Omaggio a Mario Delitala
La generosa donazione da parte di Marcello Delitala, erede del pittore/incisore Mario Delitala, di 12 dipinti e stampe che coprono più di mezzo secolo di attività di uno dei più importanti artisti del Novecento sardo offre l’occasione per una mostra-omaggio, con l’esposizione di una significativa rassegna dell’opera del maestro.
Comunicato stampa
La generosa donazione da parte di Marcello Delitala, erede del pittore/incisore Mario Delitala, di 12 dipinti e stampe che coprono più di mezzo secolo di attività di uno dei più importanti artisti del Novecento sardo offre l’occasione per una mostra-omaggio, con l'esposizione di una significativa rassegna dell'opera del maestro, presentata dal Soprintendente Gabriele TOLA e dalla curatrice Maria Paola DETTORI presso la Pinacoteca Mus'a al Canopoleno di Sassari.
Le opere scelte illustrano l'intero percorso della sua lunga carriera, trascorsa tra la Sardegna, Venezia, Urbino e la Sicilia. Saranno visibili, insieme ai lavori di proprietà statale che fanno parte della Collezione “Tomè”, esposti in modo permanente nella Pinacoteca, anche alcuni dipinti cortesemente messi a disposizione dagli eredi Delitala dell’Associazione Culturale omonima e altri generosamente prestati da privati cittadini ed Enti pubblici, quali la Camera di Commercio di Sassari e il Comune di Lanusei. Alla realizzazione dell’evento ha contributo la Banca di Sassari.
Nato a Orani nel 1887, autodidatta, Delitala dimostra presto una straordinaria capacità nel disegno, testimoniata in mostra dai deliziosi bozzetti pubblicitari realizzati a Milano tra il 1907 e il 1908. È però negli anni Venti, dopo un periodo di formazione accademica a Venezia, che il pittore comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro: tra il 1924 e il ’33 gli vengono commissionate numerose opere pubbliche, tra le quali la decorazione della Sala Consiliare del Comune di Nuoro, con la grande tela rappresentante La cacciata dell'arrendadore (1926), episodio fondamentale nella storia dell'arte sarda tesa al riscatto identitario dell'Isola: di essa sono in mostra alcuni importanti bozzetti inediti. Seguiranno la decorazione della Cattedrale di Lanusei, dell’Aula Magna dell’Università di Sassari, del Liceo Azuni.
Alla fine degli anni Quaranta, dopo aver diretto vari Istituti d’arte della penisola, Mario Delitala si trasferisce a Palermo, dove rimarrà, sino al 1961, alla guida dell’Istituto d’Arte cittadino; qui ha modo di sperimentare il recupero del mosaico, forma artistica che utilizzerà sia in Sicilia – a Caltagirone, Agrigento, Trapani – che in Sardegna: il grande bozzetto per San Giorgio e il drago si riferisce al mosaico del Sacrario per i Caduti di Agrigento (1956). La fase finale della sua attività è rappresentata in mostra da due belle vedute del centro storico di Sassari e da alcuni scorci dell’Ortobene, paesaggio al quale, lui oranese di nascita, rimase sempre legato.
La Pinacoteca Mus’a al Canopoleno espone inoltre permanentemente la Collezione di dipinti del XVII e XVIII secolo pervenuti grazie alla donazione di Giovanni Antonio Sanna e la Collezione di opere del Novecento sardo donata dal mecenate sassarese Giuseppe Tomè, che raccoglie circa 150 pezzi. L’arte contemporanea è invece rappresentata dalle grandi tele del pittore maddalenino Carlo Battaglia. Visitabile anche una sala dedicata alle foto e ad alcuni cimeli del Generale Garibaldi.