No strings attached
La seconda mostra organizzata negli spazi di Via Olona 25 è a cura dell’agenzia creativa e team curatoriale Threes Productions, ideatore del festival Terraforma.
Comunicato stampa
No strings attached
Lorenzo Senni, Stephen G. Rhodes, Emanuele Marcuccio,
Sylvano Bussotti e una performance di Michael Vorfeld.
A cura di Threes Productions
Preview: 11 Febbraio 2020, h. 18-21
Via Olona 25, 20123 Milano
Nel 1965, Dick Higgins riprende il termine Intermedia. Sinestesia, mescolanza di generi, fusione di scenari; da quel momento in poi il concetto di Intermedia si ritroverà, tra gli altri, negli happening di Fluxus e nelle opere di John Cage.
La natura dell’Intermedia è quella di un gioco in cui il pubblico è invitato a immaginare il proprio spazio utilizzando come strumenti media differenti. Tali media non si limitano a coesistere, ma interagiscono costantemente l’uno con l’altro.
Un dipinto, una performance, un’installazione laser, una scultura e una partitura: sono questi gli elementi scelti da Threes per rappresentare il proprio immaginario. Incarnando simultaneamente coordinate geografiche e temporali distanti e creando una dimensione di coesistenza tra elementi storici e avanguardia contemporanea, l’intermedialità di Threes spazia contemporaneamente tra la scala locale e quella globale, tra passato e presente.
Gli eventi temporaneamente coincidenti si rivelano in questo locus amoenus intermediale immaginato da Threes.
Una sequenza laser in loop proietta le immagini effimere di un delfino, un vulcano in eruzione e un fiore; quasi fosse un mantra circolare. Una piastra metallica perforata evoca un linguaggio in codice che rimanda all’universo meccanico del sistema di produzione industriale. S’incontrano poi indizi di post-presenze, tracce di vapore lasciate da uno spettro, come segni allucinati di una personalità antropomorfa di passaggio. Procedendo in questo luogo ideale, una partitura racconta la storia scritta dagli strumenti musicali, assieme a quella effimera evocata dal genere della performance, evidenziando il dialogo metamorfico insito in questo oggetto fisico.
Infine, emerge la presenza di un silenzioso e piccolo Big Bang: quando luci lampeggianti e tremolanti filamenti incandescenti, danno vita a un comprensivo e microcosmico universo elettroacustico.
Un ringraziamento particolare all’Archivio Storico Ricordi, a INCURVA e alla Galerie Isabella Bortolozzi per il supporto e a tutti gli artisti per la preziosa collaborazione.
Threes Productions, team curatoriale e agenzia creativa con sede a Milano, concentra la propria pratica su sostenibilità ambientale, musica, performance e landscape art.
Tra i progetti più recenti: Charlemagne Palestine all’interno di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, Milano (2017) – che ospita l’installazione di Dan Flavin, Untitled, 1997 –; STILL sul palco del Teatro Continuo di Alberto Burri all’interno del Parco Sempione di Milano (2017), e POSITIVE FEEDBACK con le performance site-specific di Curtis Roads, Florian Hecker e Lorenzo Senni sotto i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer negli spazi di Pirelli HangarBicocca a Milano (2019).
Threes è anche l’ideatore di Terraforma, festival sperimentale di musica che dal 2014 ha luogo nel parco di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate.