Out of the blue
La galleria Cortesi Contemporary è lieta di presentare Out of the Blue, una collettiva di artisti di fama internazionale, tra i quali figurano alcuni tra i protagonisti dell’arte dei giorni nostri.
Comunicato stampa
La galleria Cortesi Contemporary è lieta di presentare Out of the Blue, una collettiva di artisti di fama internazionale, tra i quali figurano alcuni tra i protagonisti dell’arte dei giorni nostri.
La galleria prosegue il suo cammino espositivo iniziato con la mostra Arte Italiana ‘60-‘90, portando la visione agli anni 2000. Un percorso ideato dal curatore Alberto Salvadori, che si snoda tra opere di grande intensità, selezionate dalla collezione privata di Stefano Cortesi. Con questa mostra si conclude l’idea espositiva con cui la galleria ha inaugurato che ruota intorno alla collezione privata e all’idea di collezionismo.
L’intento della mostra è quello di offrire uno sguardo sul contemporaneo, un cammino emotivo tra le recenti esperienze artistiche internazionali, attraverso lavori dal forte impatto visivo e concettuale. Un inedito intreccio di culture, di tecniche e di visioni pone lo spettatore di fronte alla stessa sensazione emotiva, “Out of the Blue”, provata dal collezionista di fronte all’opera d’arte.
Il titolo della mostra si ispira ad una serie televisiva trasmessa in America nel ’79 che ha segnato un cambiamento importante nella storia della televisione. Gli artisti presentati “sono tra i piu’ rappresentativi delle ultime generazioni e la maggior parte di loro ha contribuito e sta contribuendo ad un cambiamento importante e ineludibile nel mondo dell’arte e della rappresentazione” come scrive il curatore Alberto Salvadori nel testo introduttivo al catalogo.
La mostra si apre con l’opera di Roberto Cuoghi, che rappresenta “il viatico della collettiva in quanto i suoi lavori appaiono come scaturiti da menti differenti, come sgorganti da un complesso sistema narrativo, di relazioni, di costruzione di realtà sempre nuove, dalla forte complessità”, scrive Salvadori. Cosi’ l’opera di Cuoghi traghetta lo spettatore nel percorso narrativo di artisti in dialogo tra loro.
Un viaggio in cui la ricerca di equilibrio della scultura di Haris Epaminonda si avvicina al fluttuare delle contorsioni di Markus Schinwald, in cui la sovversione ironica del comportamento umano in relazione con lo spazio di Elmgreen & Dragset dialoga con l’irriverenza comunicativa di Maurizio Cattelan, in cui l’indagine tra spazio e superficie delle opere crea relazioni tra Anselm Reyle, Ned Vena o Jacob Kassay e giunge fino alla oggettivazione del rapporto immagine-opera del lavoro di Paola Pivi.
La mostra coniuga in un’elegante percorso differenti linguaggi e tecniche espressive e crea un libero incontro tra personalità che si interrogano sul nostro presente.
Artisti in mostra: Rosa Barba, Will Benedict, Kerstin Braetsch, Matthew Brannon, Maurizio Cattelan, Dan Colen, Roberto Cuoghi, Elmgreen & Dragset, Haris Epaminonda, Wade Guyton, Elad Lassry, Jacob Kassay, Jason Martin, Paola Pivi, Anselm Reyle, Markus Schinwald, Ned Vena, Francesco Vezzoli.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Mousse Publishing con testo di Alberto Salvadori, Direttore artistico del Museo Marino Marini di Firenze, presente per l’occasione.