NOI …non erano solo canzonette

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO BELLONI
Via Barberia 19 40123 , Bologna, Italia
Date
Dal al

29 NOVEMBRE 2019 – 6 GENNAIO 2020

LUNEDÌ - VENERDÌ: 16:00 – 22:00
SABATO: 10:00 – 22:00
DOMENICA E FESTIVI: 10:00 – 21:00

7 GENNAIO 2020 – 12 APRILE 2020

LUNEDÌ: Visita riservata a gruppi e scuole
MARTEDÌ: Visita riservata a gruppi e scuole
MERCOLEDÌ - VENERDÌ: 16:00 – 22:00
SABATO: 10:00 – 22:00
DOMENICA E FESTIVI: 10:00 – 21:00

Giorni e orari di apertura straordinari: Da definirsi

La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura della mostra

Vernissage
28/11/2019

ore 18.30 su invito

Contatti
Sito web: http://www.mostranoi.it
Generi
documentaria
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La Mostra “NOI …non erano solo canzonette” è una grande rappresentazione della storia italiana recente nella quale la “Musica d’Autore” diviene strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni che caratterizzarono quegli anni.

Comunicato stampa

1958 – 1982: venticinque anni che hanno rivoluzionato tutti gli aspetti sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati dalla Musica che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.

La Mostra “NOI ...non erano solo canzonette” è una grande rappresentazione della storia italiana recente nella quale la "Musica d’Autore” diviene strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni che caratterizzarono quegli anni.
Dalle braccia spalancate di Domenico Modugno sul palco di Sanremo '58 a quelle di Paolo Rossi nella notte di Madrid '82 che laureò l'Italia campione del mondo, la mostra procede cronologicamente a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni.

Il repertorio iconografico, per la gran parte proveniente dagli archivi Publifoto, restituisce lo sguardo del fotoreporter di cronaca e la sua grande abilità nel rappresentare le molteplici realtà italiane. A costante contrappunto, 100 opere musicali italiane sono strumento di esplorazione e interpretazione di quel percorso di crescita e trasformazione.

Il percorso espositivo è suddiviso in dodici aree tematiche.
Dalla grande immigrazione verso le città del Nord della fine degli anni cinquanta, sino al disimpegno che ha configurato gli anni ottanta, vedremo il mutare del profilo delle città e delle campagne (“Il Boom”), l’avvento del consumismo (“Carosello”), la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa (“Abbronzatissimi”), l’emancipazione femminile (“Pensiero Stupendo”) e giovanile (“L’Esercito del Surf”), le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi (“C’era un ragazzo che come me”), le contrapposizioni laici e cattolici (“Dio è morto”) le lotte operaie (“Contessa”), il terrorismo (“La locomotiva”), le radio libere (“Musica ribelle”), le discoteche (“La febbre del sabato sera”) ed infine il riflusso che darà inizio agli edonistici anni ’80 (“Splendido Splendente”).
La fruizione musicale in mostra è a più livelli: dall’audio diffuso nelle varie sale, alle opere ascoltabili in cuffia, agli speaker direzionali per i filmati d’epoca. Pur utilizzando un criterio di massima inclusività, da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André, i 100 brani scelti sono il frutto di una selezione non esaustiva ma comunque in grado di trasmettere, anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni.

Grande cura è stata posta allo sviluppo del progetto didattico. La proposta rivolta alle scuole è articolata su due livelli: corso per insegnanti e laboratori per gli studenti in mostra. I cinque laboratori (Le canzoni dei “giovani”, I consumi, L’emigrazione, Le “nuove” donne e La violenza politica) sono svolti sotto la guida di due formatori per il cui tramite i ragazzi accederanno in modo partecipato alle conoscenze di base utili a comprendere la mostra e riflettere sul rapporto tra il passato e il presente sull’asse continuità/rottura, mettendo a confronto la loro esperienza con quella delle generazioni passate.

La Mostra “Noi” approfondirà il legame con il territorio così da rendere partecipe all’evento l’intera “Polis”, attraverso una serie di iniziative diffuse per la città. Occasioni di aggregazione e di socialità, ma anche opportunità di lancio e rilancio promozionale per l’evento ed I suoi partner. Qui di seguito potete trovare alcune delle attività che verranno messe in campo:

Spin-off
Sono previsti allestimenti, fissi o temporanei, in vari luoghi della città, ciascuno dedicato ad uno specifico approfondimento della mostra.

Incontri
Convegni, workshop e presentazioni da tenersi sia in siti istituzionali sia in librerie distribuite sul territorio.

Ciclo “La musica della nostra storia” - Incontri “chitarra e voce” con protagonisti della storia musicale italiana
Ciclo “Il futuro della canzone italiana tra vinile e intelligenza artificiale” - Convegni e workshop su tematiche culturali, con particolare attenzione al diritto d’autore ed alla tutela dei giovani artisti in collaborazione con FIMI.

Trekking urbano
Percorsi cittadini alla scoperta di angoli nascosti e curiosi, disegnati sulla base di argomenti mostra correlati. Saranno disponibili i seguenti itinerari:
Pensiero Stupendo: le donne di Bologna,
Bologna città della musica,
A spasso con Lucio: i luoghi amati e visita a Casa Dalla,
Bologna ferita: le proteste studentesche e il terrorismo,
Bologna e il Boom,
L'esercito del surf a Bologna

Cineforum

La Cineteca di Bologna organizzerà un ciclo di film dedicato ai temi della mostra

Contest
Dedicato agli utenti dei canali sociali della mostra, è un concorso aperto a tutti, ove i concorrenti dovranno cimentarsi nell’interpretazione di una delle 100 canzoni in mostra. Ci saranno diverse categorie (canzoni sotto la doccia, canzoni in macchina, canzoni per la città, ecc.) ed ogni settimana sarà decretato il vincitore di ogni categoria sulla base del numero di “like” raccolti.
A fine febbraio, una Giuria di Qualità decreterà invece il vincitore assoluto con premiazione pubblica.

A imperdibile corredo del percorso, si affianca per il visitatore il catalogo con foto e un apparato testuale storico-critico dei curatori della mostra, che si pone come un approfondimento affascinante a questa storia unica dell’immaginario degli italiani.

Come si può notare, si tratta di un evento che coinvolgerà non solo i bolognesi, ma che avrà un’ampia eco nazionale. Il progetto è già stato 'sposato' dalla Città metropolitana di Bologna, dal Comune di Bologna e dal Comune di Pesaro e considerato di elevato interesse culturale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.