Oscar yi Hou – Crane Seeking Comforts
Prima mostra personale di Oscar yi Hou in Italia. In mostra saranno esposti otto dipinti ad olio su carta biancastra.
Comunicato stampa
Oscar yi Hou
Crane Seeking Comforts
10 April - 11 May, 2021
T293 is pleased to present 'Crane Seeking Comforts', Oscar yi Hou's first solo exhibition in Italy. Eight mid-sized oil paintings on off-white paper will be on display.
The symbolist painting practice of Oscar yi Hou (b.1998) hybridises Western and Eastern iconography. Born and raised in Liverpool, England, to Cantonese immigrants, yi Hou’s work is influenced heavily by his diasporic upbringing. Through his artworks the artist plays with the estrangement of his ‘foreign’ origin— the mythical Orient — establishing a declaration of ‘otherness.’ The vertical format of this series of works, reminiscent of hanging scrolls, alongside his technical use of black dry-brush, indexes his deep interest in East Asian iconography. At the same time, he is equally captivated by American symbols such as the sheriff-star, cowboy hats, and the urban graffiti of New York City. By harmoniously combining these two visual and cultural worlds, yi Hou conjures a seductive autobiographical visual dialogue between the East and the West.
'Crane Seeking Comforts' counts on a complex mythology of iconography and symbolism. Yi Hou’s given Chinese name refers to an idiom that involves a bird— as such, the birds that appear throughout his practise are personifications of the artist himself. In 'IMUUR2, aka: Cowboy Crane', he represents himself in the margins as red-crowned cranes, traditionally auspicious birds in the Far East. In other works such as 'Twobird, aka: Copulation' or 'Taijitu, aka: Cruising' , pigeons are metonymically used to address and embody a queer narrative. In other works, such as 'Sphincter, aka: Two-Pines' or 'Moonmad, aka: Cranekiss' poems written by the artist himself are transformed into highly symbolic, quasi-mythological compositions. For these poem-pictures, yi Hou remixes the classical Chinese calligraphic poem form with his use of English script, interspersed with his trademark symbols of sheriff stars and Buddhist beads.
His treatment of signs and language draws inspiration from the poet and philosopher Édouard Glissant’s text the ‘Poetics of Relation.’ The well-known 'theory of Opacity' by the Martinican writer, which comprises of accepting the unintelligibility and impenetrability of cross-cultural communication and consequently refuting complete knowability as a desireable goal, is one of the fils-rouges of yi Hou’s thinking. We can see this in the way he approaches the hegemony of English, treating it as if it were Chinese calligraphy. Yi Hou hides and buries his poems, rendering his native English as ‘inscrutable’ as Chinese may be to the West—and even to himself, by way of his own estranged relationship to the language. In submerging his text almost hieroglyphically, he kindly solicits from the viewers greater attention and patience, as he assures that the poems will slowly reveal themselves to a viewer should they sit with the intricate intimacies of the text a little longer.
In his practice, Oscar yi Hou evokes the ancient Chinese tradition of the “Three Perfections,” classically used to mark the merging of a poet, a painter, and a calligrapher in a single artwork. By mixing language both as subject and object matter while also depicting expressive representations of his lived world as a queer man, 'Crane Seeking Comforts' presents a nuanced insight into the postmodern diasporic condition of the 21st century.
Oscar yi Hou
Crane Seeking Comforts
10 Aprile - 11 Maggio, 2021
T293 è lieta di presentare 'Crane Seeking Comforts', la prima mostra personale di Oscar yi Hou in Italia. In mostra saranno esposti otto dipinti ad olio su carta biancastra.
La pratica simbolista di Oscar yi Hou (b. 1998) ibrida l'iconografia occidentale e orientale. Nato e cresciuto a Liverpool, Inghilterra, da immigrati cantonesi, il lavoro di yi Hou è fortemente influenzato dalla sua formazione diasporica. Attraverso le sue opere l'artista gioca con l'estraneità della sua origine 'straniera' - il mitico Oriente - stabilendo una dichiarazione di 'alterità'. Il formato verticale di questa serie di opere, che ricorda le pergamene orientali, insieme all’uso tecnico del pennello nero a secco, indica il suo profondo interesse per l'iconografia dell'Asia Orientale. Allo stesso tempo, è ugualmente affascinato dai simboli nordamericani come la stella dello sceriffo, i cappelli da cowboy e i graffiti urbani newyorkesi. Combinando armoniosamente questi due mondi visivi e culturali, yi Hou evoca un seducente dialogo visuale autobiografico tra Oriente e Occidente.
'Crane Seeking Comforts' conta su una complessa mitologia di iconografia e simbolismo. Il nome cinese di yi Hou si riferisce a un’espressione idiomatica che raffigura un uccello: in quanto tale, gli uccelli che compaiono nella sua pratica sono personificazioni dell'artista stesso. In IMUUR2, aka: Cowboy Crane, l’artista si rappresenta ai margini sotto forma di gru dalla corona rossa, uccelli tradizionalmente di buon auspicio in Estremo Oriente. In altre opere come Twobird, aka: Copulation o Taijitu, aka: Cruising, gli uccelli sono utilizzati metonimicamente per affrontare e incarnare una narrativa queer. In altre opere, come Sphincter, aka: Two-Pines o Moonmad, aka: Cranekiss le poesie scritte dall'artista stesso vengono trasformate in composizioni altamente simboliche, quasi mitologiche. Per queste immagini-poemi, yi Hou fonde la classica forma calligrafica cinese con l’uso della scrittura inglese, intervallata dai simboli sempre presenti nei suoi lavori, come le stelle dello sceriffo e le perline buddiste.
Il trattamento dei segni e del linguaggio nella pratica di Oscar yi Hou trae ispirazione dal testo la "Poetica della Relazione" del poeta e filosofo Édouard Glissant. La nota "teoria dell'opacità" dello scrittore martinicano, che abbraccia l'incomprensibilità e l'impenetrabilità della comunicazione interculturale e di conseguenza confuta la completa conoscibilità come obiettivo desiderabile, è uno dei fils-rouges del pensiero di yi Hou. Esso si può individuare nel modo in cui l’artista si avvicina all'egemonia dell'inglese, trattandolo come se fosse calligrafia cinese. yi Hou nasconde e seppellisce le sue poesie, rendendo così la sua lingua nativa, l’inglese, "imperscrutabile" nello stesso modo in cui il cinese può essere per l'Occidente e persino per lui stesso, per via del suo rapporto estraneo alla lingua. Immergendo il suo testo in modo quasi geroglifico, l’artista gentilmente sollecita gli spettatori a porre maggiore attenzione e pazienza, poiché assicura che le poesie si riveleranno lentamente, solo soffermandosi un po’ più a lungo di fronte alle intricate intimità del testo.
Nella sua pratica, Oscar yi Hou evoca l'antica tradizione cinese delle "Tre Perfezioni", classicamente usata per indicare la fusione di un poeta, un pittore e un calligrafo in un'unica opera d'arte. L’artista mescola il linguaggio usandolo sia come soggetto che come oggetto, e propone delle espressive rappresentazioni del suo mondo vissuto come un uomo queer. 'Crane Seeking Comforts' di Oscar yi Hou presenta una visione sfumata della condizione diasporica postmoderna del ventunesimo secolo.