Nicoletta Braga – Global project

Informazioni Evento

Luogo
AMY-D
Via Lovanio 6, Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
27/01/2012

ore 18.30

Artisti
Nicoletta Braga
Generi
performance - happening
Loading…

La sala della galleria, appositamente allestita, ospiterà delle scene o quadri, dei tableaux vivants, proiezioni video, interazioni, che affronteranno i temi della crisi finanziaria globale con lo stilema specifico dell’artista.

Comunicato stampa

nicoletta braga

GLOBAL PROJECT|Frame 3

performance & multimedia

con:

alessandro colombo, alberto cozza, anna d’ambrosio,

elisa franzoi, eleonora grondona, massimo mazzone

carlo antonetti, camilla baron, giulia beccalli, elsa berhani, marilisa caputo, morena casari,

federica citterio, cristina crescenzio, manuela fais, martina gatto, roberta gherardi, carola giabbani,

liana ghukasyan, filomena longo, sara manchi, beatrice masi, alexandra morandi, davide pala,

silvia porro, oxana redina, aurora rossini, federica sandrini, monica scidurlo, monica serra.

AVVISO: LA PERFORMANCE AVRÀ INIZIO ALLE ORE 18.40 IN PUNTO, LA DURATA PREVISTA È DI 30 MINUTI. L’ACCESSO ALLA GALLERIA È FISSATO ENTRO LE ORE 18.30, DURANTE L’AZIONE NON SARÀ ASSOLUTAMENTE POSSIBILE ENTRARE IN GALLERIA.

Nell’ambito della mostra IMBALANCE and INSICURITY a cura di: Anna d’Ambrosio, artisti presenti: Aleksandr Brodsky, Giuseppe Buffoli, Azadeh Safdari, Claudia Maina, Emilia Castioni e Nicola Felice Torcoli, Alessio Tibaldi, Nicoletta Braga, Responsabile Press: Vittorio Schieroni, presso la Galleria Amy-d Arte Spazio econom_Art in Via Lovanio 6, Milano (MM Moscova), il 27 gennaio 2012, ore 18.30 esatte, si terrà il finissage dell’esposizione che chiuderà con un intervento performativo dell’artista Nicoletta Braga dal titolo:

GLOBAL PROJECT|Frame 3

performance & multimedia

La sala della galleria, appositamente allestita, ospiterà delle scene o quadri, dei tableaux vivants, proiezioni video, interazioni, che affronteranno i temi della crisi finanziaria globale con lo stilema specifico dell’artista.

Nicoletta Braga è un’artista che abbiamo imparato a conoscere ed amare nelle sue performance sia alla Biennale di Venezia 2008 (Arquetipos imaginarios y mitos/ Mostra Internazionale d’Architettura, Padiglione Venezuela), che in diverse occasioni milanesi come in Medusa (Rassegna Transiti/ Confini Contemporanei, Teatro della Contraddizione 2007) ed in Cambiamento di Stato, nella Rassegna ExPolis, Triennale di Milano la primavera scorsa.

SCHEDA:

GLOBAL PROJECT|Frame 3

performance & multimedia

L’azione si compone di 3 quadri: nel primo quadro, una coppia di amanti si scambia tenerezze su una scala.

Si mostra lo scandalo della tenerezza privata opposto allo scandalo mancato delle merci e dei corpi sovraesposti nelle pratiche contemporanee della politica, della pubblicità e dell’informazione.

Nel secondo quadro, viene proposto un tableau vivant tutto al femminile, ispirato al Cenacolo leonardesco. In questo caso, l’intervento fa riferimento, come in numerose occasioni precedenti, sia all’immenso bagaglio pittorico proprio della grande tradizione europea, sia allo sperimentalismo dell’artista Moderno, senza temere complessità, metafore e traduzioni, anzi mostrando quasi, senza pudore, il ruolo del tradimento come motore della Storia, cristallizzato nel sacchetto di Giuda con il guadagno della vendita di Gesù per 30 denari, e tutto intorno, le emozioni, lo stupore, la consapevolezza, la sospensione del tempo innanzi al compiersi di un Atto.

Nel terzo ed ultimo quadro, l’artista svolge azioni di disturbo sul lavoro di un direttore di banca alle prese con un’operazione; e lo strumento di cui si arma è proprio il tipico dissuasore metallico per uccelli, presentando la rivolta individuale al sistema preordinato, l’insorgere di un moto istintivo di reazione violenta, il rispondere minaccia a minaccia, ricatto a ricatto, violenza a violenza, il rispondere punto per punto, al rapporto di fiducia ormai interrotto tra Banca e Cittadino.

Le tre situazioni o scene, che coinvolgono oltre venticinque figure, precedono una cena fredda, molto piccante, innaffiata da ottimi vini. Il dessert, invece, sarà la distribuzione ai convenuti di un documento poetico di rara intensità:

Il male di sopravvivere

dell’indimenticabile anarchico-situazionista Raoul Vaneigem, uno scritto del 1967, tratto dal volume copyleft Trattato del saper vivere ad uso delle giovani generazioni, un brano che i lettori scopriranno di grande attualità.