Nanni Balestrini – Fuori tutto

Informazioni Evento

Luogo
FRITTELLI - ARTE CONTEMPORANEA
Via Val Di Marina 15, Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
18/10/2014

ore 12-24

Artisti
Nanni Balestrini
Generi
arte contemporanea, personale
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Frittelli Arte Contemporanea presenta FUORI TUTTO, una nuova mostra dell’artista, poeta, romanziere Nanni Balestrini.

Comunicato stampa

Frittelli Arte Contemporanea presenta FUORI TUTTO, una nuova mostra dell'artista, poeta, romanziere Nanni Balestrini.
Dopo Tristanoil, il film più lungo del mondo presentato nel 2012, l'artista scrittore torna nella galleria fiorentina con un progetto inedito intitolato FUORI TUTTO e due nuclei di opere recenti: I maestri del colore e Neri.
FUORI TUTTO indica un'uscita, una proiezione, una disseminazione della creatività: è un'opera d'arte “in formazione”, un nucleo di tele realizzate dall'artista con la partecipazione attiva del pubblico invitato a rielaborarle in chiave di relazione e co-autorialità.

In mostra saranno inoltre esposti due distinti cicli di opere, I maestri del colore, omaggio-dialogo con le icone della storia dell'arte riprodotte nella famosa collana di Fratelli Fabbri editori, e Neri, una nuova riflessione sul concetto di “distruzione” in cui macchie nere invadono lo spazio costruito dalle parole. Questi cicli sono legati tra loro come declinazioni possibili e complementari di un lavoro che si propone di intervenire sul complesso universo del “visibile”, inteso come il luogo del nostro incontro totale con il mondo, attraverso le sue configurazioni, potenzialmente infinite, di esistenza concreta.

Il primo ciclo è dedicato a I maestri del colore e riprende in chiave inedita riproduzioni di quadri famosi: grandi icone della storia dell’arte dipinte da Paolo Uccello, Fernand Léger, Paolo Veronese, Eugène Delacroix, El Greco, Pieter Paul Rubens, sulle quali l’artista inserisce ritagli di frammenti di testo, liberamente estrapolati dai media tipografici a lui contemporanei, quasi a “misurare” il linguaggio sull’immagine, e viceversa. Un ciclo straordinario, nel quale la “storia” delle immagini si confronta in tempo reale, in un’interferenza felice e attiva, con la “vicenda” della parola come specchio del divenire sociale e politico e, in senso ancora più esteso, umano.

Il lavoro ha come prototipo una serie di collages degli anni Sessanta basati su immagini tratte dalla diffusissima raccolta storico-artistica I maestri del colore, pubblicata all’epoca dalle edizioni Fratelli Fabbri, che Balestrini ha scelto oggi di trasporre su tela alle dimensioni dei dipinti originari, dando vita così a una grande galleria, virtuale e fisica al contempo, emblematica della sua pratica intermediale, costantemente risolta in senso concreto, e spinta dalla “necessità di dominare il visibile” (espressione che ritroviamo proprio in uno dei testi poetici dedicati dall’autore a questo ciclo di opere).

Qui, a “dominare il visibile” come luogo di possibilità di essere del (e nel) mondo attraverso la creatività come pratica di libertà, è il linguaggio stampato, che filtra l’immagine, proiezione tangibile di un luogo ideale (o meglio, la sua trasposizione visivo-comunicativa attraverso la riproduzione: il museo immaginato), mediata dall’intervento modificatore dell’artista (le filze parolibere).

Il secondo ciclo della sua produzione recente è quello dei Neri. Si tratta di lavori nei quali Balestrini riformula visivamente uno dei concetti cardine della sua poetica artistica, a tutti i livelli: quello della “distruzione”. Sempre attraverso la tecnica del collage, questi lavori prelevano e ricombinano frammenti decostruiti della comunicazione mediatica presente, secondo traiettorie intrecciate e intermittenti. Questi “paesaggi verbali” vengono però in parte cancellati e “dominati” dalla presenza di larghe macchie nere intenzionalmente libere e incisive, che l’artista vi sovrappone, a problematizzarne ulteriormente la valenza semantica: volendo riprendere una delle frasi che vi si leggono, si può dire che tendano così alla “riproduzione del possibile”.

Instancabile animatore del Gruppo 63, Nanni Balestrini è una personalità versatile e complessa, il cui lavoro si pone al confine di molteplici linguaggi.
Tra i cinque poeti di punta dei Novissimi, l’artista scrittore si distingue per il suo ininterrotto sperimentalismo, sviluppando tecniche riconducibili al collage, oltre che per la diffusa intuizione sull'incidenza del caso nel fare poetico.
Negli anni Sessanta è stato tra gli animatori della stagione della neoavanguardia, ha fatto parte dei poeti "Novissimi" e del "Gruppo 63". Per primo ha realizzato nel 1961 poesie con computer.
È autore del ciclo di poesie sulla Signorina Richmond e della trilogia di romanzi La Grande Rivolta (Vogliamo tutto, Gli invisibili e L’editore) sulle lotte del movimento negli anni ’70. Recentemente ha pubblicato Milleuna (con CD) che raccoglie le sue collaborazioni con musicisti, il romanzo multiplo elettronico Tristano e la raccolta di poesia Caosmogonia.
Parallelamente alla produzione letteraria ha sviluppato una intensa ricerca in campo visivo, documentata nella monografia Con gli occhi del linguaggio. Ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero, nel 1993 alla Biennale di Venezia, e con personali alla Galleria Mazzoli di Modena, al MACRO (Museo d’arte contemporanea di Roma), alla Fondazione Morra di Napoli, alla Fondazione Mudima di Milano e alla Galleria San Ludovico di Parma. Ha partecipato a La parola e l’arte, MaRT Rovereto; Italics, Palazzo Grassi, Venezia; 1988 vent'anni prima vent'anni dopo, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato; Futurismo 1909-2009, Palazzo Reale di Milano; Mille e tre, Louvre, Parigi, Artissima 2010, Torino. Ha realizzato la stazione Lala della metropolitana di Napoli e la stele Incipit per la biblioteca di Vignola. Con il video Tristanoil è stato presente a dOCUMENTA (13) e successivamente da Frittelli Arte Contemporanea. I maestri del colore e Neri sono stati esposti nella mostra Dominare il visibile presso la Fondazione Marconi Arte Contemporanea.

Nanni Balestrini è nato a Milano nel 1935 e vive tra Roma e Parigi.