Omaggio a Tadeusz Kantor
Mostra allestita per ricordare il grande pittore, scenografo e regista teatrale polacco in occasione del centenario della nascita.
Comunicato stampa
Nato il 6 aprile 1915 a Wielopole, piccola città della Polonia, figlio dell'ufficiale, pubblicista e patriota polacco, Marian Leon Kantor - "Mirski" e di Helena Berger, firma la sua prima regia nel 1937 (La morte di Titangiles di Maurice Maeterlinck), mentre ancora frequenta l’Accademia di Belle Arti di Cracovia. Uomo dalle accese contraddizioni, sia nella politica che nel proprio lavoro, Kantor viene definito come un artista capace di drammatizzare e di provocare attraverso un metodo di lavoro che assorbiva e condensava i diversi stili della storia dell’arte. Tematiche quali l’oppressione ai danni della società, le derive culturali, l’impotenza e la varietà di approcci nei confronti dell’onnipresenza della morte sono ricorrenti nella sua produzione, influenzata dalle due guerre mondiali, dallo sterminio degli ebrei a Cracovia e dal declino della vita culturale all’interno della società comunista durante gli anni della Guerra Fredda
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L'esposizione, nelle sale del MIG, delle fotografie originali scattate da Romano Martinis in occasione degli spettacoli La poule d'eau (1968), Le bellocce e i cercopitechi (1973), La classe morta (1975), Où sont les neiges dantan (1978), Wielopole-Wielopole (1980), Q'ont crevent les artistes (1985), Qui non ci torno più (1988), Oggi è il mio compleanno (1990), e la proiezione del film La classe morta, girato da Andrzeja Wajdy nel 1976, e dei documentari di Denis Bablet, Andrzej Biatko e Matgorzata Skiba saranno in grado di offrire ai visitatori un racconto completo della storia di Kantor e delle vicende del Teatro Cricot 2. Kantor muore a Cracovia l'8 dicembre 1990.