Opus & Light – Meri Tancredi

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA MADONNA DEL POZZO
Porta Monterone Spoleto, Spoleto, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Installazione site – specific visibile ad orario continuato, giorno e notte fino al 31 Agosto 2017

Vernissage
30/07/2017

ore 18

Artisti
Meri Tancredi
Generi
arte contemporanea, personale

L’opera dal titolo “Sudario – Unica richiesta di aiuto al Padre”, è costituita da una striscia di canapa e lino tessuta a telaio, di due metri e quaranta circa con un ricamo in microneon.

Comunicato stampa

“OPUS & LIGHT” MADONNA del POZZO (Porta Monterone 6) SPOLETO 30 Luglio – 31 Agosto 2017
Ideazione e progetto: STUDIO A’87 – in collaborazione con Palazzo Collicola Arti Visive e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto

MERI TANCREDI ”Sudario-Unica richiesta di aiuto al Padre”

INAUGURAZIONE: Domenica 30 Luglio 2017 dalle ore 18:00

(Installazione site – specific visibile ad orario continuato, giorno e notte fino al 31 Agosto 2017)

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L’opera dal titolo “Sudario – Unica richiesta di aiuto al Padre”, è costituita da una striscia di canapa e lino tessuta a telaio, di due metri e quaranta circa con un ricamo in microneon.

Il Sudario in origine era un fazzoletto o una fascia di lino finissimo, che avvolta intorno al collo serviva ad asciugare il sudore. In seguito divenne il telo con il quale si velava il volto della salma.

Coprire il capo con il sudario è un gesto di pietà, ”non serve soltanto a proteggere i morti dallo sguardo dei vivi ma anche noi stessi, i vivi, dalla vista della morte. È il limite del pudore, del rispetto, è il simbolo della compassione e della capacità di fermarsi”.

La capacità di fermarsi e di prestare attenzione a ciò che abbiamo dentro e intorno è qualcosa di estremamente difficile, significa saper ascoltare, anche le nostre paure più profonde e dargli voce.

La mia ricerca usa le parole per generare forme e significati; nel tempo si è modificata orientandosi alla sovrapposizione, stratificazione e scomposizione.

Quello che rimane da questo processo compositivo di scarti e segni, assume l’aspetto di un linguaggio differente, che stimola nuove interpretazioni e metodi alternativi di lettura.

L’opera è parte di questa ricerca, si fa sudario di quel bambino che domani avrà il coraggio di avere paura, facendosi portavoce di emozioni inespresse, di richieste non ascoltate, di faticose comunicazioni e d’incomprensioni, sempre in difficile equilibrio all’interno delle relazioni umane.

Meri Tancredi

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Il progetto “Opus & Light” di Studio A’87 prevede interventi di artisti contemporanei nello spazio della chiesetta Madonna del Pozzo presso Porta Monterone a Spoleto, ingresso sud della Città medievale, sull’antico tracciato della Via Flaminia: installazione di un’opera a confronto con la specificità del luogo.

Bernardino Campilio da Spoleto è l’autore dell’affresco della Madonna del Pozzo datato 1493 (parete di fondo, restaurato nel 2000 da Mariella Farinelli): “La combinazione degli elementi stilistici, ornamentali e grafici consente di attribuire questo trittico murale (Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Pietro martire patrono di Spoleto) a Bernardino Campilio da Spoleto, artista estroso di cui si sa che oltre a dipingere si dilettava anche di poesia e di musica (suonava cetra e liuto). Era nativo di Lenano, nei pressi di Campello, località da cui prese il nome latinizzato “Campilius”, e lasciò opere in tutto lo Spoletino, nella Valnerina meridionale e nel Piceno. Fu in contatto con Pier Matteo d’Amelia all’epoca del polittico di Terni (1483). L’influenza del maestro amerino si palesa nel san Giovanni Battista del presente affresco e nel medesimo santo del trittico di Arrone oggi ridotto alla sola predella firmata e datata 1487 (oggetto di prossima pubblicazione). Può considerarsi l’ultimo pittore autoctono spoletino prima dell’avvento di Giovanni Spagna e di Jacopo Siculo, seguaci e divulgatori rispettivamente del Perugino e di Raffaello” (Romano Cordella).

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Meri Tancredi (L’Aquila 1976)

Il suo linguaggio si sviluppa attraverso pittura, scultura, installazioni e video-audio installazioni.

Conduce da tempo un’indagine sulla parola, sui rapporti con il materiale che la supporta e lo spazio nel quale è collocata.

Nel 2016 partecipa alle residenze “BocsArt” Cosenza e “Ritratto a mano 3.0” a Caramanico Terme. Nel 2015 seconda al Premio Libro d’Artista della Fundaciòn Ankaria di Madrid, e selezionata al premio “Re_Place”, L’Aquila. Nel 2014 è finalista del Premio Scultura Fondazione Henraux, Lucca. Nel 2012 è rappresentante del gemellaggio artistico tra le città di Perugia e Grand Rapids, dove espone nella mostra Body Double: The Figure in Contemporary Sculpture, a cura di Joseph Becherer, al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park, Grand Rapids, U.S.A, in concomitanza con la partecipazione all’ArtPrize.

Le ultime mostre; MART Artperformingfestival, Castel dell’Ovo, Napoli; Nuda&Cruda, SAACI Gallery, Napoli; La palabra pintada, Paraninfo dell’Università di Cantabria, Santander; Tower of Babel, Schema Projects Gallery, NY; Lux in progress, Liceo Scientifico Ettore Majorana, Roma; Portafortuna, Spazio V.A.R.C.O L’Aquila; #CHIAVEUMBRA, Foligno; CURIOSITY SPACE, Castellón, Spagna.