Archivio Vincenzo Agnetti – Ovunque lo accompagnava il racconto
L’Archivio Vincenzo Agnetti presenta un nuovo allestimento all’interno dello spazio Machiavelli 30, sede ufficiale dell’Archivio e studio dell’artista.
Comunicato stampa
Giovedì 28 novembre 2019, a partire dalle ore 18, l’Archivio Vincenzo Agnetti presenta un nuovo allestimento all’interno dello spazio Machiavelli 30, sede ufficiale dell’Archivio e studio dell’artista, in cui saranno esposti lavori dell’ultimo periodo, in particolare degli anni 1978-1980, in cui il rapporto con la poesia, da sempre sotteso al suo lavoro, diventa una presenza visibile e forte.
Il rapporto con il racconto, la poesia e l’immagine fotografica è il filo conduttore dell’intero allestimento. Centrali all’interno dell’esposizione sono due lavori dalla serie Riserva di caccia, realizzati partendo da due sequenze fotografiche che ruotano attorno alla scritta “Il desiderio colpisce prima del proiettile e si abbatte come fulmine sul cuore limitato delle cose” e che raccontano il dilemma tra desiderio e istinto predatorio, attraverso tre grandi trittici in tela.
La mostra accoglierà anche i lavori Dopo le grandi manovre, una rivisitazione di antiche fotografie giapponesi, in cui l’ironia si combina talvolta con la scrittura e talvolta con il segno grafico, in un gioco di rispecchiamenti temporali. “Mi interessano – scriveva Agnetti – perché sono di un poeta che usava le foto. Da parte mia ho voluto inserirmi in questo spessore poetico”.
Al secondo piano trova spazio il video Machiavelli 30, l’edizione fonica e fotografica del libro di poesie pubblicato da Guanda nel 1978, in cui i versi recitati da Agnetti risuonano accompagnati dalle immagini in una dimensione sospesa in cui arte e poesia diventano la stessa cosa, in cui parola e immagine sono inscindibili e in cui la voce dell’artista conduce all’interno di un campo di risonanza emotiva.
A conclusione del percorso due feltri del 1971, che rivelano meglio di qualunque altro testo il rapporto di Agnetti con la poesia.
Image
Installation view della mostra Vincenzo Agnetti - Autoritratti Ritratti, Scrivere - Enrico Castellani Piero Manzoni.
Courtesy BUILDING, © Roberto Marossi
Autoritratto Ritratti – Scrivere
Una conversazione
venerdì 29 novembre 2019 alle ore 17
presso BUILDING
dove si terrà un talk sulla mostra
Vincenzo Agnetti – Autoritratti Ritratti, Scrivere – Enrico Castellani Piero Manzoni
saranno presenti
Marco Meneguzzo - critico e teorico dell’arte
Marco Senaldi - filosofo ed esperto di estetica dell’arte
modera
Giovanni Iovane - Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, curatore della mostra
RSVP
La conversazione sarà incentrata sulla figura di Vincenzo Agnetti e sul suo rapporto con Enrico Castellani e Piero Manzoni. Tale tematica verrà affrontata ripercorrendo le opere in mostra e la produzione generale dell’artista, da un punto di vista estetico, storico e critico.
Giovanni Iovane
Giovanni Iovane è critico d’arte e professore di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, di cui è direttore dal novembre 2018. Tra le sue mostre recenti si ricordano Tiziano/Gerhard Richter, Palazzo Te, Mantova (2018), Seconda soluzione di eternità, BUILDING, Milano (2018) curata in collaborazione con lo storico dell’arte e critico Helmut Friedel e Solo – Vincenzo Agnetti, Museo Novecento, Firenze (2019).
Marco Meneguzzo
Marco Meneguzzo è fra i critici d’arte più rinomati nel panorama italiano, curatore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha curato più di duecento mostre e il Padiglione iraniano alla 56° Biennale di Venezia. Direttore dell’Archivio Giò Pomodoro, è parte del comitato scientifico dell’Archivio Vincenzo Agnetti, dell’Archivio Schifano e dell’Archivio Nanda Vigo. Nel 1993 ha curato una sezione video per la Biennale di Venezia.
Marco Senaldi
Marco Senaldi è filosofo, curatore e teorico d’arte contemporanea, e insegna estetica e arte contemporanea in varie istituzioni accademiche tra cui, a Milano, l’Università Bicocca, la IULM e l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha curato mostre internazionali e ha pubblicato numerosi saggi dove riflette sul rapporto fra filosofia, cinema e arte. Recentemente ha pubblicato Duchamp. La scienza dell’arte (2019). È autore di programmi televisivi e sta realizzando il programma a puntate Genio & Sregolatezza su arte e storia in Italia per RAI Storia. Lavora come giornalista per le più note testate italiane.