle radiazioni sono diventate eventi comuni a cui siamo ormai abituati. I confini tra generi sono superati, le differenze annullate, non è possibile distinguere tra naturale ed artificiale.

Nulla è realmente ciò che sembra.

La mostra di Pao si articola in tre diversi momenti:
. Esposizione delle opere da Square 23
(via San Massimo 45, 31 ottobre 2013 – 8 gennaio 2014)
. Partecipazione a Paratissima come progetto speciale
(ex Moi, via Giordano Bruno 181, 6-10 novembre 2013)
. Interventi stradali in via San Massimo e intorno all’ex Moi

Più che una mostra, “Neoplasia” è un laboratorio scientifico. Una sorta di Stabulario di progetti innovativi che prendono in esame casi patologici, esperimenti genetici e altre anomalie.
I quadri si presentano come una raccolta di immagini, mentre i diversi oggetti vengono provvisti di una scheda tecnica che ne descrive le caratteristiche “scientifiche e tecnologiche”. In piccole teche, al modo degli insetti, trovano posto coccinelle, alieni e api realizzate su modellini in scala 1/144 della bomba nucleare modello “Fat Man” sganciata su Nagasaki.
Nel passaggio dalla tela alla strada Pao usa tecniche e linguaggi diversi: sulla tela dà molta importanza alla forma, indagando percorsi più complessi e discorsi più profondi; in strada dialoga molto con il contesto e attribuisce maggiore importanza al messaggio che vuole comunicare.
Attraverso sperimentazioni sui materiali, ricerche prospettiche, distorsioni visive, e utilizzo di geometrie curve, Pao cerca di superare la bidimensionalità della tela e, in parallelo, la tridimensionalità del nostro mondo.