Musee de l’OHM – Paisitos
Paisitos è un progetto artistico e multidisciplinare sulle politiche memoriali e affettive nel cono sud dell’America Latina (Argentina, Uruguay e Cile). Si tratta di una piattaforma partecipativa che utilizza diversi linguaggi per dare corpo alla produzione di opere e di pensiero critico.
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Informazioni
- Luogo: MUSEO CIVICO MEDIEVALE
- Indirizzo: Via Alessandro Manzoni 4 - Bologna - Emilia-Romagna
- Quando: dal 25/10/2014 - al 23/11/2014
- Vernissage: 25/10/2014 ore 17
- Autori: Giulia Cilla
- Curatori: Katia Baraldi
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 15:00; sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 18:30. Chiuso il lunedì. Chiusura anticipata alle 14:00 il 24 e 31 Dicembre.
- Biglietti: 5 euro
- Sito web: http://pergolaxchiara.wordpress.com/ohm/
- Email: openingheremuseum@gmail.com
Comunicato stampa
Paisitos è un progetto artistico e multidisciplinare sulle politiche memoriali e affettive nel cono sud dell’America Latina (Argentina, Uruguay e Cile). Si tratta di una piattaforma partecipativa che utilizza diversi linguaggi per dare corpo alla produzione di opere e di pensiero critico.
Per Musée del OHM è stata aperta una call di arte correo, dedicata alla contraddittoria legge di amnistia dell’Uruguay a favore delle giunte militari degli anni ’70, colpevoli di crimini contro l'umanità, che in ben due plebisciti (1989 e 2009) non fu possibile abrogare per la vittoria dei NO
In occasione dell’inaugurazione Cilla proporrà al pubblico anche due video sperimentali che utilizzano i metodi della fiction biografica e della storia non lineare: Punta Carretas e Montevideo cartografia affettiva (2012) che si inseriscono in una riflessione sulle modalità con cui biografia e coscienza individuale sono sempre interrelate all’organizzazione politica e sociale.
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Giulia Cilla é un'artista-ricercatrice svizzera di origine italo-uruguaiana. Attualmente insegna e frequenta il dottorato "PhD in practice: Epistemology and methodology of artistic production" presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna. Considerando parametri di classe, genere ed etnia, investiga le politiche e le fiction memoriali e affettive, cercando metodologie e strategie non lineari di (ri)scrittura della storia. Con Sophie Pagliai é fondatrice del collettivo femminista “las microndas”.
Katia Baraldi è curatrice d'arte indipendente dal 2007, con una formazione storico-sociale. Il suo lavoro indaga in particolare le relazioni esistenti tra le pratiche artistiche e le dinamiche di sviluppo e trasformazione della società occidentale. Tra gli eventi curati: "Transition. A private matter", Roaming, Praga; "Front of Art. Esperienze di arte pubblica. Il paesaggio e la comunità", Nervesa della Battaglia (TV), il progetto collettivo "Flaktowers", per il progetto d'artista Bateaurouge, di Alejandra Ballon, Usine Kluger, Ginevra / Vienna.
Musée de l’OHM (Opening Here Museum) è un museo-opera fondato nel 2009 dall’artista italiana Chiara Pergola all’interno di un comò del XIX secolo. La struttura formalizza un’idea di continuità tra la sfera privata e quella pubblica, mutuando la struttura della casa-bottega di Pompei, secondo uno schema in cui ciascun cassetto del mobile corrisponde ad un locale e ad una funzione: il primo cassetto corrisponde alla pergula, la porzione abitativa della casa-bottega, ed ospita le mostre temporanee. Il secondo cassetto, negotium, corrisponde alla bottega sul fronte strada, e contiene oggetti seriali a tiratura limitata. Il negotium è una piattaforma di scambio che può viaggiare in modo indipendente, significando il legame con il mercato “per assenza” nel corpo del mobile. Il terzo cassetto, denominato secreta, corrisponde al magazzino e contiene le opere della collezione permanente. OHM ha base stabile presso la Sala 2 del Museo Civico Medievale di Bologna. Dal 2010 un contratto di collaborazione con MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna ne sottolinea il carattere di “ponte” tra contemporaneità e tradizione. Le attività del museo sono gestite dall’omonima associazione che ogni tre anni nomina un direttore artistico (2009-2012 Massimo Marchetti, storico dell'arte; dal 2013 Marc Giloux, artista: durante l’anno ogni mostra è stata accompagnata da un suo intervento critico visibile sul canale You Tube del Musée de l’OHM; il 2014 si caratterizza per una serie di interventi curatoriali indipendenti).
