Omaggio a Ezio Gribaudo

Informazioni Evento

Luogo
MAUTO - MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE
Corso Unità d'Italia 40 - Torino, Torino, Italia
Date
Dal al

lunedì 10-14, pomeriggio chiuso
dal martedì alla domenica 10-19

Vernissage
11/07/2019

ore 18,30

Biglietti

Ingresso con biglietto museo Biglietto intero: 12 € Biglietto ridotto: 10 € Scuole: 2,50 € Ragazzi dai 6 ai 18 anni accompagnati da un adulto: 5 € Gratuito per i minori di 6 anni e i possessori della Torino+Piemonte Card e dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte.

Editori
GLI ORI
Artisti
Ezio Gribaudo
Uffici stampa
MAILANDER
Generi
arte contemporanea, personale
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Trenta opere esposte e, in anteprima assoluta, la vettura di ricerca disegnata da Fabrizio Giugiaro e scolpita a bassorilievo dal grande maestro in occasione della mostra del MAUTO.

Comunicato stampa

Il MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile, in occasione delle celebrazioni che Torino ha riservato a Ezio Gribaudo per il suo novantesimo compleanno, gli dedica un omaggio selezionando tra le sue opere, quelle che dialogano – secondo la sensibilità dell’artista – con il mondo dell’automobile: circa 30 opere realizzate tra i primi Anni Sessanta e il 2018 nei quali le linee, i volumi e le forme delle vetture giocano un ruolo simbolico nonostante la loro presenza leggera, quasi subliminale, nascosta.
“Presentando questa mostra - dichiara Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO - vogliamo indagare un percorso personale non marginalmente legato alla Torino dell’automobile, del design e della produzione, e una ricerca artistica che testimonia la centralità del tema della metropoli moderna, entrambi soggetti puntuali del percorso espositivo del Museo. Questi paesaggi sono gli sfondi davanti o dietro ai quali nelle opere di Gribaudo circolano automobili in passaggio, in qualche caso reperti grafici o residui pubblicitari reinventati a nuova vita, e in altri casi brani di una società urbana cosmopolita.”
Le opere esposte abbracciano tutto il periodo di produzione artistica di Ezio Gribaudo, dalle quelle giovanili degli anni ’50 fino ad arrivare ai pezzi di più recente composizione. Gribaudo ha sempre sperimentato tecniche differenti, con una particolare predilezione per i materiali e i processi della tipografia: in mostra al MAUTO, alcuni dei suoi famosi “flani”, che utilizzano gli stampi di cartone delle matrici tipografiche in collage o tecnica mista (i tre Flani del 1965; Isotta Fraschini del 1964). Sono poi esposte alcune delle opere appartenenti al corpus Simboli del Concilio Vaticano II del 1963, mentre di epoca più recente sono le rielaborazioni grafiche che Gribaudo fa dei calendari Fiat negli anni ’70 (serie Mele e Auto e Mele, pere e auto del 1973). A completare questo excursus nell’immaginario del Maestro, rappresentazioni di dinosauri (Brontosaurus, 1984), cavalli (Cavallo, 2010; Cavalli, 2017) e pinocchi (Pinocchio en plein air, 2015) e alcuni esempi della sua sperimentazione scultorea (serie Piramidi, realizzata nell’arco di tempo tra il 1965 e il 2007).

Insieme alle opere figurative e a una video intervista realizzata dal giornalista Giosuè Boetto Cohen, saranno esposte 4 vetture che accompagnano il visitatore lungo una promenade attraverso l’immaginario caleidoscopico dell’artista: la Fiat 500 F del 1968, la Fiat 501 S del 1921, l’Isotta Fraschini BN 30/40 HP del 1910 e la Lancia Aurelia B52 coupé Bertone del 1951.

A completare l’ensemble, sarà esposta GFG STYLE - TECHRULES REN 2017, il modello di stile in polistirolo disegnato nel 2016 da Fabrizio Giugiaro e scolpito a bassofondo da Ezio Gribaudo con uno dei suoi temi più iconici, il dinosauro, nel giugno 2019 proprio in occasione della mostra al MAUTO. La Techrules REN è una vettura elettrica di ispirazione aereonautica alimentata da turbine con 3 posti a guida centrale. Di questo modello sono stati realizzati successivamente il prototipo e una vettura performante da record.

Non manca uno sguardo al vissuto personale dell’artista, ricco di importanti avvenimenti e incredibili incontri che hanno influenzato e stimolato la sua creatività tanto varia, quanto ricercata: da Giorgetto Giugiaro a Sergio Pininfarina, con i quali ha stretto un’amicizia sincera, passando per artisti del calibro di Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Andy Warhol e molti altri autori che ne hanno influenzato lo stile personale e che hanno segnato il panorama artistico-culturale del Novecento, trasformandolo per sempre.

“Ezio è un amico fraterno. L’amicizia è un sentimento semplice e complesso insieme: si può essere amici per affinità elettive e si può essere amici istintivamente senza nutrire le stesse passioni. Quel che è certo è che non è l’automobile né il car design ad alimentare i nostri reciproci interessi. Se anche lui dedica attenzione alle quattro ruote è perché è ammirato dalle loro fattezze, dalla loro massa in movimento, dalla coerenza di quelle forme nello specifico loro contesto epocale e ambientale.” (Giorgetto Giugiaro, designer)

Ezio Gribaudo è un artista tra i più poliedrici ed eclettici del XX secolo: ha esplorato il mondo e i suoi mille linguaggi, ha sperimentato materie e tecniche sempre diverse - dalla tipografia alla scultura, dalla pittura al collage - e ha ritratto soggetti di varia natura e ispirazione. Artista di fama internazionale ed editore d’arte, Ezio Gribaudo è stato una figura centrale per la sua città, Torino, per cui è stato promotore culturale e che ha contribuito a rendere centro di riferimento per l’arte contemporanea.
Torino, tra gli anni Sessanta e Settanta, è punto di riferimento nazionale e internazionale per l’industria dell’automobile, diventata ormai simbolo per eccellenza dell’industrializzazione moderna: la selezione di dipinti di Ezio Gribaudo esposti al MAUTO e realizzati in quel periodo indaga i diversi linguaggi che l’artista ha prediletto per rendere opera d’arte l’automobile che, come ogni creazione del grande maestro, è sintesi tra tecnica e arte, tra tradizione antica e modernità assoluta.

Il catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo (casa editrice Gli Ori, Pistoia - bilingue italiano/inglese) con i contributi di Giorgetto Giugiaro, Giosuè Boetto Cohen e Giuliano Molineri.