Over Forty
Il tema che fa da collante al percorso espositivo è il desiderio di rispondere con ironia a una tendenza tipica di questi anni, quella circoscrivere l’indagine sulle ricerche contemporanee ad artisti “sotto i quaranta”, da una parte seguendo la necessità di delineare una mappatura, dall’altra perché si pensa che solo dai più giovani possano arrivare proposte nuove.
Comunicato stampa
Martedì 28 giugno 2011, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la mostra Over Forty a cura di Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 15 luglio, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Il tema che fa da collante al percorso espositivo è il desiderio di rispondere con ironia a una tendenza tipica di questi anni, quella circoscrivere l’indagine sulle ricerche contemporanee ad artisti “sotto i quaranta”, da una parte seguendo la necessità di delineare una mappatura, dall’altra perché si pensa che solo dai più giovani possano arrivare proposte nuove.
Studio Arte Fuori Centro ha sempre aperto il suo spazio a chiunque facesse ricerca, disinteressandosi dell’età anagrafica, attento anzi a costruire un dialogo e un confronto tra generazioni diverse, per suggerire sempre nuove possibilità di sconfinamenti, di commistioni e di interferenze. Quindi come risposta ai noti quesiti: sei un artista? hai meno di quaranta anni? con Over Forty replichiamo: sei un artista? hai più di quaranta anni?... bene allora fai il caso nostro!
Il terreno di confronto è ampio, perché gli artisti invitati, tutti rigorosamente “sopra i quaranta”, rappresentano emblematicamente quella molteplicità linguistica e di sperimentazione che caratterizza la contemporaneità. Ognuno ha creato un’opera nelle dimensioni stabilite di 30x30 utilizzando la tecnica e le materie più congeniali alla propria operatività. Si spazia quindi dalla pittura all’utilizzo di materiali eterogenei per esemplificare la molteplicità delle proposte linguistiche spesso molto distanti ed esaltare le differenze, le singolarità, le inevitabili diversità di orientamenti, che rappresentano il tessuto vitale della sperimentazione contemporanea.
Le opere di Minou Amirsoleimani, Caterina Arcuri, Renzo Bellanca, Rosetta Berardi, Luisa Bergamini, Franca Bernardi, Paolo Borrelli, Anna Boschi, Françoise Calcagno, Francesco Calia, Vito Capone, Lamberto Caravita, Francesca Cataldi, Elettra Cipriani, Carmela Corsitto, Adolfina De Stefani, Mimmo DI Laora, Piero Di Terlizzi, Gabriella Di Trani, Elisabetta Diamanti, Ivonne Ekman, Terenzio Eusebi, Anna Maria Fardelli, Giovanni Fontana, Giancarla Frare, Anna Maria Gelmi, Ida Gerosa, Rosaria Gini, Salvatore Giunta, Paolo Gobbi, Paolo Gubinelli, Alessio Larocchi, Wilma Lok, Dante Gentile Lorusso, Salvatore Lovaglio, Vincenzo Ludovici, Marco Maffei, Giuliano Mammoli, Teresa Mancini, Venanzio Manciocchi, Giuliano Marian, Gabriele Marino, Franco Marrocco, Rita Mele, Patrizia Molinari, Patrizia Nicolosi, Elena Nonnis, Franco Nuti, Maria Teresa Padula, Gianni Pasotti, Antonio Picardi, Augusto Piccioni, Alfa Pietta, Teresa Pollidori, Lydia Predominato, Lucilla Ragni, Renata Rampazzi, Fernando Rea, Rosella Restante, Maria Luisa Ricciuti, Giammarco Roccagli, Marcello Rossetti, Alba Savoi, Marilena Scavizzi, Grazia Sernia, Elena Sevi, Anna Maria Suppa, Ilia Tufano, Agostino Tulumello, Oriano Zampieri, costruiscono i tasselli di un caleidoscopico percorso espositivo, a esemplificare emblematicamente la frantumazione linguistica che caratterizza in maniera determinante la ricerca artistica attuale.