Mohsen Baghernejad Moghanjooghi – Cellula

ME Vannucci presenta Cellula, la prima personale dell’artista Mohsen Baghernejad Moghanjooghi negli spazi della galleria di Pistoia.
Comunicato stampa
ME Vannucci presenta Cellula, la prima personale dell’artista Mohsen Baghernejad Moghanjooghi negli spazi della galleria di Pistoia, dal 18 maggio al 31 luglio 2025.
Mohsen Baghernejad Moghanjooghi ha già partecipato a due mostre collettive alla galleria ME Vannucci: Paesaggi personali nel 2021, per la quale ha realizzato anche un’opera site specific, tuttora presente sul muro esterno e Summer Love – Welcome Home, con un’installazione che ricreava una stanza separata e comunicante con il resto delle opere in mostra.
Questo nuovo progetto arriva dopo la partecipazione dell’artista iraniano a Una boccata d’arte e alla doppia personale Tanto per iniziare un discorso con Michelangelo Consani a IEedificio 57 di San Gimignano, in corso fino luglio 2025.
“Ogni giorno mi metto nella condizione di vedere cambiare il ritmo della mia vita, a partire dal momento in cui apro gli occhi, esco dal mondo dei sogni, vedo Davood, lo tocco, sento il contatto con i suoi peli, e il ritmo del tempo cambia. Vado in bagno, mi lavo la faccia, e subito dopo, appena lavo il viso, il ritmo cambia: prima gli occhi, poi subito lo stomaco. Preparo il caffè e mi appendo alla barra per fare trazioni. Dopo qualche secondo, il ritmo del tempo cambia ancora. Il caffè suona, lo bevo, e il tempo si modifica. Nel frattempo, Ila è sempre nel sottofondo, una presenza che cambia completamente la mia percezione del tempo: vederla, toccarla, parlarle. È quasi un anno da quando ho acquistato un terreno agricolo, dove studio. Non appena ho preso questa decisione, ho lasciato il mio lavoro da restauratore per cambiare il ritmo della mia vita. Mi sto legando lentamente al ritmo della natura e delle stagioni, con tutti i loro imprevisti. È un’esperienza emozionale, non convenzionale. Da qualche mese ho aperto una piccola azienda agricola, che si chiama ‘D'io, bio’. Il nome nasce da un'opera di Gino De Dominicis e dalla parola ‘Bio’, che richiama il concetto di biologico. Noi siamo qui, sulla terra, con tutti gli imprevisti che essa porta. Avevo scelto questo nome per il mio progetto di due anni fa a Santa Severina, in Calabria, e ora è diventato il nome della mia azienda agricola. Avere uno studio all'interno di un'azienda agricola è un tentativo di cambiare la percezione del ritmo del tempo, del modo di pensare, agire, produrre, vedere, guardare, e forse capire. Tutto questo succede nel passare del tempo. La mostra presenta una cellula in cui il passaggio del tempo cambia in base alle condizioni che abbiamo creato. Ecco l'uomo, il creatore delle condizioni per la sua sopravvivenza in questo universo.”
(Mohsen Baghernejad Moghanjooghi)
Biografia
Mohsen Baghernejad Moghanjooghi (Teheran 1988).
Si forma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, città dove vive e lavora.
Si trasferisce in Italia nel 2011 dopo aver lavorato per cinque anni come assistente in uno studio di architettura nella sua città natale. Questa esperienza, insieme al lavoro da restauratore edile, lo avvicinano all’utilizzo di materiali edili quali malte cementizie, mattoni e pietra, e all’approfondimento del loro uso nelle civiltà del passato, come le malte a base di calce.
Lavora come textile designer per uno studio di Como dal 2013 fino al 2019; inizialmente è il mondo della moda ad affascinarlo e a portarlo in Italia.
Nel 2017 fonda insieme ad altri 9 artisti il collettivo indipendente Bastione: luogo di scambio e di ricerca che promuove realtà artistiche contemporanee emergenti.
Dal 2025 trasforma il progetto D’io Bio, nato durante la residenza Una Boccata d’Arte in Calabria, in una azienda agricola, volta alla ricerca e alla coltivazione dei funghi.
Ha partecipato a mostre personali e collettive, nonché a residenze artistiche. Tra le sue attività recenti: Respira e muta, Voga Art Project (Bari, 2024); D’io Bio (Una Boccata d’Arte, Santa Severina, Crotone, 2023); Summer Love, Welcome Home, ME Vannucci Arte Contemporanea (Pistoia, 2023); PerPIRUZ, Associazione Bastione (Torino, 2022); Artist residency, Manifattura Tabacchi, (Firenze, 2018).